L’automobile del futuro sarà più veloce del suono. Così il guidatore sarà all’ospedale prima di accendere il motore – Henry Youngman
Nella prima parte di questo post sulle candele non schermate per l’accensione dell’impianto GPL di Ermanno abbiamo visto i nostri malestri tentativi di risolvere un problema più comune di quanto sembri: far partire il dannato motore alimentato a gas di petrolio liquefatti di un mezzo con più di 30 anni di onorato servizio alle spalle senza trucchetti o makumbe. Il post è stato volutamente interrotto sul più bello: la visita all’officina Minghetti e Guardigli Snc di San Lazzaro di Savena. All’arrivo il titolare mi ha guardato e ha sorriso come gran parte dei meccanici che si vedono arrivare un Fiat 238 panorama in discrete condizioni. “Quanti ricordi”, dicono i loro occhi nostalgici. “Eh sì” penso io “e quante rogne…”
Rogne che si riassumono in poche parole: il mezzo non vuole saperne di partire a GPL. Il titolare mi invita ad aprire il motore, che per chi non lo sapesse si trova sotto il sedile anteriore destro, quello del passeggero. Eseguo l’ordine e attendo. Il titolare si ripresenta poco dopo armato di uno strano arnese. Servirà a svitare le candele e verificarne lo stato. È il primo elemento che il meccanico intende controllare e fa bene: le candele sono in pessime condizioni, corrose da ripetute accensioni. Me le mostra. Ma soprattutto, dice: “Uhm, queste sono schermate, non vanno bene per gli impianti GPL. Ora vedo se ho la misura giusta senza schermatura”. E di nuovo scompare lasciandomi con quel misto di rassegnazione e speranza che si respira nelle salette di attesa di un ambulatorio…
CANDELE TROVATE, PROBLEMA RISOLTO. QUE VIVA ERMANNO!
Con mia somma gioia le candele arrivano e il meccanico le monta all’istante. Sicuro di sé come pochi altri meccanici incontrati finora, conclude: “vedrai che basta questo, per accendere un mezzo a GPL non bisogna usare le nuove candele schermate ma le vecchie non schermate, solo che nessuno lo sa”. Dio ti abbia in gloria, penso io sapendo tutto quello che ho passato per venirne a capo. E in effetti da allora Ermanno non ha mai più preso un cicchetto d’aria che sia uno: spegniamo a GPL e ripartiamo a GPL, pure se fuori c’è la neve…
La più azzeccata riparazione (e ne abbiamo viste tante in questo primo anno passato a sistemare Ermanno) al prezzo più basso: 35 euro! Niente in confronto ai piccoli e grandi aggiustamenti fatti un po’ a naso in buona o cattiva fede da meccanici non sempre competenti. Per la cronaca, nel mentre che aspettavo ho goduto della piacevole compagnia di un signore sulla sessantina, entusiasta della presenza di un autentico Fiat 238. Il suo ricordo più caro era legato a quella vacanza in montagna (non ricordo dove) quando tornando frenò così forte e così a lungo che arrivato giù “potevi cucinare le castagne sui freni vacca boia”. Il fatto che Ermanno abbia i freni a tamburo mi porta a credere che la versione sia abbastanza realistica.
EN PASSANT, QUALCHE FALSO MITO SULL’IMPIANTO A GPL
Quando mi trovo a tu per tu con un meccanico in gamba cerco sempre di togliermi di dosso i dubbi accumulati e verificare le possibili leggende. Riporto con parole mie ciò che mi è stato detto dallo stesso titolare a proposito di alcuni falsi miti duri a morire, nella speranza che a qualche internauta là fuori possano tornare utili. Chissà.
Con l’impianto a GPL il serbatoio a benzina deve sempre rimanere pieno almeno per metà.
FALSO – Non sussiste alcun legame tra serbatoio a benzina e accensione a GPL.
Con l’impianto a GPL è meglio fermarsi e ripartire a benzina.
FALSO – Se il carburatore, il polmone e le altre parti sono okay, l’accensione a GPL può essere tranquillamente la sola utilizzata.
Con l’impianto a GPL non si può partire se fuori fa troppo freddo.
FALSO – L’accensione a GPL avviene anche con temperature sotto zero (confermo), l’importante è aspettare di muoversi perché l’acqua del radiatore deve andare in temperatura.
L’impianto a GPL alla lunga rovina il motore.
FALSO – A parte le famose valvole che occorre lubrificare passando a benzina due o tre volte a settimana (tradotto: ogni tanto) il motore a GPL, se si effettua la dovuta manutenzione, non dà alcun problema nel lungo periodo.
Credo che in tanti a riguardo abbiano parecchio da dire, indi per cui… fatevi sotto!
Comments
1 commentoNino Verzellesi
Ago 2, 2021Buonasera,
per quanto riguarda i falsi miti.. il motivo per il quale si dice che il serbatoio della benzina deve essere mezzo pieno vale per i veicoli con pompa benzina elettrica (ovvero tutti da almeno 30 anni). in quel caso la pompa continua a far circolare la stessa benzina dal serbatoio al vano motore e ritorno, quello che accade è che la benzina si scalda e 1) perde la componente più volatile 2)la pompa benzina che è immersa nella benzina si scalda se non è tutta sotto… Quindi poca beniina = pompa rotta e marcia a benzina rantolante causa cambiamento composizione per invecchiamento. Aggiungo che un serbatoio vuoto con i cicli caldo freddo della notte/giorno respira, nel senso, l’aria umida del giorno entra nel serbatoio e la notte, col freddo perde parte della sua umidità che finisce, sotto forma di acqua nel serbatoio.. che dagli oggi dagli domani, si “allaga” con un velo d0acqua sul fondo.. che fa arrugginire il serbatoio da dentro. Detto ciò, bravissimi, continuate così
ROBERTO ZAMBON
Ago 12, 2021Non sapevo, grazie delle integrazioni preziose, alla prossima!
Nino Verzellesi
Ago 2, 2021E’ tardi, scusate, mi son dimenticato il secondo falso mito.. In italia la diffusione dei motori a gas è una realtà da 100 anni… all’estero no… Quindi la quasi totalità degli italici, bistrattati motori, regge benissimo metano o gpl perchè i progettisti.. lo avevano previsto.. Altri motori stranieri incassano le valvole in 40000km