Una volta con 10.000 lire di benzina facevi 100 km. Adesso con 5 euro di benzina vai da un benzinaio all’altro – Diego Parassole
Con i nuovi stop forzati ai veicoli diesel, autocaravan compresi (dipende dalla città e dalla tipologia di autocaravan), il tema “camper alimentato a GPL” è tornato di prepotente attualità. Sono infatti molti i proprietari di camper che si domandano come potranno girare nel Nord Italia con i loro mezzi a diesel (e in parte benzina) euro 0, euro 1, euro 2, euro 3 e – in alcuni casi – perfino euro 4 (a Torino addirittura euro 5 nei periodi di “allarme viola”). Alcuni si guardano giustamente intorno per trovare nuove soluzioni, altri, da bravi italiani, cercano subito la scappatoia, rincorrendo idee poco plausibili come il trasporto sine qua non di più persone (con almeno tre passeggeri a bordo il viaggio è inquadrato nel carpooling) o come l’abbassamento artificioso del proprio reddito ISEE (sotto una certa soglia si può circolare, basandosi sul presupposto che chi ha un ISEE basso non ha i soldi per cambiare auto… già).
Il caos scatenato da questo accavallarsi di decreti regionali, provinciali e comunali, con tanto di deroghe e rinvii dell’entrata in vigore, è senza dubbio sintomatico della totale assenza di un governo (serio). Ma questo ormai è assodato da decenni, e non fa neanche più notizia. Più utile e proficuo per tutti sarebbe accettare il cambiamento (accoglierlo è una parola grossa, ma la butto là), considerando che lo smog, tanto per dirne una, miete in Italia 90.000 vite umane ogni anno. O che la Pianura Padana è una delle aree più inquinate del pianeta (peggio di noi solo la Cina e poche altre zone del mondo). In sostanza chi vive tra Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna respira ogni giorno e ogni notte dell’anno veleno allo stato gassoso, con pesanti conseguenze per la propria salute (la morte in cima alla lista, seguita da una lunga serie di malattie più o meno gravi). Si dirà, non sono i diesel la causa principale. Diciamo allora che sono una delle cause maggiori: quando la nave affonda non andrei tanto per il sottile.
Durante gli anni trascorsi a Torino in gioventù e ora qui a Bologna, non a caso, abbiamo sempre cercato casa in collina. Tutta questa pappardella per dire che forse, più che trovare l’escamotage, dovremo cercare di salvare noi stessi e i nostri figli, sia nella quotidianità sia durante i nostri viaggi con un camper alimentato a diesel. Senza volerci ergere a esempio, cercherò in questo articolo di dare il nostro piccolo contributo a favore non del governo, né delle mie tasche, bensì dell’ambiente. Spiegare, grazie alla nostra esperienza con un camper puro a benzina / GPL, che installare sul proprio mezzo un sistema a doppia alimentazione non è poi una tragedia, anzi, direi che è solo che un traguardo. I benefici sono di gran lunga maggiori delle problematiche (reali o presunte) e la spesa non è poi così alta, tanto più perché si ammortizza nel giro di pochi anni. Ma andiamo con ordine e iniziamo a sfatare alcuni miti che circolano soprattutto in rete.
Indice dei contenuti
LEGGENDE METROPOLITANE SUI CAMPER ALIMENTATI A GPL
“Perdi potenza”, “vai in giro con un ordigno esplosivo”, “quando devi cambiare gli iniettori sono guai”, “aumenti parecchio il peso del camper”… sono solo alcuni dei commenti che ho letto prima di scrivere questo articolo in vari forum del web. Premetto che il nostro non è il classico camper mansardato, parliamo di un modello più vicino al Westfalia T3, per cui un furgonato compatto, ma le caratteristiche del camper ci sono tutte: motore aspirato, peso dovuto all’allestimento, scarsa aerodinamica, pericolosissime batterie all’interno… Andiamo quindi a smentire queste prime dicerie:
- Perdita di potenza: a leggere i pareri dei soliti espertoni, un camper a GPL riduce di molto la velocità, figuriamoci andare in salita. Noi con Ermanno siamo andati sulle Dolomiti non una ma due volte, anche in pieno inverno, raggiungendo fra gli altri il Lago di Misurina, che non è proprio dietro l’angolo. Sì, un po’ di potenza si perde, ma ricordo un punto fondamentale: non state trasformando il vostro camper a GPL e basta, lo state trasformando a benzina / GPL o diesel / GPL, potete dunque commutare a benzina o diesel in qualsiasi momento, anche in marcia (dipende dall’impianto), per cui se dove affrontare una salita impegnativa basterà tornare temporaneamente alla normale alimentazione. Sulla velocità di crociera, nel nostro caso, noto una perdita intorno ai 5 km/h in autostrada (velocità massima), veramente poca cosa. Perdite significative si hanno invece con l’alimentazione a metano, che incide molto di più sulle prestazioni.
