Se non ti piace il tempo islandese adesso, aspetta cinque minuti: probabilmente peggiorerà – Proverbio islandese
Sul campeggio libero in Islanda si legge tutto e il contrario di tutto. Chi sostiene che non sia reato, chi suggerisce di prestare un minimo di attenzione e via, chi liquida la questione con un “ognuno è libero di fare come gli pare”… In effetti sì, ognuno di noi può campeggiare liberamente non solo in Islanda, ma anche nel resto del mondo. Se siete camperisti o appassionati di outdoor vi sarà capitato senza dubbio di piantare una tenda in un prato o in un bosco, in Italia o all’estero (sì, è successo un paio di volte anche a noi). Qui, tuttavia, il discorso è più complesso perché l’Islanda non è un paese qualsiasi: l’ecosistema di questa isola tanto lontana e affascinante è estremamente delicato, per cui bisogna avere molta, molta coscienza nel fare camping libero. Lo abbiamo capito dopo aver letto l’articolo Quick Q&A: Is it true that I can camp anywhere for free in Iceland? che vi proponiamo di seguito, tradotto per i nostri lettori da uno dei blog più autorevoli sull’Islanda (www.iheartreykjavik.net). Lasciamo a voi l’ultima parola su cosa sia meglio fare, tenendo conto che il mondo non è più quello di una volta e i cambiamenti climatici sono una realtà per tutti, amanti della natura e non. Fateci sapere la vostra opinione!
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Molte persone che affittano camper in Islanda, o viaggiano in tenda, mi chiedono consigli su dove campeggiare. Probabilmente restano delusi quando gli mando link di siti come http://tjalda.is, che elenca i meravigliosi campeggi sparsi per il paese. Credo si aspettino più risposte del tipo “c’è questa incredibile area di sosta affacciata sul mare e, pensa un po’, non devi pagare neanche un centesimo”.
Questi viaggiatori hanno sicuramente letto su guide e blog che in Islanda è legale campeggiare ovunque, e si chiedono se sia vero. Per questo motivo ho deciso di inserire la domanda nella mia rubrica Q&A. Visto che in genere molte persone leggono i miei post, prima di rispondere alla domanda, vorrei approfittarne per farti riflettere su alcune cose.
Tranquillo, non corri pericoli e non è previsto alcun test finale 🙂
Domanda: è vero che in Islanda posso campeggiare ovunque gratuitamente?
Prima di parlare di cosa è legale, pensiamo un attimo a concetti diversi, come la cura e il rispetto. Immagina di vivere in una casa con un giardino bellissimo. Ami quel giardino e il fatto di poterci andare ogni mattina per respirare aria fresca e il dolce profumo dei fiori di campo. È il tuo momento preferito della giornata. Magari hai anche un piccolo orto, qualche gallina che scorrazza in giro, o una terrazza con idromassaggio. Sarebbe bello, no?
Adesso immagina di uscire una mattina e trovarci nel bel mezzo una tenda o un camper. La cosa ti scoccia un po’ ma non reagisci, perché in fondo sei gentile e ospitale, così cerchi semplicemente di proseguire la giornata. Cammini sui soliti sentieri, toccando i lupini con le punte delle dita e godendoti la bella sensazione del vento tra i capelli. Questo finché non pesti un escremento umano, ritrovandoti un mucchio di carta igienica sporca sotto le scarpe. Realizzi così che il profumo di fiori e betulla umida è stato rimpiazzato dalla puzza di pipì, e a distanza noti un sacchetto di patatine che fluttua su un campo di lava come fosse un rotolacampo postmoderno. Meno attraente, non trovi?
So che la mia metafora non è sottile, e non vuole esserlo: sto solo cercando di dimostrare qualcosa.
