La Sardegna, con i suoi spazi immensi e deserti, con i suoi altipiani rocciosi e tutti insieme sollevati in massa sul mare – Mario Soldati
Viaggiare in camper nella regione del Sulcis Iglesiente è stata una delle esperienze più entusiasmanti vissute durante il nostro ultimo viaggio in Sardegna. Strade a picco sul mare, spiagge isolate dove fermarsi la notte a dormire, borghi da scoprire a piedi o in bicicletta, aree pic nic dove improvvisare un barbecue… Per il camperista che ama il viaggio autentico, la sosta libera e le attività all’aria aperta, il Sulcis Iglesiente è una favola a occhi aperti. Ci sono tuttavia alcune cose da sapere prima di partire, anche perché come accade spesso per i luoghi meno battuti dal turismo di massa circolano un sacco di leggende e dicerie infondate.
Partiamo allora dalle strade, croce e delizia di ogni camperista che si rispetti. Avendo passato quasi una settimana in giro per il Sulcis tra Buggerru, Masua, Nebida e Sant’Antioco, possiamo affermare che le principali arterie (strade statali e strade provinciali) sono in ottime condizioni, mentre le vie di accesso al mare risultano il più delle volte accidentate e prive di asfalto. Questo dovrebbe farvi riflettere in particolare sulle tempistiche: trovarsi la sera con il buio a guidare su sterrati pieni di buche per raggiungere la costa non è il massimo, meglio quindi programmare gli spostamenti di mattina o nel primo pomeriggio (per noi un obbligo visto che approfittiamo del riposino di Sebastiano). Se poi vi piace raggiungere le postazioni più nascoste, preparate il mezzo montando ammortizzatori appositi come gli AL-KO, le sospensioni OMA o le soluzioni di altri marchi.
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DOVE DORMIRE IN CAMPER NEL SULCIS IGLESIENTE
Viste le strade, passiamo ora ai campeggi e alle location dove dormire in camper. Fino all’anno scorso non eravamo attrezzati per la sosta libera, ma proprio in concomitanza con il viaggio in Sardegna siamo riusciti a sistemare l’allestimento in modo da avere la possibilità (per noi tutt’altro che scontata) di fare la doccia, ricaricare le batterie dei servizi con il pannello solare e utilizzare un frigo degno di questo nome (autonomia da supermercati e spesa per qualche giorno). Questo per dire che i campeggi non li abbiamo quasi visti: ce ne sono ovunque in Sardegna (nel Sulcis non molti a dire la verità), consiglio però di scaricare l’app Park4Night e controllare le alternative proposte per la sosta libera. Come sapete se avete letto l’articolo o provato l’app, sono gli stessi utenti a segnalare gli “spot” dove fermarsi. Ci sono quindi un sacco di opzioni quasi sempre poco o per nulla frequentate. Le più belle in assoluto le trovate nell’isola di Sant’Antioco (o isola di San Pietro): a differenza che in altri angoli della Sardegna (vedi San Teodoro), qui gli stabilimenti balneari sono inesistenti, e vi troverete a sostare su spiagge dove non si vede anima viva (tranne che in agosto).
DOVE E COSA MANGIARE NEL SULCIS IGLESIENTE
Il camper è ancora oggi sinonimo di libertà e risparmio. Prepararsi da mangiare ovunque in qualsiasi momento è un privilegio che hanno solo i camperisti e i campeggiatori. Così è anche nel Sulcis: basta una spiaggia o uno spiazzo all’ombra ed ecco trovato il ristorante in cui pranzare! Il Sulcis fra l’altro è stato l’unico posto dove siamo riusciti ad accendere un fuoco indisturbati in prossimità di una caletta. Eravamo solo noi, le stelle e il mare, un momento magico! Va da sé che non mancano le attività ristorative: pochissimi i bar sulla spiaggia (ma questa è una costante un po’ ovunque in Sardegna), mentre abbondano le trattorie, gli agriturismi (in particolare nell’entroterra), le pizzerie e le “locande”. Queste ultime sono strutture istituite dalla Regione Sardegna che offrono sia vitto che alloggio: provate ad esempio a cenare da Locanda S’Anninnia e avrete la conferma che ogni tanto vale la pena concedersi una piccola pausa dalla cucina on the road per assaporare i piatti tipici e i vini locali. Fra gli altri ricordo in ordine sparso i culurgiones, la seada, gli immancabili spaghetti con la bottarga, i formaggi di pecora, e poi specialità di pesce come il cascà o il lattume. Per i vini il protagonista indiscusso è il Carignano del Sulcis, da acquistare nella cantina sociale Sardus Pater di Sant’Antioco.