- Pericoli dovuti a esplosioni: il potenziale pericolo di esplosioni è remoto tanto quanto l’essere colpiti da un asteroide. Perché questo? Perché dal 2001, per legge, gli impianti GPL vengono dotati di valvole di sicurezza a prova di incendio, di incidente e se volete anche di proiettile. Componenti e tecnologie si sono evoluti, e oggi i casi di esplosioni sono rarissimi, dovuti più che altro a guasti tecnici durante il rifornimento o la revisione. Statistiche alla mano, risulta di gran lunga più rischioso prendere un aereo, ma ognuno è libero di fare le proprie ricerche in merito.
CONSIGLIO BANALE PER CHI HA PAURA DI POSSIBILI ESPLOSIONI: USCIRE DAL MEZZO DURANTE IL RIFORNIMENTO
- Usura iniettori e valvole: argomento spinoso, che approfondirò nel capitolo “carburatore vs iniezione” (v. sotto). In sostanza il timore (infondato) generale è che l’impianto a GPL rovini il motore, in particolare le valvole e gli iniettori. Succede, ma anche qui la causa è più che altro l’ignoranza del guidatore. Se il camper è a carburatore e con motore di una volta (roba seria per intenderci) il problema nemmeno sussiste, come spiegherò sotto, se invece, come nei mezzi più recenti, abbiamo l’iniezione, occorre installare oltre all’impianto GPL anche un dispositivo come Runoil, a salvaguardia delle valvole e in parte degli iniettori. Per tagliare la testa al toro aggiungete ogni 10.000 km un flacone in vendita dai benzinai (no gli spray da quattro soldi) per la pulizia degli iniettori e siete a posto.
- Aumenti del carico: checché se ne dica la bombola di GPL non è poi così pensante. Certo, qualcosa cambia, ma sono sicuro che se giriamo senza problemi con un camper come Ermanno (massa complessiva a pieno carico 2,5 tonnellate), avrete modo di trovare il giusto equilibrio anche su un mansardato o un profilato fighetto. Il più sapete cos’é? Trovare un bravo installatore, che sappia individuare il posto perfetto per inserire la bombola, senza intralciarvi nel viaggio e senza spostare l’assetto. Fidatevi di uno che ha girato parecchie officine e sentito parecchie voci: la vera difficoltà è solo questa!
Date un occhio al video qui sotto e vedrete dove è stata posizionata esattamente la bombola: secondo me il posto perfetto!
PRO E CONTRO REALI DEI CAMPER ALIMENTATI A GPL
Sfatate le principali dicerie, passiamo a quelli che sono i reali vantaggi e svantaggi di un camper a benzina / GPL o diesel / GPL. Anche qui mi limito a un elenco parziale, in quanto le casistiche, i modelli, le esigenze e le tipologie di impianti mi costringerebbero a scrivere un libro, più che un articolo (per ulteriori domande rimando ai commenti).
PRO
- RISPARMIO ECONOMICO
Nonostante a parità di km si consumi più GPL rispetto a diesel e benzina, alla fine del percorso il risparmio dato dal GPL rimane di gran lunga superiore. In Internet esistono tanti di quei comparatori che metà basta, ve ne riporto uno di 6sicuro.it abbastanza valido. Con un percorrenza di 100.000 km e un consumo di 10 km per litro (abbastanza realistico per un camper), il risparmio rispetto a benzina è del 56%, rispetto a diesel del 46%. Direi non male!
- CIRCOLAZIONE ASSICURATA (O QUASI)
Stop alle auto e ai veicoli diesel più datati, via libera alle auto e ai veicoli diesel (anche datati)… con doppia alimentazione (non dappertutto, sia chiaro). Il GPL NON CAMBIA la classe ambientale del veicolo (altro mito da sfatare), ciò che cambia è che i comuni e le regioni prevedono deroghe ampie a chi circola con mezzi dotati di impianti a metano o GPL, camper inclusi. Ad oggi ad esempio noi che abbiamo un euro 0 (diciamo pure “pre-euro”, visto che Ermanno è dell’80) possiamo circolare ovunque se non a Torino città, dove è stato bandito l’accesso, caso per ora unico, anche ai benzina e diesel euro 0 (conferma ulteriore che la classe ambientale del veicolo non cambia). Per assurdo (ma forse neanche tanto) noi entriamo a Milano e un Westfalia T5 immatricolato prima del 2011 sta fuori. La situazione in ogni caso è talmente confusa che su questo punto consiglio di approfondire per conto proprio in base al tragitto e alla città di residenza.
