L’ebrezza di quell’ora passata lassù, isolato dal mondo nella gloria delle altezze, potrebbe essere sufficiente a giustificare qualunque follia – Giusto Gervasutti
Questo articolo si concentra non tanto sulle Tre Cime di Lavaredo, quanto sui percorsi e i modi per arrivare lassù in ogni stagione dell’anno. Lo scriviamo per due ragioni. La prima: spiegare come si raggiunge il Rifugio Auronzo, meta dell’ascesa, anche con bambini piccoli (e senza passeggino). Secondo: mettere in guardia il viaggiare responsabile dai pericoli del turismo di massa e di un accesso a questi luoghi indiscriminato. Un obiettivo duplice quindi, per non privarsi del piacere di vedere da vicino le Tre Cime di Lavaredo ma anzi, per entrare in questo Patrimonio dell’Umanità con rispetto e consapevolezza.
Innanzitutto localizziamo, con l’aiuto della mappa, la posizione delle Tre Cime e della strada di accesso. Come si può vedere dallo screenshot qui sopra, preso in prestito da Google Maps, ci troviamo nei pressi di Misurina e dell’omonimo lago. La strada che dobbiamo percorrere è la n° 49 (Strada provinciale di Misurina), l’unica che vi permette di spostarvi a nord o a sud di questa bellissima località di villeggiatura. Dirigetevi a nord e lasciate il lago alla vostra destra. A un certo punto troverete due cartelli con indicato il rifugio Rin bianco e il Rifugio Auronzo con un’immagine d’epoca delle Tre Cime. Se venite da nord e state scendendo, il cartello è a sinistra, ben segnalato in entrambi i sensi di marcia. Qui sotto, per capirci, lo screenshot da Google Street View. Imboccate quella strada e arriverete in breve a un primo parcheggio molto ampio.
LO CHALET LAGO ANTORNO E LA STRADA A PAGAMENTO
Da questo punto siete ancora a 7 km dal Rifugio Auronzo, pertanto vi consiglio di proseguire in macchina o camper come abbiamo fatto noi. La strada, superato un bar ristorante a sinistra, inizia a salire: dopo una serie di tornanti si arriva allo Chalet Lago Antorno, con a destra l’omonimo Lago. Questo tratto lo abbiamo percorso con il poderoso Ermanno quando ancora doveva nevicare ma ha tutta l’aria di essere percorribile anche in condizioni meteo avverse. Diverso è il discorso per l’ultima e più lunga parte di strada, quella che dallo Chalet Lago Antorno porta al Rifugio Auronzo. È infatti previsto per questa seconda parte un periodo di chiusura e uno di apertura. Le date sono variabili ma vanno di solito da maggio a novembre.
Un cartello piazzato al centro della carreggiata segnala il divieto di andare oltre. Chi lo fa (volendo si passa) corre il rischio di beccarsi multe salate, non capita tutti i giorni ma abbiamo sentito storie di turisti che pensavano di fare i furbi e sono rimasti scottati. Al di là di questo, sempre in inverno, si può salire con il servizio a pagamento di motoslitta dal lago Antorno, deve però esserci neve sufficiente e i prezzi non sono certo economici. In estate e autunno, quando la strada è aperta, si arriva al successivo step, ovvero il casello di pedaggio “Toll station Park 3 Cime”. La scelta a questo punto spetta a voi: fermarvi al Lago Antorno o andare oltre e pagare il pedaggio, piuttosto salato, per raggiungere in auto il Rifugio Auronzo. I costi per l’accesso, come riportato alla pagina Tre Cime del sito auronzomisurina.it, sono i seguenti:
- Autovetture > € 25,00 | Autovetture Pomeridiano > € 16,00 (dalle 15:00 alle 6:00);
- Motocicli > € 15,00 | Motocicli pomeridiano > € 10.00 (dalle 15:00 alle 6:00);
- Pullman (max 30 posti) > € 50,00 | Pullman (oltre 30 posti) > € 105,00;
- Caravan e Autocaravan e Camper > € 40,00 (Altezza superiore m 2,10)
- Supplemento per ogni giorno aggiuntivo: Motocicli > € 3,00 | Autovetture > € 7,00 | Camper > € 15,00
Capite bene che oltre a essere un salasso, questo sistema permette a tutti, motocislisti, camperisti dell’ultima ora, comitive in pullman, cani e porci, di arrivare al Rifugio Auronzo con estrema facilità, senza alcun rispetto per il silenzio della montagna e con pesanti conseguenze per l’ambiente. Un po’ quello che abbiamo denunciato nell’articolo Come visitare il Vesuvio a piedi, in auto o camper. Anche perché pure qui, come sul Vesuvio, le alternative esistono…
SALIRE A PIEDI ALLE TRE CIME DI LAVAREDO (CON BIMBI E NON)
Come abbiamo visto fin qui, per arrivare alle Tre Cime di Lavaredo si può scegliere di usare l’automobile (o il camper o la moto) oppure… le proprie gambe! In bicicletta o a piedi, è possibile salire al Rifugio Auronzo in diversi modi. Il più ovvio è seguendo la stessa strada asfaltata: perfetta in inverno, questa soluzione risulta poco praticabile in estate, un po’ per il caldo un po’ per il continuo viavai di mezzi. Per fortuna i sentieri non mancano: proprio all’altezza del casello, come si vede nella foto qui sotto, è segnalato “l’avvicinamento 101”, un percorso abbastanza ripido e tuttavia fattibili anche per i meno allenati. Noi lo abbiamo affrontato a piedi con Sebastiano nello zaino in circa un paio d’ore.
