Quando le certezze vengono meno, ci si può salvare solo su quella zattera in cui la solidarietà con l’altro dà senso al sacrificio nostro – Eugenio Borgna
Se ci seguite lo sapete: da un paio di settimane circa abbiamo lanciato la raccolta fondi per finanziare il documentario Road To Canada, occasione che personalmente ritengo irripetibile per diverse ragioni più o meno facili da immaginare. Il budget per coprire le spese e pagare il lavoro dei due videomaker Marco e Cristian di Anima Film è stato fissato ad almeno 10.000 euro, cifra che può sembrare eccessiva ma che in realtà è appena sufficiente per andare in pari. 1.500 euro sono solo di biglietti aerei andata e ritorno, 700 di noleggio auto, altri 2.000 di vitto, benzina e alloggio… Non era un’idea folle, o almeno, non così folle: il 31 maggio aspettavamo l’esito del bando Smartit up che mette in palio 10 contributi da 3.000 euro ciascuno per progetti creativi. Vincere questo bando vuol dire ricevere un terzo del totale necessario.
L’altro terzo, secondo gli accordi, ci è stato garantito dallo sponsor Selle Royal, a patto che il documentario, appunto, venga realizzato. La mia idea era di aspettare il 31 maggio e decidere: se abbiamo questo secondo finanziamento da Smartit possiamo andare avanti e concludere la raccolta fondi anche senza arrivare a 10.000 euro, se invece non abbiamo il finanziamento ci regoliamo di conseguenza e vediamo cosa si può fare. Alla peggio, rinunciamo e restituiamo i soldi ai sostenitori. Purtroppo, come per il concorso Itinerando Show, all’ultimo momento è arrivata la proroga di altri 15 giorni, per cui il risultato verrà comunicato non più il 31 maggio bensì il 15 giugno. Questo, per noi, è una bela gatta da pelare…
CALMA E SANGUE FREDDO: IL MIO VIDEO APPELLO A VOI
Due videomaker professionisti hanno bisogno di un certo preavviso per prendere una decisione così importante. Difficile immaginare di aspettare il 15 giugno per prendere l’aereo, indicativamente, il 12 di luglio. È un salto nel vuoto, una decisione che dei ragazzi giovani con partita IVA non possono permettersi di fare a cuor leggero. Li capisco, abbiamo i giorni contati. Che fare dunque? Rinunciare al documentario e limitarsi a raccontare questo viaggio attraverso i social e il blog? Volendo sì… ma il crowdfunding è ancora in corso, e ci sono oltre 20 persone (una anche dal Canada!) che hanno contribuito. Mancano ancora 35 giorni, oggi. Siamo sicuri di non potercela fare anche da soli? Non ho altro da aggiungere…
La prevendita del documentario ci permetterà di raccogliere il budget necessario a girarlo. Questa è la pagina del crowdfunding con le ricompense, ma per chi volesse donare in maniera più rapida è disponibile anche l’indirizzo di posta roadtocanada@tim.it dove donare con PayPal. In ogni caso, è sottinteso che le donazioni verranno restituite nel momento in cui non viene raggiunta la cifra necessaria. Ancora grazie, comunque vada.