- MENO INQUINAMENTO EMESSO
Che il GPL sia meno inquinante della benzina e del diesel è assodato, ma qualcuno ancora sostiene il contrario. Per i dubbiosi mi limito a rimandare all’ottimo articolo di quattroruote in cui si parla di Consumi ed emissioni, aggiornato a inizio 2017. Si veda in particolare la tabella qui sotto con le emissioni medie di CO2 espresse in grammi per litro / kg di carburante consumato (lo so, gli inquinanti sono anche altri, ma in ogni caso la maggiore sostenibilità del GPL resta).
CONTRO
- COSTO INIZIALE DI INSTALLAZIONE
Il costo di installazione di un impianto a GPL non è una passeggiata, soprattutto se il motore è un diesel (si parla di circa 1.000 euro per un benzina, e di 2.500 per un diesel). Ma il risparmio ancora una volta dovrebbe farvi prendere una decisione più cauta: nell’arco di pochi anni, soprattutto se viaggiate molto, quei soldi li potrete recuperare fino all’ultimo centesimo. Ecco in questa pagina interesante del sito dell’officina Azzolina specializzata in impianti GPL e metano per diesel, con un tariffario prezzi indicativo completo di tempistiche di rientro.
- MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO
L’impianto a GPL è soggetto a manutenzione tanto quanto un impianto a benzina o diesel, ma chissà perché la cosa fa più scalpore. Come scritto sopra, se andate a GPL senza prevedere accorgimenti come le fiale per la pulizia o come l’aggiunta di una piccola dose di olio nella benzina finirete per giocarvi i soldi risparmiati dopo 100 o 200 mila chilometri. Se però vi rivolgete a un bravo installatore, vi documentate e vi ricordate di effettuare determinati controlli, i costi si abbassano e i rischi si azzerano. Dopo 10 anni, per legge, il serbatoio di GPL va cambiato, e questa spesa è nell’ordine dei 500-700 euro a seconda dell’officina e dell’impianto.
- APERTURA E DIFFUSIONE DISTRIBUTORI
La vera pecca del GPL, a mio avviso, è la diffusione dei distributori e la seccatura di non poter fare rifornimento quando i distributori stessi sono chiusi (sabato e domenica e di sera fuori dalle autostrade). All’estero non è così: in Slovenia ad esempio facevamo rifornimento da soli a qualunque ora del giorno e della notte, ma l’Italia, si sa, fa storia a sé, per cui da noi tocca ancora aspettare “l’omino”, e se quest’ultimo non c’è, bisogna andare a benzina o diesel… un vero controsenso, anche solo per un discorso di inquinamento. Sulla diffusione ci sono alcune regioni dove i distributori a GPL sono pochi, in particolare al sud e nelle isole. Ma direi che rispetto al metano (molto più raro) si va dappertutto senza grosse difficoltà.
CARBURATORE VS INIEZIONE: UN DETTAGLIO NOTEVOLE
Abbiamo visto come uno degli spettri maggiori per chi si avvicina al GPL è rappresentato dagli iniettori, destinati sicuramente a vita breve perché otturati dal GPL. In realtà non sempre è così. Se avete un camper con carburatore al posto degli iniettori, non correte alcun rischio: semplicemente non c’è nulla da otturare. E visto che molti camper hanno 20 o 30 anni sul groppone, ci sta che il vostro fido compagno di mille avventure possa montare un impianto GPL con meno rischi e accorgimenti di un camper nuovo di fiamma (come avrete capito confido più nella vecchia che nella nuova tecnologia, e i fatti mi danno ragione). Verificate quindi se il motore del camper è a carburazione o a iniezione e sappiate che nel primo caso potrete evitare fiale, pulizia e dispositivi vari.
DOPPIA ALIMENTAZIONE DIESEL / GPL (BIFUEL O DUAL FUEL)
Veniamo ora alla domanda cruciale: vista la convenienza di passare alla doppia alimentazione, si tratta di un’operazione possibile? Interessa solo i veicoli commerciali? Posso farlo sul mio camper? Premesso che sì, l’operazione è ammessa dalla legge e ci sono le tecnologie per farlo anche in Italia, non ho purtroppo le competenze per dire che sia sempre fattibile, ma da quello che vedo l’unico limite è la cilindrata: al di sotto di 1.800 cc, per un motore diesel (e sottolineo diesel, non benzina), l’operazione sembra non convenire. Ma qualunque camper dovrebbe essere ben al di sopra di questa soglia. Provate ad esempio con gli impianti dell’azienda Powerjet o con il più noto marchio internazionale Landi Renzo. Il prezzo, come accennato sopra, dovrebbe essere a grandi linee sui 2.500 euro.