Per decidere il sentiero più adatto fate attenzione a una cosa: mentre in estate il Rifugio Auronzo rimane aperto, in inverno lo troverete chiuso anche nei week end. Questo per dire che l’orario di pranzo diventa una variabile da non sottovalutare, soprattutto se avete bimbi al seguito. Sappiate dunque che se andate su per il sentiero di avvicinamento non passerete per il rifugio Rin Bianco, aperto al contrario dell’Auronzo tutto l’anno e pronto a servire ottimi piatti di cucina tipica (non è un modo di dire, i gestori sanno il fattaccio loro). Viceversa, se imboccate la strada vera e propria, passerete accanto al rifugio Rin Bianco, dove potrete rifocillarvi o sgranocchiare qualcosa.
Proprio di fronte al rifugio, tra l’altro, c’è un piccolo parco giochi (in Val Pusteria sono ovunque) dove non abbiamo perso l’occasione di fare qualche scivolata con Seba. Con il passeggino non avrete scelta, abbiamo incrociato parecchi genitori che salivano e scendevano per la strada senza difficoltà: la pendenza è poca e il paesaggio è delizioso. Sempre su questa strada, che abbiamo percorso al ritorno, c’erano diversi ciclisti, uno addirittura anziano ma che veniva su spedito grazie alla sua potente bici elettrica. La scelta dunque spetta solo a voi: entrare a gamba tesa con quintali di ferraglia in questo delicato ecosistema o salire a testa bassa fino al rifugio Auronzo, passo dopo passo, respiro dopo respiro, al cospetto delle maestose Tre Cime di Lavaredo e del loro profilo regale.
Comments
1 commentoTeresa
Lug 15, 2017Grazie Mille
Rob
Lug 17, 2017Non c’è di che!
ninni
Set 1, 2017salve a voi del luogo, o che comunque l’ avete visitato.
Sono un appassionato di fotografia, e vorrei in una stessa vacanza fotografare dei paesaggi dolomitici ma anche visitare delle trincee della Prima Guerra.
Avrei in mente Le Tre Cime, ma non so come siamo messi a trincee. Qualcuno mi da una dritta, affinché io possa prendere due piccioni con una fava?
Rob
Set 1, 2017Salve, in questo articolo trova ulteriori informazioni: http://www.infodolomiti.it/dolomiti-da-vedere/musei-allaperto/guerra/monte-piana-tre-cime-di-lavaredo-dolomiti-dauronzo/7272-l1.html, ma penso che una buona libreria di montagna come Stella Alpina possa fare di meglio ==> https://www.stella-alpina.com/
“aquilasolitaria” (Franco Marizza)
Gen 17, 2018Precisa la descrizione per raggiungere il rif. Auronzo. —GRAZIE—
C’è da dire, però, che non è un pedaggio quel che si paga in auto o moto, bensì un parcheggio. Sì, il parcheggio alla fine della salita.
