La libertà basta volerla – Marguerite Yourcenar
Chi si avvicina per la prima volta al mondo del plein air si troverà a fare i conti, oltre che con il portafoglio, anche con l’italiano. Ci sono talmente tante definizioni e aggettivi che descrivono gli accessori e le varie tipologie di camper da farti passare la voglia di metterti in strada. Niente paura, con questa mini-guida, primo nucleo dell’ebook Via col van di prossima pubblicazione, non avrete più alcun dubbio e potrete scegliere il vostro camper puro, mansardato o semintegrale senza troppi dubbi. Cominciamo appunto dalla terminologia e distinguiamo tra camper puro, mansardato e semintegrale. I motorhome li lasciamo stare, ci sembrano talmente grandi e confortevoli da non meritare la nostra considerazione. Che diavolo, siamo viaggiatori on the road, non è per snobismo, ma quando vedi un transatlantico come quello in copertina all’articolo parcheggiato in un campeggio, ve lo assicuro… ti prudono le mani!
Indice dei contenuti
CAMPER PURI (O CAMPER VAN, O FURGONI ALLESTITI, O MINIVAN)
In italiano vengono chiamati camper puri, soprattutto dagli addetti ai lavori, i comuni mortali usano invece formule come camper van, furgoni allestiti o minivan. In inglese, come al solito, si semplificano la vita e li chiamano direttamente van (da cui la parola “van life”). La categoria è talmente vasta che è difficile inquadrarla: anche il fatto di scrivere che sono più piccoli dei camper o più bassi non è sempre vero, né è corretto dire che sono mezzi adatti a un target giovane. Durante i nostri viaggi, ad esempio in Slovenia, abbiamo avuto modo di constatare con piacere che il camper puro è utilizzato – contrariamente a quanto succede in Italia – anche da cinquantenni, sessantenni e oltre, non per forza hippie, anzi. Minimo comune denominatore dei camper puri, ad ogni modo, resta la carrozzeria di partenza, che è quella di un furgone. Che poi il furgone nasca già camperizzato o venga allestito in un secondo momento poco importa (nemmeno noi sappiamo se Ermanno sia uscito dalla fabbrica come furgone o come camper puro): quello che conta è il modello di partenza, le cui prestazioni e caratteristiche (velocità, ingombro, alimentazione) vanno considerate con estrema attenzione prima dell’acquisto. Ecco alcuni modelli di camper puro che vanno per la maggiore, notare l’estrema diversità di forme e dimensioni!
Nella scelta di un camper puro dobbiamo chiederci se puntiamo di più al comfort o alla compattezza. Questi due aspetti, infatti, sono in tutti i casi inversamente proporzionali, per cui maggiore è la compattezza minore sarà il comfort e viceversa. Basti pensare a un minivan come il nostro Ermanno su carrozzeria Fiat 238, lungo appena 4,40 metri per 1,8 di larghezza e 2,10 di altezza (come una station wagon) e all’estremo opposto a un “gigavan” come il Roadcar R600 sempre a marchio Fiat, 6 metri di lunghezza per 2 di larghezza e 2,60 di altezza. Certo, in un caso state stretti e se avete bimbi la vacanza diventa un’avventura, nell’altro non vi manca nemmeno la doccia ma al tempo stesso vi portate dietro un bell’ingombro. E proprio sul bagno si soffermano molti degli articoli che abbiamo letto in rete: gran parte dei camper puri, si legge, non hanno il bagno, il che sarebbe una mancanza da non sottovalutare. A parte che un piccolo wc chimico entra ovunque, pure nel bagagliaio di una macchina, ma poi scusate: quante volte vi capite, in Europa, di dover fare i vostri bisogni all’aria aperta? In tutti i nostri viaggi abbiamo sempre trovato bagni e docce, che fossimo in aree di sosta, in campeggi, in autogrill o per strada. Mai una volta in 2 anni abbiamo sentito l’esigenza di un bagno, nemmeno con Sebastiano molto piccolo al seguito. Insomma, non fossilizzatevi su questo aspetto che non è affatto importante!