ALCUNI ESEMPI DI MODELLI DI CAMPER GPL IN VENDITA
Arrivati fin qui potresti chiederti se qualcun altro ci ha già provato. A parte noi, ti assicuro che il mercato abbonda di camper alimentati a GPL già da anni, ben prima del problema “blocco diesel” nell’area padana. Per darti una panoramica il più possibile completa sull’argomento ho cercato qualche annuncio: probabile che nel giro di pochi mesi i link non funzionino più (i mezzi verranno venduti e gli annunci tolti) per cui ti mostro lo screenshot dell’annuncio stesso, giusto per una prova di quanto affermato. Non mi resta che augurarti buona ricerca e buona evoluzione verso uno stile di viaggio più sostenibile, più ecologico e più intelligente.
Il nostro film è online!
Se ami i viaggi… non fartelo sfuggire!
Clicca l’immagine per guardare il trailer 🙂
Comments
1 commentoadriano
Ott 4, 2018Per amore di precisione è un accordo tra 4 regioni con il precedente governo (la stipula è del 2017). E’ anche fatto male visto che avrebbe dovuto contenere le medesime disposizioni per le regioni contraenti… Sono d’accordo su quanto dici sul fatto di non andare tanto per il sottile. Venendo alla parte tecnica, il problema delle trasformazioni benzina/gpl o benzina/metano (non ho letteratura per quelle gpl/diesel) sono le sedi valvole che per mancanza di lubrificazione si usurano. Personalmente sono alla seconda bombola sulla mia auto e la mia esperienza al momento è la seguente: la prima valvola si è rotta dopo 60mila km dall’installazione del gpl (impianto montato che il motore aveva 76mila km). Con le nuove valvole (identiche alle precedenti) ma non usandola più come auto principale (quindi utilizzo saltuario e senza lunghi tragitti autostradali, vero nemico delle auto trasformate per via del calore sprigionato), ho percorso 60mila km e solo il tempo potrà dirmi se questi accorgimenti faranno durare di più le valvole. Non ho installato oliatori o simili perchè quando rifeci la testata non erano in commercio. Per il mondo camper direi che il discorso è valido a patto di non fare lunghi tragitti in autostrada a gpl/metano…visti gli scarsi kmtraggi che fa mediamente un camper, direi che l’investimento è valido.
ROBERTO ZAMBON
Ott 4, 2018Grazie Adriano per il racconto della tua esperienza. Come scritto nell’articolo pesa molto la bravura e competenza di chi va a installare l’impianto. In rete si legge di ogni, ma spesso di mezzo ci sono pesanti lacune da parte delle officine. Non so nel tuo caso cosa sia andato storto con il primo impianto, ma qualunque meccanico serie dovrebbe come prima cosa verificare lo stato di valvole e iniettori e decidere se rafforzare le sedi delle prime o montare il dispositivo lubrificante per le seconde. Sono operazioni scontate per chi ne sa, ma non per chi (e sono tanti purtropp) o non ha le conoscenze, o non ha tempo, o banalmente non ha voglia. Noi ad esempio finora con 60.000 km percorsi abbiamo cambiato una volta sola il polmone perché ogni 100.000 va sostituito, solo questo, per il resto nessun problema e tanto risparmio (con la benzina saremmo in bancarotta da un pezzo visti i consumi del mezzo)..
Daniela
Gen 12, 2019Grazie Roberto x le informazioni sia tecniche che generali…io ho un WV Westfalia T4 benzina e GPL importato dalla Germania che peroò ultimamente mi ha lasciato apiedi più volte ed ho deciso di rinnovarlo…pensavo ad un mezzo più nuovo, ma da quella che è la tua esperienza mi pare di aver capito che i mezzi più vecchi sono meglio!
Io voglio viaggiare con il mio cane abbastanza a lungo e quello che mi blocca un po’ dei T4 o 5 è il problema toilette/doccia
Inoltre mi sembra,da quello che ho visto fin’ora, che in italia non si trovino mezzi a benzina da trasformare, e il diesel non mi piace perchè inquina di più…
Se però tu avessi delle conoscenze diverse ti sarei grata di farmelo gentilmente sapere …
Per il momento ti auguro buon Tutto sia x i tuoi viaggi che per il resto….!
Tuo figlio è un bambino davvero fortunato!
