Potete ingannare tutti per qualche tempo, o alcuni per tutto il tempo, ma non potete prendere per i fondelli tutti per tutto il tempo – Abraham Lincoln
Come proprietari di un camper storico del 1980 (e per camper storico intendiamo quello che intende la legge: ovvero un veicolo con più di 30 anni) siamo abbastanza ferrati in materia di assicurazioni. In quattro anni di viaggi ne abbiamo stipulate due con due diverse compagnie (a dire la verità tre se consideriamo l’assicurazione temporanea per il Canada durante il nostro road trip in Nord America), valutando di volta in volta l’offerta più conveniente. Ci sembra quindi giusto condividere l’esperienza acquisita con le persone che ci seguono e smentire una volta per tutte le numerose leggende metropolitane circolanti a proposito di assicurazioni e camper storico (erroneamente ma spesso in buona fede chiamato anche camper d’epoca). Mi spiace molto per le varie associazioni nazionali che lasciano intendere la necessità di un riconoscimento ufficiale (e della tessera correlata, ovviamente a pagamento): questo articolo farà perdere loro parecchi iscritti 🙂
Indice dei contenuti
1) PER PAGARE MENO BISOGNA ISCRIVERSI ALL’ASI O AL RIVARS
Falso! ASI e RIVARS (Registro Italiano Veicoli Abitativi Ricreazionali Storici) dovrebbero scriverlo nel proprio sito a caratteri cubitali che NON serve essere iscritti ai rispettivi club per beneficiare dello status di camper storico. E invece, la comunicazione di entrambi si guarda bene dallo spiegare come stanno realmente le cose. Voglio quindi ricordare come la legge di stabilità abbia modificato la precedente normativa, assegnando IN AUTOMATICO lo status di mezzo “storico” a tutti gli autocaravan (oltre che a tutte le auto e le moto) con più di 30 anni di vita sulle ruote. È quindi inutile imbarcarsi nell’iscrizione ai vari club: se il vostro camper ha più di 30 anni è già storico e può (e sottolineo può) beneficiare di tariffe agevolate per quanto riguarda l’assicurazione, nonché a bonus come l’esenzione dal pagamento del bollo (tassa di possesso, diversa dalla tassa di circolazione che per i mezzi ultratrentennali, in ogni caso, è ridotta: leggetevi in proposito l’ottimo articolo di 6sicuro, uno dei pochi veramente completi e aggiornati).
2) IL CAMPER STORICO DEVE PASSARE UN ESAME VALUTATIVO
Falso! A costo di essere noioso lo ripeto: il camper è storico se ha più di 30 anni, non se è iscritto a un club e ha passato test ed esami volti ad accertare la fedeltà alle caratteristiche originali. Questo passaggio superfluo non è altro che un vezzo per quanti aspirano ad avere una targhetta sul parabrezza o a partecipare agli “esclusivi” raduni dei mezzi iscritti al club. Se dei raduni e della targhetta non ve ne può fregare di meno, come nel nostro caso, sappiate che il vostro camper rimarrà storico. Diverso è invece il valore aggiunto che può avere un riconoscimento ufficiale sul mercato dell’usato, ma questo discorso esula dall’assicurazione e con le polizze auto non centra una mazza.
3) LE ASSICURAZIONI PER CAMPER STORICO COSTANO LA META’
Falso! Nel nostro paese operano diverse compagnie assicurative più o meno grandi che offrono coperture RC a condizioni agevolate a quanti possiedono un camper storico. Questo non deve tuttavia indurre i neofiti a credere che tali assicurazioni siano le migliori sulla piazza, con premi ridotti addirittura del 50% rispetto alle assicurazioni non dedicate. Vi faccio un esempio concreto. Con Ermanno abbiamo pagato per i primi tre anni circa 290 euro l’anno con una certa Global Point, affiliata a sua volta con ITAS MUTUA. L’assicurazione si chiamava OLDTIMER e prevedeva appunto un prezzo speciale dato dall’anzianità del camper. Il bello è che non si calcolava nemmeno la classe di merito, cosa che per me e Maddalena (mai avuta una macchina in vita nostra) era un vantaggio non indifferente. Bene, nel 2018 decido di guardarmi intorno per capire se potevamo pagare ancora meno. Preventivo con Vittoria Assicurazioni di 265 euro con una normalissima polizza per autocaravan (camper) e classe di merito 14. Morale della favola: paghiamo meno ora avendo stipulato un’assicurazione normale che non prima con una polizza dedicata!