Non voglio trasformare questo post in una discussione sulla defecazione all’aperto nella natura selvaggia. Onestamente credo che siamo meglio di così e l’argomento mi ha stancato. Ma non posso non parlarne. Non dico che chiunque sia stato beccato a braghe calate in Islanda durante l’estate fosse necessariamente un camperista, ma il problema è reale. Se campeggi in mezzo al nulla, arriverà il momento in cui avrai bisogno di un bagno senza poterlo trovare. È un fatto. So cosa stai pensando: fare pipì di fianco all’area picnic, per una volta, non sarà poi la fine del mondo. Non stai mica danneggiando la natura, in fondo la gente ha fatto pipì all’aperto per secoli. Hai ragione, se lo fai non succede nulla. Ma quando le 1000 persone arrivate prima di te, e le 1000 che giungeranno poi faranno la stessa cosa, allora c’è un problema.
E questo è il punto. L’Islanda ha accolto quasi un milione di turisti lo scorso anno, e quest’anno ne arriveranno anche di più, quindi ci sarà sempre altra gente che ragionerà come te.
Ma il problema non si limita ai servizi igienici. Molte persone non comprendono la fragilità della vegetazione nella nostra isola vulcanica. Così guidano su strade e sentieri alla ricerca del luogo perfetto per passare la notte. O piantano le loro tende in aree dove è facile fare danni. Perché quello che può sembrare un normalissimo campo, forse, è la terra di qualcuno che ha lavorato duramente per poterla coltivare. O perché se un tot di gente sceglie di accamparsi sullo stesso adorabile fazzoletto erboso, prima di potercene rendere conto l’erba non ci sarà più.
Se perché una cosa è tecnicamente legale, non significa che dobbiamo farla per forza.
Pensiamo alla legge abolita quest’anno che rende illegale l’omicidio dei baschi nei Westfjords[1]. Prima dell’abolizione uccidevamo forse chi proveniva dai Paesi Baschi solo perché una singola norma legalizzava l’omicidio?
Ci sono un sacco di campeggi in Islanda, quasi tutti con ottimi servizi. Non sono affatto costosi e, soggiornando lì, porterai rispetto ai proprietari del giardino e al giardino stesso. Pensa a quanto vorresti lo stesso per il tuo giardino.
Tornando alla legalità delle cose
Ma è legale? Puoi campeggiare ovunque in Islanda? Ecco quello che dice il sito dell’Environmental Agency islandese:
“Campeggiare con non più di 3 tende sul suolo non coltivato è consentito per una singola notte, a meno che il proprietario del terreno non abbia esposto un avviso vietandolo. I camper devono comunque utilizzare gli spazi designati, quando disponibili. Non campeggiate nei pressi di fattorie senza permesso. I gruppi di più di 3 tende devono ottenere il permesso del proprietario del terreno prima di fermarsi in aree di campeggio non contrassegnate.”
Sono abbastanza sicuro che queste norme siano state approvate quando nessuno immaginava che l’Islanda potesse attirare milioni di turisti.
[1] Nel 2015 il parlamento islandese ha abolito una legge vecchia di 400 anni che consentiva l’omicidio dei baschi. La norma era stata promulgata nel 1615, quando alcuni pescatori spagnoli vennero scambiati per invasori, e in tutti questi anni era finita nel dimenticatoio.
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L’articolo finisce qui. La conclusione appare ovvia: sebbene il campeggio libero in Islanda non sia di fatto reato, ci sono regole e restrizioni che vanno rispettate, ma soprattutto c’è una norma non scritta che spesso ci dimentichiamo di seguire: il buon senso. Nel vostro viaggio in tenda in Islanda, siate onesti, prima di tutto con voi!
Comments
1 commentoDesiderio
Lug 24, 2020Complimenti per l’articolo molto interessante. Dopo un tour di 17 giorni in Islanda ormai 7 anni fa quest’anno tornerò con un amico per fare una settimana di trekking. Saremo lì dal 25 settembre al 2 ottobre. Tra le varie opportunità di noleggio abbiamo visto auto con tenda sul tetto o posto letto nel retro però trovo molti campeggi chiusi oltre il 15 settembre. In quel caso come ci si organizza? Grazie in anticipo
ROBERTO ZAMBON
Ago 20, 2020Dovresti chiedere a chi è stato in Islanda, non saprei come aiutarti! Buona viaggio in ogni caso e buona fortuna 🙂