Per quanto riguarda la coibentazione ci sono anche qui due grandi categorie, i camper puri come il nostro non coibentati e quindi inutilizzabili con temperature rigide e i camper puri coibentati, che se volete andate pure in montagna con la neve senza problemi. Anche qui informatevi prima perché non è affatto un dettaglio. Sulla questione tetto ci riserviamo di fare un piccolo focus in un articolo dedicato, perché il settore offre molte scelte e bisogna conoscere a cosa si va incontro. Il ventaglio dei prezzi è davvero ampio: si va da furgoni puri usati da restaurare in vendita per 2000 o 3000 euro (Ermanno lo comprammo a 3.300) a furgoni puri super accessoriati da oltre 64.000 euro come il nuovissimo Westfalia T6. A incidere sul prezzo non sono tanto le dimensioni quanto le tecnologie e gli optional, come gli specchietti riscaldati o il park pilot anteriore e posteriore. Per il solo allestimento si va di solito dai 5.000 euro minimo ai 15.000 massimo. Un investimento che tuttavia si ripaga in pochi anni se decidete, come abbiamo fatto noi, di usare il vostro camper puro al posto della macchina. Aziende di riferimento in Italia per questo tipo di camper sono Nuova Nordaffari di Biella o Mes-Italia di Vicenza. Sull’usato andateci cauti perché le fregature sono dietro l’angolo, più che da privati vi consigliamo pertanto di comprare da concessionari, a meno che non conosciate la persona e abbiate buone ragioni per fidarvi.
CAMPER MANSARDATI (IL CLASSICO CAMPER DI OGGI)
La parentesi “il classico camper di oggi” non è casuale: il camper mansardato è la versione di camper più diffusa, quantomeno in Italia. Piace a giovani e meno giovani, si trova in centinaia di allestimenti differenti e ha un buon rapporto qualità/prezzo. Difficile, come per i camper puri, classificarlo in base a una sola caratteristica: il nome deriva senza dubbio dalla tipica pancia sporgente sul tetto, che ospita di prassi il letto matrimoniale, ma è anche vero che esistono diversi esempi di minivan con lo stesso aspetto. Più corretto quindi identificare il mansardato per la combinazione di cellula su motrice, una peculiarità che si riconosce a occhio nudo e che non si presenta né per il semintegrale né per il motorhome. Ecco una carrellata di camper mansardati per chiarire meglio di cosa stiamo parlando:
L’abitabilità dei camper mansardati, come del resto per i semintegrali, il maggior punto di forza di questi mezzi. Boiler e riscaldamento, cella freezer separata, cucina a gas con 4 fuochi, frigorifero trivalente, wc, doccia e perfino forno sono solo alcune delle dotazioni comuni di un mansardato. Questo, tuttavia, a discapito delle dimensioni, notevoli non tanto in larghezza o lunghezza (ci sono ottimi mansardati come il Joint E31 da 3 posti letto lungo “appena” 5,40 metri), quanto per l’altezza, raramente inferiore a 3 metri proprio a causa dei posti letto sul tetto. Un dettaglio tutt’altro che secondario, se come noi, ad esempio, abitate in prossimità di un sottopassaggio, o se vi trovate a percorrere una strada particolarmente stretta. Mentre un minivan passa dappertutto, con un mansardato rischiate di smadonnare più e più volte durante lo stesso viaggio. Il mansardato, inoltre, non potrà mai sostituire una macchina, per cui calcolate un posto dove sistemarlo quando non lo usate: il vostro cortile, il parcheggio sotto casa (più rischioso), o come fanno quasi tutti un rimessaggio (costo fisso intorno ai 600 euro l’anno per un posto scoperto). E ricordate: questi mezzi soffrono di infiltrazioni per natura, per cui al di là degli slogan promozionali dei rivenditori, l’unica reale soluzione al problema è tenerli al coperto! In alternativa occorre mettere in preventivo di effettuare con una certa frequenza i famigerati “tagliandi” in officina, altro costo fisso che si somma ai precedenti.
Il comfort e la sicurezza di un camper mansardato, dunque, hanno il loro rovescio della medaglia. Con questo non vogliamo dirottarvi su altre scelte, anzi: se avete disponibilità economica e di spazio, se quando viaggiate volete stare comodi anche perché in famiglia siete in tanti, se le mete che battete di solito sono accessibili… buon per voi, il camper mansardato potrebbe essere la risposta, tanto più perché si tratta di un mezzo universale del quale troverete sempre ricambi e officine capaci di eseguire controlli e riparazioni, in Italia ma anche all’estero. Tutti o quasi i produttori di camper europei si sono concentrati sul mansardato e sul semintegrale e questo vi dà un’idea della facilità con cui troverete acquirenti nel momento in cui vorrete cambiare mezzo. Altra considerazione da fare. Per quanto riguarda i prezzi andiamo dai 6-7000 euro di un mezzo usato con 20 anni di onorato servizio alle spalle ai 60000 di un nuovo di palla con accessori e optional di serie. A questo aggiungete un 5.000 euro di extra fra portabici, pannello solare e altre chicche di solito non incluse.