4) SOCCORSO STRADALE SOLO SE CONVENZIONATI
Falso! Agli occhi dei meno esperti il camper storico sembra quasi un peccato: girare per strada con un mezzo così vecchio è un rischio, e le compagnie assicurative ci detestano. Ma quando mai? Per le assicurazioni il camper storico è forse il mezzo meno rischioso in assoluto, tanto è vero che con Ermanno paghiamo meno che se avessimo un camper nuovo di palla. Per lo stesso principio, il soccorso stradale viene offerto con estrema facilità fra gli extra della copertura: lo avevamo con ITAS MUTUA e la polizza OLDTIMER e lo manteniamo ora con Vittoria Assicurazioni. Non solo: se mai doveste avere difficoltà nel trovare un interlocutore disposto a fornirvi il soccorso gratuito, basterà rivolgervi a Telepass e sottoscrivere un abbonamento Premium: 35 euro l’anno circa e avete il carroattrezzi ovunque, perfino in autostrada, usandolo anche più di una volta l’anno senza che nessuno vi dica nulla come successo a noi. (Per approfondire leggete anche il nostro articolo Assicurazione auto con carroattrezzi).
5) LA COPERTURA ASSICURATIVA VALE SOLO IN ITALIA
Falso! Anche qui sui camper storici pesano ignoranza e sensi di colpa, come se andassimo in giro a combinare chissà quali disastri e non meritassimo l’attenzione e i diritti che ci spettano (ricordo che siamo andati in Canada e tornati sani e salvi senza ombra di incidenti o guasti con un camper di 38 anni). La famosa carta verde, per farla breve, vale anche per noi camperisti nostalgici, con le stesse tutele di chi possiede un camper moderno. Ricordatevi di chiederla alla vostra compagnia, più che altro per mostrare il documento alla polizia quando siete all’estero: è appunto fuori dai nostri confini nazionali che ha senso averla. Fidatevi di noi che abbiamo girato l’Europa in lungo e in largo: avere un camper con più di 30 anni è una fortuna da molti punti di vista, ma non bisogna cedere a paure ingiustificate con il rischio di rimetterci soldi e tempo per niente. State sereni e godetevi il viaggio!
Comments
1 commentoAdriano
Set 7, 2018Ottimo articolo. Volevo chiederti 2 informazioni: legge di stabilità di quale anno? Il primo punto che hai esaminato vale per qualsiasi mezzo che compia gli anni necessari x essere storico? Grazie
ROBERTO ZAMBON
Set 8, 2018Ciao Adriano, la legge si stabilità a cui faccio riferimento nell’articolo è quella del 2015 (qui un articolo con le novità introdotte, vedi il punto nella tabella “bollo auto storiche” ==> http://www.altalex.com/documents/news/2015/01/08/legge-di-stabilita-2015-la-tabella-delle-novita), mentre per quanto riguarda il primo punto sì, è vero: per pagare meno non bisogna per forza essere iscritti all’ASI o al RIVARS. O meglio: iscriversi all’ASI o al RIVARS comporta obblighi (in parte posti dal club, in parte dall’assicurazione), che rendono il risparmio ininfluente o addirittura controproducente. Esempio: l’iscrizione all’ASI, oltre a costare da statuto “almeno 100 euro l’anno”, ti obbliga a mantenere il tuo mezzo storico e quindi a “conservare le caratteristiche originarie di fabbricazione” (Art.215 Regolamento Attuativo CdS: -Motoveicoli ed autoveicoli d`interesse storico o collezionistico (art. 60 CdS). Ora mi chiedo: che spesa ti comporta questo? E soprattutto: che senso ha visto che una tale prassi implica la rinuncia a migliorie e interventi che aumenterbbero la sicurezza su strada (ammortizzatori, servofreno nel caso di mezzi sprovvisti, ecc)? Scriverò un articolo dettagliato sulla NON convenienza di essere iscritti all’ASI e al RIVARS, appena sarà pronto pubblico il link qui sotto 😉
Daniele
Feb 4, 2020posseggo un camper del 1987 rimesso meglio che a nuovo iscritto ASI. Come in tutte le cose, ci sono vantaggi e svantaggi ad essere iscritti ASI (ricordo che una volta iscritti, non è necessario rinnovarla ogni anno, nè essere iscritti a nessun club), bisognerebbe scrivere un articolo equo che espliciti i vantaggi e svantaggi delle due soluzioni. Per quanto mi riguarda, vedo solo enormi vantaggi.