In pratica è un pedaggio camuffato da parcheggio … forse per questione di tasse … forse perchè una strada comunale non può essere soggetta a pedaggio.- Le tariffe sono per parcheggio giornaliero, ma se esci (cioè scendi…) non puoi più rientrare e qui c’è il secondo inganno nel senso che hai già pagato per tutto il giorno e dovresti ripagare.- E’ bene che si sappia tutto ciò .-
Marco
Gen 19, 2018In Estate si può anche salire dalla val Fiscalina, passando o meno dal rifugio Comici
Michela
Lug 11, 2018Ciao, per favore puoi dare qualche informazione in più sul sentiero di avvicinamento 101 per arrivare al rif. Auronzo (dislivello, difficoltà…)? Dalle mie ricerche in rete sembra che lo conosca solo tu! Non trovo altre relazioni che ne parlino. Vorrei fare il giro delle 3 cime senza salire con l’auto, ma l’accesso dalla Val Marzon è troppo lungo per fare tutto in giornata. Resta solo la possibilità di questo sent. 101. Grazie!
ROBERTO ZAMBON
Lug 11, 2018Ah ah, ciao Michela, non credo di essere l’unico a conoscerlo. Purtroppo non sono così esperto di montagna, ti posso dire che in un’ora e mezzo di camminata con bimbo di 1 anno e mezzo nello zaino in spalla si arriva sotto le 3 cime. Se hai un passo buono penso che in un’ora sei su. A voler fare tutto il giro senza salire con l’auto una giornata intera ti va via sicuro, ma non è impossibile anzi 😉
Fabrizio
Lug 19, 2018Ciao Roberto!
Per una famiglia con 2 bimbi dove la maggiore ha 4 anni mi consigli di spendere i 25 euro oppure fare l’avvicinamento 101? Non siamo molto allenati anzi… Una volta all’Auronzo i sentieri 101 e 105 sono comodi o presentano punti “difficili” per le condizioni di cui sopra (bimbi piccoli)?
Grazie mille, ho trovato questo post veramente utile!
ROBERTO ZAMBON
Lug 19, 2018Credo che molto dipenda anche dalla stagione: se la domanda è rivolta al presente (piena estate) forse lo eviterei, soprattutto nelle ore centrali soffrireste il caldo voi e anche i vostri bimbi. Se invece mi parli dell’inverno direi che si può fare, certo occorre abbigliamento tecnico per non patire il freddo intenso ma il sentiero è segnato e non ci sono particolari difficoltà!
FRANCESCA
Gen 4, 2019Ciao Roberto a fine Aprile sarò in Val Pusteria con un gruppo di amici e vorrei portarli a vedere le magnifiche Tre Cime. Ma ahimè non è gente che va in montagna (vivono tutti vicino al mare) e non è tanto propensa a fare molta fatica; per cui ti chiedo dal parcheggio al rifugio Auronzo più o meno quanti km sono? Ed è tanto ripido? più o meno quanto ci potremmo mettere? Sai se il rifugio Locatelli potrebbe essere aperto? O il Lavaredo? Grazie per i tuoi consigli
ROBERTO ZAMBON
Gen 18, 2019Ciao Francesca, vai tranquilla è una passeggiata davvero fattibile con un po’ di pazienza, mio figlio che all’epoca aveva 2 anni ne ha fatta quasi la metà da solo sulle sue gambe! In km non saprei dirti, la ripidità è variabile, primo tratto pianeggiant,e secondo un po’ più in salita, io credo che a passo svelto ci puoi mettere un’oretta scarsa, mentre con calma e tante pause… bè, quanto vuoi! Sui rifugi devi chiedere ma a memoria in inverno sono chiusi entrambi, cosa che mi aveva lasciato perplesso ma si vede che lavorano solo d’estate quando c’è più affluenza, non saprei, in ogni caso è buona norma chiamare sempre i gestori o scrivere un’email! Buona passeggiata 🙂
tonyrock
Ago 2, 2019se esiste una carrabile storica come questa perchè impedirne l’utilizzo…il problema è chiedere uno sproposito per una manutenzione del manto e delle protezioni laterali pressochè inesistente…per il discorso quiete anche se non ci fosse la carrabile in dolomiti non esiste più quiete ormai da anni quindi se uno vuole vivere nel pieno isolamento a tu per tu con l’intima montagna devi cambiare arco alpino tipo le Giulie o similari dove pochi servizi e poche agevolazioni tengono alla lontana i molti che della montagna non apprezzano nulla o poco
Antonella
Ago 26, 2019Grazie per il prezioso consiglio! Dal rifugio Antorno (abbiamo poi dormito lì due notti, paesaggio magico) siamo andati e tornati a piedi: un’esperienza (faticosa) intensa e coinvolgente. “Conquistare la vetta” con le proprie gambe è stato bellissimo! GRAZIE!