Con simpatia
Daniela
ROBERTO ZAMBON
Gen 14, 2019Ciao Daniela, grazie dei complimenti, fanno sempre piacere e non sono affatto scontati. Cerco di darti la mia risposta su un tema abbastanza complesso e tuttora in evoluzione. Prima però parto dal “problema toilette/doccia”. In realtà, con i dovuti accorgimenti, un wc chimico e una doccia portatile le puoi pozionare / installare ovunque, ti mando i rispettivi link a un video sul canale Youtube dedicato al Porta Potti Excellence (https://www.youtube.com/watch?v=HTNBRRL65bk&t) e ad un articolo dove segnalo qualche modello di scaldabagno a gas portatile (https://www.inviaggioconermanno.it/scaldabagno-e-scaldacqua-a-gas-per-camper-campeggio/). Entrambi li usiamo da un anno a questa parte su Ermanno e devo dire che ti cambiano il viaggio! Discorso GPL, diesel e benzina… bè, di sicuro mezzi a benzina da convertire a GPL o già convertiti se ne trovano anche in Italia, basta che segui i link degli annunci in fondo a questo articolo o cerchi “camper GPL” su Subito. Certo, non sono molti ma ci sono. Personalmente la ritengo – ad oggi – la migliore soluzione, e questo per tantissimi motivi che ho già spiegato nell’articolo. Il diesel ormai è sotto attacco, non so se a ragione o a torte, mi interessa fino a un certo punto, chiaro che l’UE non si è svegliata un bel giorno emettendo la sentenza di morte, sono processi che vedono la luce nell’arco di anni se non decenni e si inseriscono senza dubbio in percorsi più ampi ancora, come il 20-20-20 o come altri obiettivi comunitari per il clima. Gridare allo scandalo o al complotto lascia il tempo che trova, ci sarebbero mille altre contromisure che i governi potrebbero adottare per incentivare l’acquisto di nuove auto e si è visto tra l’altro che proprio il bando dei vecchi diesel ha causato un picco nelle vendite, quindi proprio l’effetto contrario di quanto si vocifera. Continua a cercare il tuo mezzo benzina, van o camper che sia, io preferisco sicuramente quelli con più di 30 anni per la notevole semplicità della meccanica, e anche perché l’impianto GPL è più essenziale e non ha ad esempio la famigerata iniezione, ma di alternative ce ne sono a bizzeffe (perché non un T3 a tetto alto ad esempio? Così hai il posto per il bagno e la doccia!). Comunque sia no, il diesel non te lo consiglierei da nessun punto di vista, idem l’impianto diesel / GPL per una lunga lista di motivi (costi elevati, usi solo il 30% di GPL nella miscela, molta componentistica).. Buon viaggio e auguri per tutto! Alla prossima 😉
Fabio
Feb 1, 2019In famiglia abbiamo tante auto e ne abbiamo parecchie a gpl.
maciniamo un sacco di kilometri, ne hanno 200.000 l’una quelle a gpl e nessun problema riscontrato.
Io personalmente ho una Alfa Romeo 75 a carburatori del 1986 che monta il gpl dal 1996. grazie ai carburatori la vettura parte senza problemi anche di inverno sotto zero direttamente a gpl e io ci ho percorso tantissimi kilometri senza usare la benzina e oltretutto ci ho corso in pista a gpl. mai un problema ma penso sia dovuto ai motori vecchi e robusti.
Sirio
Lug 12, 2019L’emissione di CO2 riportata in tabella è fuorviante; per percorrere gli stessi km il rapporto che si deve utilizzare è: data la benzina come “1”, per il GPL ci vogliono 1,5L, mentre per il metano è l’inverso, ovvero 1Kg di metano equivale a 1,5 litri di benzina. Da qui si evince come la produzione di CO2 minore in assoluto è quella della cobustione del metano (e non potrebbe essere altrimenti, visto che c’è un solo atomo di carbonio per 4 legami idrogeno, mentre per il GPL il rapporto è 2/6 o 3/8), quindi per percorrere gli stessi km col GPL si produce circa 1,75 volte la CO2 rispetto ad usare il metano.
Maria
Ott 21, 2020Ho fatto solo 3 viaggi col mio vecchio camper a gpl. Mansardato Ford lunghezza 5,10.
Consumo 5/6 km per litro di gpl.
Fabrizio
Dic 19, 2020Ottimo post. Grazie per le informazioni interessantissime.
Michele
Gen 9, 2022Sto cercando un camper di prima esperienza e sto proprio guardando qualche G P L qualunque sia la cellula preferisco Ford o Daily
ROBERTO ZAMBON
Gen 13, 2022Non saprei come aiutarti Michele, non sono un rivenditore, buona fortuna comunque 🙂