salute a tutti
daniele sgarbi
Mar 18, 2019Salve ho appena acquistato un camper del 1997,cosa devoi fare per farlo riconoscere storico,grazie
ROBERTO ZAMBON
Mar 19, 2019Rivolgersi a un ufficio ASI, o aspettare che abbia 30 anni 🙂
Daniele
Mag 30, 2019Buongiorno e complimenti per le vostre avventure! Tanta sana invidia della vostra intraprendenza! Sono approdato al tuo sito cercando in rete notizie circa la possibilità di utilizzare autocaravan/camper e motorhome storici per viaggiare in giro per l’Italia, l’Europa, o all’estero. Ho letto commenti e articoli a riguardo su altri siti. Nessuno mi ha chiarito del tutto le idee. Non ho ancora capito, infatti, quali siano le eventuali limitazioni alla circolazione di veicoli Euro 0 (immagino che questa sia la classe). Ti pongo questa domanda, poiché sarei interessato ad acquistare un bel motorhome del 1991 (non so ancora quale sia la classe di emissioni del veicoli). Ma ho ancora dubbi sulla possibilità di utilizzarlo, in quali giorni e soprattutto quali siano le aree, zone, etc. da evitare per non rischiare di prendere multe per veicoli inquinanti. Navigare nel tuo sito mi dà coraggio, soprattutto leggendo dei vostri viaggi, ma – se ti è possibile – potresti chiarire questo aspetto, dei limiti alla circolazione? I chiarimenti che hai fornito sopra (relativi alla non obbligatorietà dell’iscrizione ASI, al costo delle assicurazioni, etc.) sono illuminanti. Magari con la tua esperienza potresti essere d’aiuto a quelli, come me, che sono inesperti e che fanno fatica a decifrare il dedalo di previsioni normative a riguardo. Grazie e ad maiora!
ROBERTO ZAMBON
Giu 6, 2019Ciao Daniele, non sei il primo a pormi questa richiesta di fornire una paroramica sulle limitazioni, purtroppo non ho facoltà di riuscire in un’impresa del genere: il panorama europeo e italiano è in continua evoluzione, tempo di scrivere una guida e probabilmente dovrei già aggiornarla! Rinuncio in partenza e ti invito piuttosto a valutare l’acquisto di un mezzo benzina / GPL come il nostro, o magari con possibilità di passare in futuro all’alimentazione elettrica con impianto after market. Sull’euro 0 diesel direi che non investirei molto, a meno che tu non abbia orizzonti di viaggio molto limitati! Verità amara, ma bisogna accettarlo 🙁
Elena
Ago 16, 2019Ciao io ho un camper fermo del1989 quindi basta che non pago piu il bollo e non avrò problemi? Grazie
ROBERTO ZAMBON
Ago 19, 2019Salve Elena, non capisco la domanda: se non paga il bollo non può circolare, quindi i problemi non li avrebbe comunque se non circola… Altra cosa è l’assicurazione, per cui se non la paga il mezzo dovrebbe rimanere chiuso in un garage, altrimenti all’aperto se qualcuno le viene addosso in manovra per sbaglo lei risulta non assicurata e sono guai.
Pierluca
Ago 27, 2019Ciao Elena vorresti venderlo? Ti spiego in breve… Io sto cercando un mezzo d’epoca in modo da avere dei costi ridotti un po in tutti i sensi anche a livello di manutenzione. Ti sarei veramente grato se mi aiutassi a realizzare il mio sogno, cioè fare il giro del mondo in camper. Grazie anticipatamente e comunque.
