Forse la verità dipende da una passeggiata intorno al lago – Wallace Stevens
Il Lago di Bled è stata la prima tappa del nostro recente viaggio in Slovenia. Qui ci siamo fermati per un paio di notti al Camping Bled del gruppo Sava Hotels & Resorts, uno dei primi campeggi che compaiono su Google se si effettua questo tipo di ricerca. La vicinanza con il lago è senza dubbio il punto di forza principale del Camping Bled, anche perché da quella sponda del lago, opposta alla cittadina di Bled, non è stato costruito quasi nulla se non il ristorante del campeggio e una struttura per il noleggio di imbarcazioni. Da notare inoltre come il campeggio stesso segua uno sviluppo non parallelo ma perpendicolare al lago, occupando dunque solo poche decine di metri di sponda (v. immagine di seguito). Tutto questo si traduce nella possibilità di muoversi in bici, a piedi o in camper senza trovare traffico, quantomeno nel periodo estivo di luglio (ad agosto potrebbe essere molto peggio, non vi assicuriamo nulla).
A un primo sguardo sembra che il Camping Bled sia un’ottima soluzione per fermarsi qualche giorno in questa località magnifica. I bagni sono puliti, sei circondato dal verde, hai energia elettrica e acqua potabile a disposizione, e c’è perfino un’area giochi per bambini. Ci sono tuttavia alcune cose che non ci sono piaciute e che secondo me potrebbero essere migliorate. La prima è lo spazio a disposizione. Le piazzole sono di pochi metri quadri l’una, giusto il posto per un camper con la veranda aperta, tanto è vero che l’area, come si vede dalla mappa online, pur non essendo molto grande può arrivare a ospitare la bellezza di 263 postazioni. Per noi che amiamo stare comodi devo ammettere che ci siamo sentiti un po’ stretti, e ripeto: eravamo fuori stagione, tra la fine e l’inizio di luglio.
ORGANIZZAZIONE DISCUTIBILE E POCHE TORRETTE PER LA CORRENTE
Oltre allo spazio risicato, il Camping Bled a nostro avviso soffre di un’organizzazione approssimativa e di una mancanza cronica di torrette per l’energia elettrica. Il primo punto è legato alla scelta di affidare in toto la reception e il controllo del camping a ragazzi di 20-25 anni massimo. Non ho nulla in contrario, ma sono dell’idea che i baldi giovani andrebbero affiancati a uno o due responsabili adulti. Questo perché per un ragazzo qualsiasi problema è abbastanza relativo (è giusto così), e soprattutto perché manca l’esperienza per risolvere determinate situazioni più complesse della spiegazione di cosa fare e cosa vedere nei dintorni.
A noi, tanto per dire, è capitato di avere bisogno di una prolunga (la nostra è di 10 metri, ma per il motivo che leggerete più avanti non bastava), e siamo stati rimbalzati diverse volte con soluzioni che non hanno portato a nulla. In un campeggio spartano non avrei avuto nulla da ridire, il fatto è che Camping Bled si presenta come un camping a 5 stelle di “altissimo livello che garantisce comfort e servizi di qualità”. E si fa pagare di conseguenza.
L’ultimo punto critico riguarda le torrette dove allacciare la presa per la corrente elettrica. Anche qui si può fare di meglio, perché spesso per 10-15 postazioni c’è una sola torretta ed ecco perché se non hai almeno 15-20 metri di prolunga ti trovi alla reception a litigare con un giovane che nella peggiore delle ipotesi potrebbe essere tuo figlio e guardarti di traverso come fossi un vecchio rompipalle brontolone che non sa divertirsi e non vuole saperne di cambiare aria. A parte l’ironia, il Camping Bled tutto sommato ci è piaciuto e ci siamo trovati bene, solo non chiamatelo 5 stelle, sarebbe come dire che Ermanno è un autocaravan di lusso. E questa per fortuna è una bugia.