LE PRINCIPALI ATTRATTIVE DEL SULCIS IGLESIENTE
Nel Sulcis Iglesiente si trovano alcune fra le attrattive più affascinanti di tutta la Sardegna. L’elenco sarebbe davvero lungo, preferisco segnalarvi le mete imperdibili da visitare in camper in estate e, con esiti che dipendono dalla stagione, nel resto dell’anno.
- PORTO FLAVIA E MASUA
La zona del Sulcis era famosa in passato per le sue miniere. L’eredità di quell’epoca rimane visibile in luoghi suggestivi come Porto Flavia, centro minerario a ridosso del mare nelle vicinanze della minuscola Masua. Qui si trova fra l’altro un’area di sosta molto bella (La Nuova Colonia), base strategica ideale per visitare Porto Flavia e i dintorni. Ricordate che per la visita è meglio prenotare prima (posti limitati) e mi raccomando: portate scarpe chiuse altrimenti non vi fanno entrare!
- NEBIDA E LAVERIA LAMARMORA
Il paese di Nebida è conosciuto per lo spettacolare bar operaio 906 e per un’altra eredità del passato minerario: la Laveria Lamarmora, anche nota come Miniera di Nebida. Non facile da individuare per mancanza cronica di cartelli e indicazioni, la laveria è una meta secondaria ma non per questo meno interessante per capire una parte importante del passato di questa regione.
- IGLESIAS
La cittadina di Iglesias vanta una serie di monumenti, edifici e piazze niente male, sono però soprattutto gli eventi che meritano di essere vissuti in prima persona. Parlo ad esempio della Settimana Santa e della Settimana Medievale, entrambe organizzate nel periodo estivo. Si tratta di celebrazioni religiose (la prima) e storiche (la seconda) abbastanza sentite. Niente folklore ma al contrario, l’atmosfera che si può respirare solo in occasione di feste sentite dalla popolazione. Da non mancare se avete la fortuna di trovarvi da queste parti nei periodi giusti (controllare di anno in anno il calendario).
- SANT’ANTIOCO E CARLOFORTE
Visitare il Sulcis in camper senza esplorare le isole di Sant’Antioco e Carloforte è davvero impensabile. Dedicate qualche giorno a questi due scenari unici nel loro genere, dove sopravvivono conoscenze e usanze antichissime come la tessitura del bisso, la cosiddetta seta del mare. Notevoli anche le fortificazioni e i musei che si trovano nelle due isole e che raccontano di un mondo antico di battaglie, civiltà e viaggi. Per quanto riguarda la strada, a Sant’Antioco si accede via terra attraversando un breve ponte, mentre a Carloforte si arriva con il traghetto da Porto Vesme o dall’imbarco di Calasetta.
- GROTTE IS ZUDDAS
La regione del Sulcis è rinomata non solo per le sue miniere ma anche per le grotte. La più famosa e la meglio attrezzata per i turisti si chiama Grotta is Zuddas (in realtà un insieme di cavità, per cui grotte al plurale). Il percorso si snoda lungo 500 metri di camminamento a una temperatura costante di 16 gradi. Attenzione a Google Maps perché sono segnalate due grotte, bisogna però andare in località Is Zuddas, luogo in cui si trovano effettivamente le cavità.
- SPIAGGIA DELLE DUNE
La Sardegna è una spiaggia continua, ma ci sono alcuni litorali che si distinguono per caratteristiche uniche nel loro genere. Uno di questi si chiama spiaggia delle dune, a sud di Porto Pino, quasi al limite meridionale della Sardegna. L’acqua cristallina, la sabbia finissima e la costa segnata dalle dune rendono un semplice bagno da queste parti qualcosa di ancora più divertente e fuori dall’ordinario. Consigliata!
VENTO, SOLE, MOSCHE E ZANZARE: COME DIFENDERSI
Il Sulcis è incredibile, ci sono però alcune difficoltà più o meno rilevanti a seconda del periodo dell’anno. La prima è il vento: in questo angolo della Sardegna le raffiche possono essere molto intense, mettendo in pericolo tendalini e accessori, per non parlare della guida. Da non sottovalutare anche il sole e i colpi di calore: lasciare il camper senza aprire gli oblò sotto il sole in piena estate può avere conseguenze spiacevoli. Capitolo a parte sono poi le mosche e le zanzare: se dovessimo rifare il viaggio in Sardegna porteremo via spray, carta adesiva per le mosche, zanzariere, candele alla citronella e tutto ciò che può servire per tenere alla larga questi fastidiosi seccatori, incluse le lampade che danno la scossa elettrica. Di giorno le mosche e di notte le zanzare sono una rottura notevole, soprattutto se come noi siete abituati a vivere la vacanza on the road all’aperto e non chiudendovi dentro il camper. Se la vostra prossima destinazione è il Sulcis, non vi resta che preparare il mezzo e partire!
Comments
1 commentoDomenico
Ott 29, 2019superbravo!
ROBERTO ZAMBON
Nov 9, 2019Super grazie!