Anonimo
Ott 19, 2019Ciao! ho acquistato adesso un Hymer Mercedes del 1983 in 540 L, un mio sogno nel cassetto finalmente realizzato. Mi sembra di aver capito dai tuoi consigli che l’assicurazione Vittoria sia buona. Mi farò fare un preventivo. Per un neocamperista di 58 anni come me hai qualche consiglio da darmi? ti ringrazio in anticipo. Massimo
Claudio Galliani
Lug 31, 2020Per essere considerato “Veicolo di interesse Storico e Collezionistico” (art. 60 CdS & 215 Regolamento) il veicolo ai sensi del DL 17/12/2009 e circolare applicativa 04/10/1910 deve aver superato una seduta di verifica ed aver ottenuto il Certificato di Rilevanza Storica (CRS); per questo per legge è sufficiente la vetustà minima di 20 anni+1 giorno dalla data di immatricolazione o di costruzione del veicolo. Per ottenere il CRS bisogna rivolgersi ad un Club federato/riconosciuto da ASI e nello specifico delle autocaravan al R.I.V.A.R.S. Registro specializzato proprio in tale categoria di veicoli. Il discorso dei 30 anni, ha valenza fiscale per cui si passa dalla “tassa di possesso” (impropriamente chiamata bollo) al “bollo forfettario”. Si prega di non diffondere fake news che generano solo disinformazione; per qualsiasi chiarimento info@camperstorici.it o 3312740655. Claudio Galliani presidente R.I.V.A.R.S. & COMMISSARIO TECNICO NAZIONALE ASI per lo specifico “Utilitari/Autocaravan”.
ROBERTO ZAMBON
Ago 6, 2020Con un bell’accrocchio di parole all’italiana vedo che non nega nulla di quanto scritto nell’articolo, ma si limita a darmi del diffusore di fake news così, giusto per ripicca. >All’epoca contattai di persona un vostro rappresentante, e come immagino sia costume del RIVARS mi fece credere che se non avevo il vostro bollino non avrei potuto beneficiare di sconti e bollo forfettario, affermazione FALSA che gioca sulla buona fede delle persone. La vostra associazione esiste solo perché viviamo in un paese come il nostro, dove nessuno va oltre le informazioni ufficiali, ma grazie al cielo oggi esiste Internet e mi fa solo piacere se altri smettono di foraggiarvi. E se pensa che sia un bugiardo sappia che posso anche girare un video Youtube in cui mi registro mentre chiamo le vostre filiali (voi e quegli altri dell’ASI) e chiedo delucidazioni sui “certificati di rilevanza storica”. Poi vediamo chi racconta balle!
Mauro
Ago 17, 2020Domanda : Un camper storico di oltre 30 anni con iscrizione ASI per analogia con gli autocarri dovrebbe perdere la massa a pieno carico nominale e poterla riclassificare a quella effettiva data dalla pesata a vuoto più 100 kg per posto oltre al 50 % di riserva acqua e di carburante. In tal caso sarebbe possibile declassare un cerbiatto o lupetto a patente b in quanto un camper non ha bisogno di 20 – 25 qli di portata e quindi con molta probabilità rientrerebbe a pesata effettiva nei 35 qli di massa a pieno carico. Ringrazio per l’attenzione ed attendo risposta sulla email
ROBERTO ZAMBON
Ago 20, 2020Penso e spero che un ufficio ACI sappia risponderti, io sono un copywriter e blogger 🙂
Alex
Set 17, 2020Ciao, complimenti per l’articolo!
Praticamente un mezzo di 30 anni conviene per bollo e assicurazione ma essendo euro 0 magari diesel si hanno poi problematiche nell usarlo a quanto ho capito?
Volevo inoltre chiedere se la storicità del mezzo dopo i 30 anni, e quindi le varie agevolazioni, vale anche per i furgoni M1 senza doverli iscrivere obbligatoriamente all’ASI, in quanto l’iscrizione come mezzo storico non darebbe più la possibilità di togliere i sedili per caricare oggetti di alcun tipo.
Grazie!
ROBERTO ZAMBON
Set 26, 2020Ciao Alex, i 30 anni di età valgono per qualsiasi mezzo, senza eccezioni. Esatto, come scrivi tu se lo registri all’ASI poi sei vincolato a mantenerlo tale e quale, quantomeno in sede di esame (con il RIVARS, se il mezzo è un autocaravan).
Antonio
Apr 4, 2021Finalmente qualche delucidazione per il mio neo acquisto (ducato 88′).
Articolo a dir poco eccellente.
Complimenti!
👏👏👏👏
Ezio M.
Gen 24, 2022Purtroppo, quello che scrivete è del tutto falso.
Sarebbe bello avere automaticamente un camper “veicolo storico” una volta trascorsi 30 anni dalla prima immatricolazione, ma non è così. Intanto, il periodo dei 30 anni riguarda solo l’aspetto fiscale (non si paga più il bollo, ma solo una tassa annuale fissa). E poi, il camper può essere certificato veicolo di interesse storico dopo soli 20 anni, a condizione di registrarlo nei famigerati registri.
