Il piacere ottenuto con difficoltà resta sempre il più gradito – Publilio Siro
Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, Ermanno ha un pregio: ogni volta che lo porti dal meccanico impari qualcosa. L’ultima scoperta della serie è la candela (o pipetta) non schermata. Questo piccolo e insignificante oggetto ha rappresentato per noi la salvezza. Non sto esagerando: uno dei tanti problemi di Ermanno, che a questo punto possiamo dire risolto, era l’accensione a GPL. Se la temperatura era mite o se ti fermavi con motore già caldo avevi buone probabilità di partire/ripartire, ma sotto i 12-10 gradi non c’erano ragioni.
Il motorino d’avviamento borbottava senza concludere un accidente, quasi a sbeffeggiare i nostri patetici tentativi. Alla fine io e Maddalena avevamo elaborato una raffinata strategia di sopravvivenza: ricordarsi di passare a benzina prima di spegnere il motore. L’aria tirata sembrava dare a Ermanno quella botta di vita di cui aveva tanto bisogno, tipo rum e pera prima di lanciarsi in pista.
Diavolo d’un cane. Non volevo dargliela vinta al vecchio bastardo e ho messo in campo la cosa più preziosa che ho – il tempo – nel tentativo di capire A) se esisteva una soluzione e B) qual era questa soluzione. Mi sono quindi iscritto su forum.motori.it e, con la speranza nel cuore, ho postato questa domanda:
Buongiorno a tutti,
scrivo su Fiatmotori sperando di imparare qualcosa da chi se ne intende più di me di motori. Dunque, abbiamo acquistato un Fiat 238 1.400 cc dell’81, camperizzato all’interno, in ottime condizioni (apparentemente..). A distanza di qualche mese abbiamo già fatto 3.000 km, il problema più grosso rimane però l’accensione. Premetto che il mezzo ha un impianto GPL omologato, ma di fabbrica nasce con motore a benzina. Cerco di dare delle indicazioni più precise possibili sulle difficoltà di accensione, immagino non sia semplice capirsi online per iscritto ma ci provo lo stesso:
– a benzina parte quasi sempre, dico quasi perché a volte bisogna fare più di un tentativo;
– a GPL fa molta più fatica. Stamattina ad esempio non è partito;
– in generale se facciamo molti chilometri (oltre 50 diciamo) a 80-90 all’ora, quando ci fermiamo e ripartiamo subito ci lascia praticamente a piedi. Della serie: sono spompato, non ce la faccio..
– in generale con l’aria tirata si risolve qualcosa, anche se non fa freddo e hai già fatto un po’ di chilometri.
– la soluzione per ripartire di solito è lasciare tutto com’è per 10-15 minuti e partire a benzina (capite che è un bel problema…)
COSA ABBIAMO GIA’ PROVATO A FARE FINORA:
– Cambiata la batteria e controllati i cavi di accensione (sistemati con alternatore);
– Cambiato il motorino di avviamento con uno ricondizionato
Io ho il sospetto che possa esserci altro, ad esempio il carburatore sporco. Possibile? Dico un po’ per sentito dire, non me ne intendo granché… Sono convinto però che una soluzione ci sia, non può c’entrare semplicemente la vecchiaia del mezzo. I km originali sono appena 45.000 e il motore fa un bel rumore. Qualcuno ha idee o suggerimenti? Vi ringrazio infinitamente..
Roberto
Un’anima pia di nickname selvaggio si era interessato al problema e aveva risposto così:
Il gpl sporca e parte male, perchè deve essere scaldato, pertanto oltre ai lavori già fatti sostituisci o pulisci spesso le candele,se puoi utilizza quelle “calde” e pulisci il “polmone” o riduttore di pressione, il carburatore, il filtro dell’aria, controlla che l’acqua del motore circoli bene nel polmone, isola i cavi, controlla l’anticipo, lo spinterogeno se presente, e la bobina/o le bobine per evitare scariche elettriche. Consiglio prima di spegnere il motore commuta a benz. e fai girare un pò il motore per riempire il carburatore di benz., di solito a benz. partono meglio e impara a giocare con lo starter e l’accelleratore, se trovi il punto giusto sei già a buon punto.
In pratica, punto e a capo. Come potevo controllare che l’acqua del motore circolasse nel polmone? Quello sciagurato di Ermanno aveva i polmoni? E i cavi? E l’anticipo? E lo spinterogeno? Alla prima occasione andai dal meccanico, la classica officina autorizzata Fiat che dovrebbe saperne più delle altre. Quantomeno sui mezzi Fiat. Gli interventi, dilazionati nel tempo, hanno riguardato prima i cavi dell’alternatore (“li abbiamo collegati meglio, i contatti erano vecchi”), poi il motorino di avviamento (“sostituito con uno ricondizionato”) e infine le candele (“erano proprio andate”). Niente da fare, quello s**** di Ermanno continuava a volere il suo cicchetto d’aria.
E SE ANDASSIMO DA UNO SPECIALISTA DI IMPIANTI GPL?
Uno sera che guardavo Ermanno dalla finestra dello studio meditando uno sfregio alla fiancata, arriva l’intuizione. E se cercassimo qualcuno specializzato in impianti a GPL per auto? Detto fatto, il primo risultato del googlaggio in zona Bologna è stato Minghetti e Guardigli Snc, un’officina di San Lazzaro di Savena affiliata a Landi Renzo Rete Italia. Chiamo e mi risponde il titolare. Qualche domanda e capisco subito che ho a che fare con un tipo competente. Mi suggerisce di passare di persona per un controllo, potrebbe essere un problema di poco conto ma al telefono è difficile dirlo.
Un ottimismo tanto sfacciato meritava fiducia. Salgo su Ermanno senza salutarlo e parto alla volta di San Lazzaro pronto a tutto, anche a tornare a casa con la coda tra le gambe. Mi auguravo che uno che monta impianti GPL dalla mattina alla sera avesse quelle conoscenze che un normale meccanico non ha, ma forse mi illudevo. Nella seconda parte di questo articolo vi spiegherò la brillante intuizione del titolare e l’inizio – per Ermanno – di una seconda vita senza cicchetto (per non parlare dei falsi miti dell’impianto GPL).