La semplicità è la piĂą sospetta delle qualitĂ : essa è fonte di grandissimo turbamento – Muriel Spark
L’inverno è infine arrivato, e come ogni anno, se ancora non lo abbiamo risolto, si ripresenta il problema dell’approvvigionamento energetico. Una questione, quella dell’energia, che risulta ancora piĂą complicata vista la dipartita dei campeggi, tutti o quasi chiusi in attesa della nuova stagione. Sopravvivono poche temerarie attivitĂ , oltre alle aree di sosta aperte – di solito – 365 giorni l’anno. Come se non bastasse bisogna pensare al riscaldamento: se in estate girare in libera non è certo un problema, con il freddo diventa prioritario avere energia per alimentare un sistema adatto, sia esso una stufa elettrica per camper, un Webasto o altre soluzioni piĂą o meno sofisticate.
Fatte queste premesse, si finirĂ o per abbandonare l’idea di muoversi in inverno, o per cercare un accessorio in grado di produrre energia senza corrente elettrica. Ed ecco saltare fuori un nome originale: Efoy. Che cos’è l’Efoy? Si tratta di una cella a combustibile, ovvero di un dispositivo progettato per trasformare un carburante, in questo caso il metanolo, in energia elettrica pronta all’uso. Un prodotto (purtroppo) unico sul mercato, che ad oggi, a 10 anni dal lancio sul mercato, sembra non avere valide alternative. Lo stesso risultato – energia pronta all’uso senza allaccio alla corrente – lo si può infatti ottenere solo con un generatore, lo stesso che usano i venditori delle bancarelle e i chioschi per scaldarsi, fatalitĂ , durante l’inverno. Al contrario di Efoy, tuttavia, il generatore è rumoroso, puzzolente (c’è però chi dice che anche l’Efoy non sia proprio inodore) e piuttosto ingombrante. Vale dunque la pena acquistare un Efoy? Non per forza… vediamo perchĂ©.
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COSTI ESORBITANTI, SICUREZZA E ALTRI DIFETTI DELL’EFOY
A leggere le FAQ del sito Efoy pare sia tutto rosa e fiori. Consumi ridotti, emissioni zero, massimo comfort, possibilitĂ di integrazione con pannello solare… Meno convinto è invece il popolo della rete, d’accordo in modo quasi unanime nel considerare l’Efoy un prodotto eccessivamente costoso. In effetti le tre versioni hanno un prezzo fuori dalla portata di un comune mortale:
- EFOY COMFORT 80: dai 2.399 euro ai 2.660 euro
- EFOY COMFORT 140: dai 3.689 euro ai 4.100 euro
- EFOY COMFORT 210: dai 5.074 euro ai 5.640 euro
A questo si aggiunge il costo delle cartucce di metanolo, da 5 o da 10 litri, che a seconda dell’utilizzo potrebbero durare qualche giorno o alcune settimane (evito di inoltrarmi in complicati calcoli teorici perchĂ© alla fine dei conti tutto dipende da quante utenze abbiamo e da quanto le usiamo). Quello che posso dire è che una tanica da 5 litri viene a costare 34,90 euro (campingsportmagenta.com), e come minimo conviene averne sempre almeno una di scorta dietro. Calcolatrice alla mano, bisogna insomma sfruttare l’Efoy per parecchi anni prima di “recuperare” o, se non altro, giustificare l’investimento. C’è poi la questione sicurezza: girare con una “bomba a metanolo” dentro il mezzo non è un minimo rischioso? Da qui la mia domanda e la successiva ricerca: possibile che non esistano alternative valide all’Efoy?
