Per una civiltà così avanzata come la nostra essere senza immagini che siano adeguate ad essa è un difetto così grave come l’essere senza memoria – Werner Herzog
E così ce l’abbiamo fatta. Il “folle” progetto di spedire il nostro Ermanno in Canada e raggiungere Toronto si è concluso nel migliore dei modi. Nessun guasto meccanico, nessun imprevisto, niente incidenti o ritardi. Dopo oltre 3.000 km di TransCanada Higway, a cui si è aggiunta la deviazione a Nord per raggiungere il Lac Dunbar, siamo infine arrivati al cospetto della The Six e dei suoi grattacieli. A Toronto, cuore economico dell’Ontario, abbiamo riabbracciato “uncle” Marco, mio fratello, sua moglie Marissa e la piccola Gioia: un momento che non dimenticherò mai. Dentro di me sapevo che questa storia meritava di essere raccontata e condivisa, motivo per cui, come sapete se ci seguite da un po’, mi sono dato da fare con il crowdfunding e la ricerca di sponsor.
Anche se l’impegno economico è stato e sarà importante ancora per i prossimi mesi, il risultato, almeno per ora, sembra promettere bene. Le riprese, grazie all’attrezzatura fornita da Anima Film e agli sforzi dei videomaker venuti con noi, raccontano del nostro viaggio da Saint John (dove ci siamo ritrovati con gli operatori) fino a Toronto. Nonostante le difficoltà e la nostra poca esperienza (tanto per dirne una, non avevamo pensato ai walkie talkie per comunicare), abbiamo al momento più di venti ore di girato su cavalletto, a mano e con la Osmo (una sorta di GoPro con stabilizzatore incorporato). Ci siamo noi e la nostra vita on the road, ci sono i paesaggi mozzafiato che abbiamo visto – tra gli altri la Bay of Fundy, il Parque Saint Maurice, il fiume San Lorenzo – ci sono le gesta eroiche di Ermanno, inarrestabile anche con la pioggia battente e i camion che lo spostavano a ogni sorpasso! Ma soprattutto, ed era questo ciò a cui tenevo di più: c’è una storia.
LA STORIA DI MARCO, GISELLE, I NONNI E TANTI IMMIGRATI ITALIANI
Prima di partire non avevamo le idee molto chiare su cosa avremmo raccontato. Personalmente immaginavo di parlare di questa grande avventura, concludendo la narrazione a Toronto, una volta riabbracciato Marco e la sua famiglia. In effetti così è stato, ma lungo la strada, come spesso accade, si sono aggiunte persone che hanno dato un contributo significativo alla storia, portandoci a conoscenza della loro esperienza personale. Persone come Giselle Martino, stanca dell’Italia, che ha scelto di tentare la sorte in Canada, a Montréal, e ora spera di rimanere. O come i nonni di Marissa, che hanno rilasciato una bellissima intervista in cui ripercorrono con la memoria la loro emigrazione via nave da Genova (se non ricordo male) ad Halifax, negli anni ’60. Questi preziosi tasselli hanno dato spessore al documentario, che ora ha tutte le carte per diventare una storia universale sull’immigrazione italiana e su cosa vuol dire, per molti di noi, mollare tutto e cambiare vita, inseguendo il proprio sogno.
TEMPISTICHE DI LANCIO E PREVENDITA DEL DOCUMENTARIO
Lo sforzo sostenuto per portare a termine un lavoro del genere è enorme, considerate le nostre limitate finanze. Per questo credo sia impossibile pensare a una distribuzione gratuita: non si tratta del classico video autoprodotto con droni e GoPro da caricare su Youtube, si tratta di un lavoro con una sua dignità e uno standard qualitativo non indifferente. Ecco perché, adesso che abbiamo portato a casa il girato, diamo la possibilità alle persone interessate di acquistare in anteprima una copia digitale o DVD di “Road To Canada: in viaggio con Ermanno” (titolo provvisorio). In cambio della fiducia ci impegniamo ad applicare uno sconto del 15-20% a seconda del formato, sicuri che lo spettacolo sarà all’altezza delle aspettative. Se riusciamo a rispettare le tempistiche, il documentario dovrebbe essere pronto per Natale, che è anche un bel periodo per guardare all’estate e programmare il prossimo viaggio… magari proprio in Canada! Continuate a seguirci, presto vi aggiorneremo sulle novità e sul montaggio di questa storia incredibile!