Non esistono condizioni ideali in cui scrivere, studiare, lavorare o riflettere, ma è solo la volontà, la passione e la testardaggine a spingere un uomo a perseguire il proprio progetto – Lorenz Conrad
A riguardare oggi le immagini dell’ingresso di Ermanno in carrozzeria per il restauro, pressapoco una decina di mesi fa, mi viene la pelle d’oca. La ruggine era dappertutto: negli angoli, lungo i profili, sotto le guarnizioni, sul tetto, dentro il mezzo… la battaglia che abbiamo ingaggiato è stata lunga ed estenuante. Prima lo smontaggio di quasi tutto il furgone (a parte il motore), poi la rimozione della ruggine grattando via la vernice con dischi rotanti di carta vetrata e spazzole abrasive, poi la fase di rinforzo con la vetroresina sulle pareti laterali esterne, poi la saldatura della lamiera nuova e lo stucco per coprire i buchi lasciati dalla ruggine, poi la ricerca dei pezzi di ricambio e il contestuale ricondizionamento di alcune parti (cambio manuale e radiatore), poi il rifacimento completo dei sedili, poi la doppia verniciatura, sopra bianca e sotto celeste, poi la posa dei materiali isolanti interni e dei rivestimenti (lana di pecora, sughero, listoni in legno e perline), poi l’assemblaggio del tetto…
Mesi e mesi di full immersion, avanti e indietro da casa alla carrozzeria MM Vintage Cars di Minerbio, che ha finito per diventare, su gentile concessione del titolare Maurizio e del socio Moreno, la mia seconda dimora. Un’esperienza che a ripensarci oggi, mentre guardo Ermanno scintillare in parcheggio, mi pare più lontana di quanto sia stata davvero, come se il mio subconscio volesse cancellarla o almeno prendere le distanze. Ma quel che è fatto è fatto: nonostante momenti di autentica disperazione, in cui per poco non piangevo dallo sconforto, la missione è stata portata a termine. La carrozzeria di Ermanno ora splende come l’ultimo grattacielo di Dubai, e della ruggine non è rimasta neanche l’ombra. Impaziente come un liceale, mi sono fiondato a surfare non appena si è presentata l’occasione…
Certo, non tutto è finito e non tutto è sistemato: ad oggi, complici le abbondanti piogge, abbiamo rilevato una piccola infiltrazione d’acqua dalla chiusura in plexiglass posteriore (l’idea è di sostituirla un giorno con una finestra, ma ci vogliono altri 600-700 euro almeno), infiltrazione che andrà sigillata quanto prima. Sul fronte dell’allestimento mancano ancora parecchi accessori, tra cui l’inverter della NDS da 3000 watt a 12 volt, il piano cottura a induzione (in arrivo in questi giorni), il tendalino James Baroud Falcon 270 Awning che finalmente ci permetterà di creare un gazebo esterno chiuso per l’inverno… più, tutto l’impianto di illuminazione che progetterò insieme al mio storico partner e sponsor Mes Retail. Insomma, di puntini da mettere sulle i ce ne sono in quantità, vedi la doccia interna da completare, o il tettuccio a soffietto da chiudere con il telo…
NATALE IN MONTAGNA: IL PRIMO WINTER CAMPING #GASFREE
In tutto questo la voglia di tornare on the road è alle stelle. Chi viaggia in van o camper sa di cosa sto parlando: l’ultimo trip risale all’estate del 2020 in Slovacchia, per cui siamo a digiuno di avventure sulle quattro ruote da quasi due anni! Un lasso di tempo troppo lungo per attendere l’estate prossima. Ecco perché, a cose ormai definite, abbiamo cominciato a guardarci in giro, e approfittando dell’esperienza di chi ci segue su Facebook – tantissime persone sempre generose di consigli – siamo arrivati alla conclusione che un campeggio attrezzato avrebbe potuto ospitarci per qualche giorno di test. E qui viene la parte bella: perché Ermanno, come annunciato più volte, è ora totalmente #gasfree, e cioè sprovvisto di qualsiasi bombola o serbatoio di gas, se non quello per la trazione. Ergo: tutto ciò che occorre, dal boiler dell’acqua alla pentola elettrica fino al riscaldamento, verrà alimentato grazie alla sola corrente elettrica. Follia? No, la parola corretta è un’altra: sfida!
IN QUALE CAMPEGGIO ABBIAMO PRENOTATO (E PERCHE’)
Si prospetta insomma un’avventura degna di questo nome, bisogna anche però aggiungere che non siamo squinternati del tutto: abbiamo due bimbi e la sola batteria che montiamo ora – una litio da 250 ah – basterebbe per scaldarci e fornirci corrente per un giorno o poco più. Motivo per cui abbiamo optato per un campeggio con colonnine da ben 16 ampere, che vuol dire corrente sufficiente per fare tutto. Anche perché, come ho risposto su Facebook a qualcuno, non dobbiamo per forza alimentare dalla colonnina le utenze: possiamo ricaricare la batteria e usare l’inverter da 3000 watt ogni volta che serve. Il campeggio eletto (e prenotato) è il Camping Antholz ad Anterselva, in Alto Adige, al confine con l’Austria. Saremo lì dal 28 in poi fino ai primi del 2022, per festeggiare in grande stile il nuovo anno e sperimentare le doti high tech della sudatissima nuova versione di Ermanno 2.0. Vedremo come va, ci aggiorniamo con le future migliorie e lavorazioni in cantiere di quello che io chiamo “la mia Sagrada Familia”.