Io ritengo Napoli una città estremamente civile; ebbene, nel vocabolario dei napoletani non esiste la parola lavoro, dicono la «fatica». Anche io sono così, non amo la fatica – Roberto Rossellini
Il tema “cosa visitare a Napoli e dintorni in una settimana” sia di estremo interesse per molti. Una settimana è infatti il tempo indispensabile, secondo la nostra esperienza, per conoscere almeno in superficie questa incredibile città e le sue immediate vicinanze. Ci sono tante di quelle cose da visitare che i 7 giorni canonici, ne siamo convinti, voleranno alla velocità della luce anche per voi, e vi ritroverete in balia di emozioni vivide e luccicanti a chiedervi se, e quando, potrete tornare in questa magnifica, unica, bizzarra e stravagante metropoli mediterranea. Non staremo qui a dirvi il solito ritornello su quanto Napoli sia ricca di storia e di cultura, quello che più ci interessa e raccontarvi una per una le principali cose da visitare in una settimana, lasciando a ognuno la libertà, o se preferite il lusso, di programmare il proprio tour e decidere dove andare. Cominciamo allora dal centro di Napoli e dalla attrattive imperdibili sparse nel ventre del capoluogo partenopeo.
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IL CENTRO DI NAPOLI, UN MUSEO A CIELO APERTO (1° GIORNO)
Il nostro suggerimento spassionato per il primo giorno di visita a Napoli è quello di perdervi. Probabilmente siete arrivati la mattina stessa in città o avete viaggiato fino a tardi il giorno prima: ebbene, se è così, rilassatevi e godetevi il piacere di entrare in contatto, senza fretta, con lo spirito caotico e passionale di uno dei centri storici – non a caso Patrimonio dell’Umanità UNESCO – più belli del mondo. Vivete il primo giorno come un momento di transizione tra la vostra quotidianità e il tumulto di una metropoli in costante fermento come Napoli. Camminate, prendete un gelato, scattate qualche fotografia, procuratevi le mappe in uno dei baracchini in giro, iniziate a orientarvi, ascoltate le conversazioni dei passanti, studiatevi il sistema di trasporto in metro (a nostro avviso efficiente e comodo) e, se ci riuscite, riposatevi in attesa della maratona che vi aspetta…
VISITA ALLE TRE FORTEZZE E SCALE DI NAPOLI (2° GIORNO)
Per apprezzare la complessità, anche urbanistica, di Napoli nel breve tempo di una settimana, considerate di salire sulle tre principali fortezze, due delle quali affacciate sul mare. Stiamo parlando di Castel Nuovo (meglio noto come Maschio Angioino), dello stupendo Castel Dell’Ovo e da ultimo, sulla collina del Vomero, di Castel Sant’Elmo. Un giorno potrebbe non essere sufficiente per esplorare questi colossi, ma provateci lo stesso. Soprattutto, se volete un consiglio da chi ci è stato, salite a Castel Sant’Elmo non con la cremagliera come fanno tutti ma con le scale della Pedamentina di San Martino. Un piccolo sforzo che vi permetterà di sperimentare uno degli aspetti più affascinanti di Napoli, e cioè la sua anima intricata fatta, per citare Carlo Bernari, di scalinate, scale, gradune, grade, gradiatelle, sagliute, scese, cupe, calate, sicule ‘e coppa, ‘e sotto, viculille, sicule storte, sicule cecate.
NAPOLI SOTTERRANEA, CRISTO VELATO, CHIESE E MUSEI (3° GIORNO)
Il terzo giorno di questa frenetica settimana non perdete tempo e raggiungete l’ingresso della Napoli “ufficiale”: benché turistico, questo tour è l’unico modo per approfondire un volto di Napoli che merita di essere visto con i propri occhi. Il sottosuolo custodisce secoli e secoli di vita condivisa tra popolazioni antiche e recenti, in tempi di pace e in tempi di guerra, nella ricchezza o nella povertà… insomma, un tesoro enorme che continua ad ampliarsi ancora oggi grazie a esperimenti affascinanti come la pizza geotermica (un impasto che viene fatto lievitare per l’appunto nei sotterranei) o come gli orti ipogei coltivati a 35 metri di profondità. Tornati in superficie, visto che siete vicini, fate un salto a vedere lo straordinario Cristo Velato (attenzione perché c’è quasi sempre coda), e dedicatevi alle innumerevoli chiese e musei che vi capitano a tiro. Impossibile darvi una priorità, qui ogni palazzo e ogni edificio religioso valgono almeno una mezzora del vostro tempo.