Prima di divulgare informazioni false, informatevi bene.
Ecco due link esplicativi al riguardo:
http://www.patente.it/normativa/decreto-ministero-dei-trasporti-17-12-2009-veicoli-storici?idc=1432
http://www.clubacistorico.it/fileadmin/documents/Normativa/Circolazione_Veicoli_Storici/circolare_Ministero_delle_Infrastrutture_e_dei_trasporti_n_79260_del_4ottobre_2010.pdf
Salutoni.
ROBERTO ZAMBON
Feb 1, 2022Informazioni fuorviate, più che false, sono casomai quelle diffuse dai vari Rivars e ASI, associazione che per ovvi interessi economici cercano di attirare nuovi iscritti, anche con informazioni appunto distorte (presunti vantaggi assicurativi che non sono necessariamente tali né comn tesseramento né con certificato di rilevanza storica, e parlo per esperienza diretta). Mi può mandare tutti i link che vuole, carta canta, dopo 30 anni IN AUTOMATICO non sì è storici, ma si hanno grossomodo gli stessi vantaggi. Punto.
Ezio Marcantonelli
Mar 22, 2022Ciao Roberto, complimenti per il tuo lavoro/divertimento. Per me l’avventura è iniziata nel 1982 con l’acquisto di un Fiat 242, da trasformare in camper e non è ancora finita. Nella bellissima Islanda sei stato o dovrai andare, per me è al primo posto… Come hai fatto per imbarcare il camper per il Canada? Con un amico volevamo fare i grandi parchi degli Stati Uniti…ma la lingua ci ha bloccato e poi il virus… ma ancora non ho abbandonato.
ROBERTO ZAMBON
Apr 19, 2022Ciao Ezio, per imbarcare il camper ci siamo affidati a Seabridge, come fanno un po’ tutti in tutta Europa, la lingua non è un grosso ostacolo, i canadesi sono al 90% immigrati da ogni parte del mondo e ti aiutano volentieri, a Toronto credo ci siano 500.000 italiani solo là.. L’Islanda è in programma per il prossimo anno, sono dietro con i preparativi ora!
Francesca
Apr 26, 2022Con un camper del 1988 è posdibile circolare in Italia?
ROBERTO ZAMBON
Mag 18, 2022Certo che sì! Se tutto è in regola (nessun fermo amministrativo, difformità da libretto, ecc) puoi girare eccome, il nostro è del 1980 per dire.
Frank
Gen 22, 2023Bellissimo Articolo!
Purtroppo ero preoccupato di comprare un camper del 93…pensavo di essere limitato alla circolazione sul territorio italiano…
Pietro
Feb 7, 2023Grazie per l’informazione avendo un camper (fiat ducato safariways del 1989)da meno di un anno, cercavo queste assicurazioni storiche. Ma leggendo le tue parole cercherò solamente un’assicurazione meno costosa. Grazie
ROBERTO ZAMBON
Mar 1, 2023Grazie a te, vedrai che paghi uguale se non di meno!
Silvia
Apr 1, 2023Gent.le Sig. Roberto Zambon,
Avrei visto un camper 1989 che mi interessa assai. Mi par di capire che se fosse Diesel anziché a benzina sarei molto limitata negli spostamenti a causa dell’Euro 0, ho capito bene?
Al di là della domanda standard, “Ha infiltrazioni?” da totale neofita ed inesperta con una grande passione per il camper, mi potrebbe gentilmente indicare quali domande cruciali fare al venditore per garantirmi un mezzo che sia valido non solo esteticamente ma anche sopratutto strutturalmente?
Le sono molto grata per il suo articolo ivi pubblicato e le sarò molto grata per una sua cortese risposta.
Cordiali Saluti
ROBERTO ZAMBON
Apr 3, 2023Buongiorno Silvia, sono domande a cui davvero è difficile rispondere in questa sede, la invito a dare un’occhiata ai prossimi corsi VANLAB, in particolare al corso di camperizzazione base, che ho ideato apposta per chi vuole schiarirsi le idee in merito a normative, omologazione, modifiche del mezzo, materiali, ecc. Al momento ci sono già 3 iscritti per la prossima data di maggio: https://vanlab.it/product/corso-camperizzazione-van-base/