CAMPER SEMINTEGRALI (O PARZIALMENTE INTEGRATI O PROFILATI)
Se il camper mansardato ha il letto matrimoniale sopra la cabina di guida, il camper semintegrale rinuncia a questo arredo per guadagnare qualcosa in altezza. Più bassi dei loro cugini mansardati, i semintegrali, detti anche parzialmente integrati o profilati, hanno appunto un profilo più aerodinamico, il che non solo garantisce una guida migliore, ma vi consente di risparmiare non poco in termini di carburante, dal momento che meno resistenza all’aria uguale meno consumi. Se il mansardato supera nella stragrande maggioranza dei casi i 3 metri di altezza, il semintegrale arriva anche a 2,60, una misura che consente di parcheggiarlo in garage “campienti”, risparmiando così eventualmente sul costo del rimessaggio e, di conseguenza, sui tagliandi per le infiltrazioni. Va da sé che l’assenza di mansarda riduce lo spazio abitabile e fa perdere un paio di posti letto, per cui se siete in 5 o 6 in famiglia con ogni probabilità un semintegrale non vi basterà, a meno di abbinare camper + tenda (o camper + veranda), ma allora si viaggia più che altro d’estate.
Inutile stare qui a ribadire allestimenti, configurazioni o accessori: le stesse cose che potete trovare in un camper mansardato le troverete anche in un semintegrale. Idem per i pezzi di ricambio e le officine specializzate. Sui prezzi non ci sono grandi differenze, per quanto il profilato rimanga un modello relativamente recente, motivo per cui sarà difficile trovarne di usati o d’epoca (con più di 30 anni). Per dovere di cronaca va anche detto che alcuni profilati, dal punto di vista del design e del telaio, non sono poi tanto diversi da alcuni camper puri come si può vedere del resto confrontando le foto di questo stesso articolo. Arrivati fin qui, speriamo di avervi dato tutte le informazioni utili per decidere su quale mezzo fare affidamento. Noi continueremo a preferire i camper puri, quintessenza del “viaggio on the road” e del camping. Se avete domande non fate i timidi, di esperienza ne abbiamo parecchia e saremo ben felici di rispondervi!
Comments
1 commentoMaurizio
Ott 12, 2017Ciao, ho letto con interesse il post, ottime info grazie. Non parli, però, dei motorhome. Categoria a parte? Ingombranti? O stessa cosa dei semintegrali?
Grazie in anticipo per la risposta.
Rob
Ott 12, 2017Ciao Maurizio, vero, non ne parlo, diciamo per scelta, non per altro, dato dal fatto che a mio avviso i motorhome male incarnano l’ideale di viaggio on the road e libertà rappresentato dai camper, ma è solo un’opinione personale, niente di più e niente di meno 😉
Maurizio
Ott 12, 2017Grazie Rob, la verità è che io e la mia compagna sogniamo di vivere in camper o per lo meno fare un lungo periodo che chiamerei “sabbatico”, quindi con molta probabilità credo che ci sarebbe la necessità di un po più di spazio, di un bagno ed un letto più confortevoli, considerando anche il fatto che abbiamo un gatto ed un cane di grosa taglia 😉
Rob
Ott 13, 2017La questione spazio è importante, attenzione però perché il “motorhome”, come suggerisce il nome, nasce in paesi con strade e parcheggi ben più grandi dei nostri: qui in Italia, e nel resto d’Europa, sopra una certa metratura farai molta fatica a fare manovra, accedere a spiagge libere, laghi, fiumi, affrontare tornanti e simili… sono aspetti a cui uno spesso non pensa, ma quando ti trovi con 7 metri di motorhome sotto il sedere te ne accorgi eccome e alla lunga potrebbe pesare non poco! Buona strada 🙂
Vincenzo
Gen 17, 2018sto comprando un semintegrale convinto che è meno a riscio infiltrazioni del manzardato. Spero che sia una convinzione giusta, che ne pensi?
Rob
Gen 17, 2018Ciao Vincenzo, domanda difficile perché oltre al tipo di mezzo ci sono altri mille parametri da considerare: molto, anzi, moltissimo, lo fa il rimessaggio. Se compri un camper semintegrale ma lo lasci all’aperto tutto l’anno, sta sicuro che a distanza di anni avrai le tue beghe con l’acqua, per cui guarderei anche ad altri aspetti, spesso più importanti (utilizzo in inverno, tettoia, ecc). Spero di esserti stato d’aiuto!