LA POWER STATION GOAL ZERO YETI 1250: PRO E CONTRO
Non voglio apparire provocatorio, ma anche sì. Parlare di alternativa suonerĂ eccessivo, credo però che non tutti abbiamo bisogno di un sistema così complesso e costoso come l’Efoy, e magari con un po’ di spirito di adattamento possiamo sostituire le celle a combustibile con qualcosa che funziona anche meglio, oltre a essere piĂą versatile e meno impattante sull’ambiente (a quanto ne so non è previsto il vuoto a rendere delle taniche Efoy, e la produzione stessa dell’etanolo richiede risorse preziose sottratte all’ambiente). Ebbene, spulciando nel web mi sono imbattuto in Goal Zero, azienda che giĂ conoscevo ma che non avevo mai, come si dice, approfondito. Goal Zero offre una gamma di prodotti per la vita all’aria aperta, incluse le apprezzate power station. Sono, in soldoni, dei sistemi di accumulo che integrano una batteria, un inverter, prese elettriche (da 12 volt e 220), uscite USB e così via. Il primo punto che mi ha entusiasmato è il sistema di ricarica. Niente taniche da portarsi dietro: Goal Zero si ricarica tramite pannello fotovoltaico, con un presa da muro (prima di partire per la vostra uscita, ovviamente) e soprattutto, udite udite, con l’accendisigari, solo, attenzione, fino alla versione Yeti 1250 di cui parlerò ora.
Immaginate: l’energia prodotta in marcia dal vostro alternatore, e quasi sempre sprecata una volta che la batteria del mezzo è carica, verrebbe accumulata da Yeti 1250 fino a un totale di 100 Ah. Certo, ci vogliono 44 ore per completare un ciclo, ma quando si viaggia bastano pochi giorni per arrivare a tanto (senza contare che potrebbero esserci giornate di sole anche in pieno inverno, utili per ricaricare Yeti da pannello fotovoltaico.) Non solo: Yeti 1250 può essere messo in serie, o con altri Yeti (il che tuttavia ha poco senso) oppure, molto meglio, con altre batterie, nella fattispecie da 12 volt e 100 Ah (fino a massimo 175 Ah). Nella pagina ufficiale del prodotto scrivono in proposito: Connect only 100Ah, 12V lead-acid batteries (or similar, 175Ah Max) batteries to the Yeti 1250. In sostanza, con quello che si paga un Efoy Comfort si può comprare uno Yeti 1250 (prezzo da sito Goal Zero 1499 euro) e qualcosa come 5 batterie extra da mettere in serie. Lo so lo so, la polemica è presto fatta: ingombro eccessivo, peso, necessitĂ di sostituire le batterie dopo 5 anni circa… a questo si aggiunge la scarica, per cui le batterie al piombo-acido non andrebbero mai scaricate sotto il 60-70% per non comprometterne l’efficienza. Tutto sacrosanto, ma…
VERSIONE EUROPEA DELLA POWER STATION YETI 1250
Ma non è detto che dobbiate per forza usare questo modello di Yeti in questo modo. Le possibilitĂ , altra grande differenza rispetto all’Efoy, sono davvero infinite: ad esempio potreste optare per 2 Goal Zero Yeti 1400 Lithium separati (purtroppo non predisposti per il collegamento in serie) raggiungendo un’autonomia di 260 Ah. L’importante è fare attenzione a distinguere tra le versioni americane e quelle europee. Nel primo caso avrete uscite e frequenze hertz tipiche del mercato americano, nel secondo avrete piena compatibilitĂ con le prese da 220 volt normalmente in uso in Italia. Se siete nel sito ufficiale www.goalzero.com, selezionate in proposito la regione (menu in alto) e poi l’opzione E.U. Avrete in questo modo la certezza di trovare il modello europeo con i prezzi in euro.
Se acquistate in altri ecommerce, ricordatevi di questo dettaglio! Chiudo segnalando che anche Efoy ha progettato un modello simile alla power station Yeti, si chiama Efoy Go! ma ha una capacitĂ di soli 20 Ah, 1/5 rispetto allo Yeti 1250 Goal Zero… tra l’altro l’azienda non fa nulla per promuovere il prodotto, con un sito dedicato che ha tutta l’aria di essere abbandonato a se stesso. SarĂ un caso? Secondo me no: se un domani Yeti, o la stessa Efoy, sviluppasse un sistema di accumulo al litio predisposto per la messa in serie e ricaricabile, fra gli altri, dall’accendisigari, la cella a combustibile avrebbe ancora meno appeal. In attesa di sapere le vostre opinioni in merito, continuate a seguirci: ho serie intenzioni, quando sarĂ ora, di acquistare questo prodotto per le prossime avventure. Se vi fa piacere, iscrivetevi alla newsletter e vi terrò aggiornati!