POSILLIPO E DINTORNI: UN SOGNO A OCCHI APERTI (4° GIORNO)
Durante i primi 3 giorni della vostra settimana a Napoli dovreste esservi fatti un’idea quantomeno approssimativa della città. Ma le cose da visitare, per quanto numerose, non si riducono al centro storico. Una giornata intera, come minimo, la dovete assolutamente dedicare a Posillipo e ai suoi dintorni. Nell’articolo che abbiamo scritto apposta, 5 cose da vedere a Posillipo e dintorni, trovate tutte le informazioni del caso. Ricordatevi se avete meno di una giornata a disposizione di prenotare la visita alla Grotta di Seiano, che include l’incantevole Villa Imperiale di Pausylipon. Se il tempo è bello fate una passeggiata alla Margellina e al Parco Virgiliano, da cui si gode un panorama mozzafiato sul mare e sulle isole. Da non perdere anche la Città della Scienza, aperta, tenetelo bene a mente, solo la mattina fino al primo pomeriggio. Un luogo di cultura che piacerà a grandi e piccoli!
VESUVIO E SITI ARCHEOLOGICI DI ERCOLANO E POMPEI (5° GIORNO)
Pensare di visitare il Vesuvio e i siti di Ercolano e Pompei in un solo giorno potrebbe sembrare azzardato. Noi però con il piccolo Sebastiano appresso e con un mezzo datato come Ermanno, due compagni non poco impegnativi, siamo riusciti a vedere in buona parte le rovine di Ercolano e poi salire a piedi sul Vesuvio dal parcheggio dei pullman. Entrambe le esperienze, a cui aggiungere, vista la vicinanza, lo stupefacente sito di Pompei, vanno vissute con cognizione di causa. Leggetevi qualche libro prima di arrivare o procuratevi una audioguida, se disponibile, per capire meglio gli eventi legati a questi luoghi. Sul Vesuvio, d’altro canto, la visita è per forza accompagnata da guide abilitate, per cui vi ritroverete a salire con uno dei gruppi che si formano di continuo durante la giornata. Emozionante è dire poco!
BOSCO DI CAPODIMONTE E PARCO DEI CAMALDOLI (6° GIORNO)
Avete visto quante cose avete già fatto e quante ancora restano da fare? Forza allora, continuiamo a visitare i dintorni di Napoli recandoci stavolta su un’altra collina, quella che ospita il Bosco di Capodimonte e l’omonimo museo. Mezza giornata in questo caso è il minimo sindacale per ammirare le opere d’arte esposte nel museo e immergersi nella natura del bosco. Informatevi sugli orari e ricordate che i pochi parcheggi nelle vicinanze sono molto cari, quindi se riuscite salite con i mezzi pubblici. Nel pomeriggio potreste spostarvi all’altrettanto delizioso Parco Urbano dei Camaldoli, un posto abbandonato a se stesso ma non per questo meno suggestivo.
REGGIA DI CASERTA, NONOSTANTE IL DEGRADO (7° GIORNO)
La Reggia di Caserta abbiamo deciso di tenerla per ultima, sia in questo articolo sia nella realtà della nostra settimana a Napoli, per ovvie ragioni. Trovandosi a nord di Napoli ci è sembrata un naturale punto di passaggio per poi prendere l’autostrada e ritornare a casa, motivo per cui ci siamo decisi per una visita al mattino, un pranzo al sacco e un pisolino prima di partire. Nonostante il degrado attuale accompagnate dalle immancabili promesse del governo, la Reggia di Caserta è uno spettacolo che non mancherà di stupirvi. Il percorso all’interno del palazzo reale è piuttosto breve perché tocca solo alcune delle oltre 1.000 stanze, all’esterno invece vi consigliamo di noleggiare una bicicletta: per quanto scassate, sono di gran lunga mezzi più sostenibili e intelligenti degli orribili pulmini che gironzolano a piede libero e inquinano l’aria di questo angolo di Campania.
Come vi avevamo promesso, la settimana è volata ed è già ora di tornare a casa. Se vi rimane ancora la voglia di visitare altre cose, sappiate che nel libro 101 cose da fare e da vedere a Napoli di Agnese Palumbo troverete un sacco di bei posti e di aneddoti sulla città e i suoi dintorni. Che altro aggiungere? Buona lettura e buon viaggio!