Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo – Mahatma Gandhi
Qualche settimana fa abbiamo ricevuto un’email da parte di una lettrice del nostro blog che ci chiedeva delucidazioni in merito al carrellino bici per bambini. Riporto parte del testo:
Termino con una domanda pratica: ho visto che avete un carrello/rimorchio per bici per il piccolo… stavo valutando di fare anche io l’acquisto, per muovermi dal camper verso i punti di interesse permettere alla bimba di dormicchiare se le va…me lo consigliate? Marca/modello del vostro? Grazie e complimenti ancora.Â
Dopo averle risposto, mi sono ripromesso di dedicare all’argomento un post approfondito, completo di immagini di alcune nostre uscite in compagnia del piccolo Sebastiano. Cominciamo dalle basi. Il nostro carrellino bici per bambini lo abbiamo ereditato. Ebbene sì, uno di quei colpi di fortuna che capitano per caso: gli zii di Maddalena avevano acquistato un carrellino ormai 15 anni fa e dopo averlo usato un paio di volte lo avevano lasciato in cantina dentro il suo scatolone. Figuratevi la nostra faccia quando ci è stato proposto come regalo!
Non per dire, ma il carrellino era un mio sogno nel cassetto prima ancora che nascesse Sebastiano. Abbiamo quindi portato a casa il bolide e ci siamo messi a leggere le istruzioni in tedesco per capire come montarlo. Niente di complicato, anzi: il modello ha incastri perfetti e in pochi minuti è pronto per essere agganciato alla bici. Ovviamente, come tutte le cose, ha i suoi pro e i suoi contro, per cui non lo consiglio a priori, ma solo a determinate condizioni. Vediamo quali.
PRO E CONTRO DEL CARRELLINO BICI PER BAMBINI (QUALSIASI)
Al di là del modello che scegliete (il nostro è una marca tedesca), ci sono alcune considerazioni che vi consiglio di fare prima dell’acquisto. Come ho scritto alla lettrice:
Vengo alla tua domanda che mi sa diventerà argomento di un prossimo post 🙂 Sì, carrellino consigliato ma solo per paesi o destinazioni dove vale la cultura della bici. Ad esempio credo sarebbe perfetto per i Castelli della Loira, mentre a Roma non te ne faresti una mazza, ad Amsterdam probabilmente passeresti inosservata, a Torino ti tirerebbero sotto… insomma, dipende dove vai, la comodità in ogni caso è proprio nel far dormire la bimba/il bimbo, cosa che invece non succederebbe in un normale seggiolino. Spero di averti chiarito le idee, a prestissimo e grazie ancora dell’email 🙂
Ecco qui una prima valutazione da fare: il contesto in cui viviamo e l’uso che vogliamo fare del carrellino. Per quanto comodo e affascinante, oltre che indispensabile per conciliare sonno e spostamenti in bicicletta, il carrellino bici per bambini è anche ingombrante. Questo significa che va utilizzato solo dove ci sono piste ciclabili spaziose, senza barriere architettoniche lungo il percorso. Lo dico pensando all’acquedotto traiano che abbiamo percorso in Puglia con le nostre bici elettriche + carrellino nell’estate del 2015. Un percorso stupendo, trasformatosi purtroppo in un’agonia a causa delle continue barriere presenti in corrispondenza delle strade di campagna che lo attraversavano.
Bisogna poi considerare la cultura delle persone che abbiamo intorno. Non dimentichiamo che il carrellino è stabile, ma se una macchina ci taglia la strada perché il guidatore è al telefonino o uno scooter ci viene addosso perché non sa che le bici sulle strisce hanno la precedenza (solo se scendiamo dal sellino, mi raccomando!), lo stesso carrellino potrebbe diventare una trappola. Questo vale ovviamente anche per il seggiolino, con la differenza che se il bimbo è davanti a noi abbiamo forse più controllo e maggiori possibilità di fare scudo in caso di caduta o ribaltamento.
C’è poi il discorso trasporto. Portare il carrellino in viaggio richiede spazio e accessori. Noi abbiamo scelto Ermanno anche per avere non una ma due coppie di barre portaoggetti sul tetto, barre che ci consentono di trasportare qualsiasi cosa, dagli snowboard alle tavole da surf e presto, spero, pure un bel kayak. Caricare un carrellino come il nostro, il cui peso si aggira intorno ai 15 chili, sul bagagliaio di una normale auto è impensabile. D’altra parte non voglio spaventare nessuno: il carrellino per le bici protegge in caso di pioggia, ripara dal vento e dal sole, consente al bimbo di dormire beato, e non da ultimo permette a noi genitori di stivare borse, zainetti e qualche oggetto in più sul vano sotto e sulle tasche.
Il bilancio, dunque, rimane positivo. Anche per una ragione molto semplice: se nessuno si decide a girare con i carrellini, sarà impossibile che si diffonda una cultura della bicicletta baby friendly. Per citare un famoso aforisma, il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo dobbiamo essere noi. E viste le condizioni dell’aria in Italia, e in particolare nella Pianura Padana, visto il consumo di suolo per fare spazio a nuovi, inutili e obsoleti parcheggi, visti i danni di una mobilità insostenibile sotto ogni punto di vista, l’acquisto di un carrellino per la bici potrebbe essere uno dei tanti atti di resistenza possibili. In marcia dunque, il traffico siamo (anche) noi ciclisti.