Comments
1 commentomariaC
Mag 13, 2018ma… il tema resta sempre lo stesso: La carica! minimo hai bisogno di 4 giorni per accumulare 44 ore di marcia (almeno 12-16 ore al giorno dormi, mangi, stiri le gambe, fai un giro) . 100 am (75 utili) in sosta libera li mangi in 2-3 giorni. Non arrivi mai ad avere autosufficienza e sei sempre in ansia. NEXT!.
ROBERTO ZAMBON
Mag 14, 2018Oddio, direi piuttosto che i temi, oltre alla carica, sono ben altri: prezzo (Efoy costa il triplo), ingombro (1 tanica di metanolo + 1 almeno di riserva contro nulla), energia (rinnovabile nel caso dello Yeti). Personalmente vivrei molto piĂą in ansia a sapere che ho speso 4.000 euro e se qualcosa va storto nel circuito elettrico e nei “comandi” dell’Efoy mi trovo pure a dover chiedere assistenza. Poi sottolineo il titolo: una possibile alternativa a Efoy? La domanda, anche per me, resta aperta. Grazie del commento!
Anonimo
Apr 4, 2019Ciao, ci siamo sentiti x tel. poco tempo fa. Ho una Dacia Dokker nuova e volevo camperizzarla (mini camper) ma se faccio modifiche mi salta la garanzia di 3 anni e tra l altro non sono sicuro se con queste centraline di nuova generazione possa venir fuori qualche inconveniente. Volevo prendere questo Yeti 1250 con tanto di pannello solare da 100 e il cavo accendisigari da acquistare a parte..me lo consigli? I miei viaggi sono al massimo di 15 giorni (campeggio libero) con 1 o 2 fermate in campeggio x ricaricare lo Yeti. Viaggio 5 ore di notte e sto fermo di giorno. Da alimentare ho un frigo ibrido Mobicool 47 watt “di notte accendisigari” e di giorno 5 o 6 ore nel generatore,una macchina fotografica ,una video camera e una striscia di led. e 2 smartphone. Puo’ bastare x il mio fabbisogno?..E poi un ultima domanda : Lo Yeti 1250 puo’ essere caricato contemporaneamente da pannello e accendisigari ? Grazie ..ciao e a presto .
Diego Radice
ROBERTO ZAMBON
Apr 4, 2019Ciao Diego, lo Yeti è una soluzione ottima in quanto a flessibilitĂ , sicurezza e comoditĂ d’uso, un po’ meno come prezzo perchĂ© costa se non sbaglio 1.200 euro circa. Se prendi la versione con batteria al piombo hai il vantaggio di poterla ricaricare anche da cavetto usb attaccato alla 12 volt dell’accendisigari, se invece prendi quella al litio hai una profonditĂ di scarica maggiore ma NON ricarichi da accendisigari. Per le tue utenze direi che stai tranquillo, dubito in ogni caso si possa ricaricare in contemporanea da piĂą input, anzi, lo escludo proprio! Fammi sapere se ti occorre altro, buon viaggio e buon allestimento 🙂
Anonimo
Apr 5, 2019Grazie x il consiglio Roby, mi rimane solo 1 ultima perplessità ! Dall America mi sa che non spediscono + ,poi ci sarebbero costi esorbitanti di spedizione. In Europa ne sono rimasti 3 o 4 che la vendono. La Conrad in Svizzera , 1 ditta in Olanda e una in Germania. La ditta olandese sembrerebbe la + onesta. Tuttavia in giro non ho visto uno straccio di recensione, come se il prodotto non venisse venduto. E se non fanno recensioni gli olandesi che vivono per il camper mi viene il dubbio che il prodotto non si vende e magari rimane mesi e mesi nei magazzini con la conseguenza del deterioramento del prodotto. Ho visto solo 1 recensione di 1 tizio che avvalora la mia tesi. ..parlava dello Yeti 400 che gli è arrivato non funzionante ma x fortuna Amazon l ha rimborsato. La provenienza mi sembra di ricordare fosse dalla Conrad in Svizzera. Che mi dici di tutto questo? Esagero?
Cè qualche possibilità che abbia ragione? Ti ringrazio in anticipo. Ciao !
Diego.
ROBERTO ZAMBON
Apr 9, 2019Ciao Diego, leggiti questo articolo, sono sicuro che troverai una valida alternativa allo Yeti che in effetti potrebbe essere difficilmente ordinabile dall’Italia! https://www.inviaggioconermanno.it/5-modelli-di-power-bank-per-camper-campeggio-2018/
Giovanni
Set 22, 2019Io ho solo un dubbio….alla fine è una batteria ricaricabile, non produce energia….
Allora penso: tanto vale aggiungere un’altra batteria agm all’impianto dei servizi.
ROBERTO ZAMBON
Ott 21, 2019Non proprio la stessa cosa, diciamo che questo è un sistema completo batteria + inverter con possibilitĂ di ricarica da pannello solare. Una seconda AGM non la tiri fuori dal camper se il tuo mezzo è parcheggiato all’ombra o in navigazione dentro un traghetto, quindi lo Yeti lo ricarichi ovunque, quando hai bisogno. Viceversa una seconda AGM aspetti il sole o un momento per muoverti 🙂
Alessandro
Gen 27, 2021Mi intrometto in un blog che non è la mia materia – su cui sono arrivato casualmente cercando informazioni sull’EFOY – ma forse posso darvi un’indicazione utile. Invece che in camper io amo andare in barca, ma pressappoco ci sono le stesse problematiche riguardo all’energia. Se non ho capito male con il Goal zero ti baseresti in buona misura anche sull’energia dell’alternatore per la ricarica, in questo caso ti consiglierei di prendere in considerazione lo Sterling Alternator to Battery Charger, in soldoni: l’alternatore sente la batteria del motore, ricarica poco ed è pochissimo efficiente, lo Sterling lo forza a funzionare meglio e gestisce la carica per due batterie (o banchi) separatamente. Io l’ho montato sulla mia barca e ne sono molto soddisfatto, con l’oretta di motore che normalmente faccio per manovre, ancoraggi ecc riesco a ricaricare quasi completamente una batteria da 120Ah. Non esclude il montaggio di pannelli solari ed In ultimo costa circa 500€, il montaggio io l’ho fatto fare, 200€, ma se sei capace lo puoi fare da solo.
ROBERTO ZAMBON
Feb 4, 2021Esatto Alessandro, proprio così, grazie del commento, in effetti il settore nautico ha più di un punto in comune con il mondo dei camper e dei van. Alla prossima!
Roberto
Antonio
Ott 14, 2021sicuramente interessante questa alternativa…ma io con questa cifra prenderei un caricabatteria DC-DC che dall’alternatore ricarica una batteria, magari al litio e poi un inverter/caricabatteria
ROBERTO ZAMBON
Ott 26, 2021Chiaro, l’articolo risale ormai a 4 anni fa, come puoi immaginare è datato, alla soluzione da te suggerita ci siamo arrivati tutti ormai 🙂
Stefano
Gen 6, 2022Buonasera, il mio camper ha un riscaldatore ad aria web a sto che quando è in funzione richiede molte ampere dalla batteria con il rischio di poterla esaurire in un giorno di utilizzo. Chiedevo in che modo viene utilizzato il rappresentato yeti? Viene collegato alla batteria dei servizi? Grazie. Stefano
ROBERTO ZAMBON
Gen 13, 2022Ciao Stefano, sì corretto puoi usare lo Yeti sia collegandolo alla batteria servizi per una ricaricare totale o parziale, sia in maniera indipendente, attaccandoci i carichi e le utenze direttamente alle prese dello Yeti. Io ne sto per comprare uno usato, non vedo l’ora di provarlo e pubblicare qualche video sul canale!