Mi ruppi un braccio cercando di piegare un letto. Non era di quelli pieghevoli – Steven Wright
Scrive questo articolo seduto nel posto dietro di Ermanno, mentre Madda è alla guida, Mati dorme tranquilla e Seba si è appena svegliato. Siamo in viaggio verso Salisburgo, lungo una strada di provincia di cui non so nemmeno il nome, ma non importa: per una volta tanto non abbiamo fretta né di arrivare né di ripartire. Era un po’ che mi ripromettevo di dedicare un post al tema “sonno”. Credo che in questo viaggio in Austria, per la prima volta, siamo giunti a quella che potrebbe essere la configurazione definitiva di posti letto. Definitiva perché siamo riusciti a coniugare finalmente comfort e ingombro ridotto, un problema che in van e più in generale nei camper piccoli sembra irrisolvibile o quasi. Il merito è anche di un futon apposito per camper e van, creato nel nostro caso su misura dall’azienda milanese Onfuton.
Il grande punto di forza di questa soluzione, oltre appunto all’aspetto non indifferente della comodità, è dato dalla possibilità di arrotolare il materasso (quello che di fatto è il futon) e ridurne così le dimensioni. Avevamo tentato in precedenza di ottenere lo stesso risultato utilizzando dei materassini gonfiabili, ma pur avendo speso una cifra non indifferente (per quello singolo di Seba del marchio Therm a rest si parla di quasi 200 euro), ci siamo accorti che il continuo gonfiare e sgonfiare non erano il massimo della comodità, e che il rumore degli spostamenti durante la notte risultava piuttosto fastidioso. E così ho iniziato a cercare altro, finendo come al solito nei forum e blog di nautica: credetemi, chi viaggia in barca è una spanna avanti a noi camperisti, con tutto il rispetto per i fulltimer e vanlifer. Se nelle imbarcazioni il futon arrotolabile è un accessorio molto più diffuso che nei camper, un motivo ci sarà!
Indice dei contenuti
DAL COTONE AL WATERLILLY: I MATERIALI DEI FUTON
Se non avete idea di che cosa sia un futon, partiamo dalle basi. Come recita la pagina futon di Wikipedia:
Il termine futon vuol dire letteralmente “materasso arrotolato”. È il materasso tradizionale della cultura giapponese, interamente in cotone, rigido, sottile e arrotolabile.
In realtà esistono centinaia di varianti del classico futon. Oggi in commercio si trovano futon in solo cotone, ma anche futon in cotone e lattice, futon in cotone e lana (o in cotone, lana e lattice), futon in cotone e fibra di cocco… la percentuale di questi materiali varia a seconda delle caratteristiche e proprietà ricercate, per cui i futon in lattice saranno più morbidi e adattabili al corpo mentre quelli in lana avranno proprietà isolanti migliori, e così via per tutte le opzioni. Ad oggi vanno per la maggiore le soluzioni stratificate, per cui all’esterno troviamo il cotone tradizionale e all’interno una serie di strati a sandwich di altri materiali.
Esistono poi materiali innovativi che presentano vantaggi ancora superiori: è il caso del nostro futon realizzato in Waterlilly, un prodotto di sintesi ottenuto da materie prime naturali senza CFC (clorofluorocarburi Composti chimici contenenti cloro, fluoro e carbonio) e senza solventi dannosi per l’ambiente. Il futon in waterlilly si distingue per le celle aperte in grado di donargli una consistenza simile alla spugna naturale (sinonimo di alte doti di traspirabilità, che nello spazio chiuso di un camper non guasta di certo). Sebbene realizzato a partire da materiali di sintesi, il waterlilly è inoltre riciclabile al 100%, nota positiva che lo distingue da altri prodotti sintetici sul mercato.
I DIVERSI SPESSORI DEL FUTON DA CAMPAER: QUALE SCEGLIERE
I materiali non sono l’unica variabile che contraddistingue un futon da camper. Il secondo aspetto determinante è lo spessore. Se il futon tradizionale giapponese è molto sottile, addirittura intorno ai 6 centimetri, le versioni “occidentali” arrivano anche a 15 o 16 centimetri, assicurando quegli standard di comodità a cui siamo abituati. È chiaro però che più il futon è spesso più è difficile arrotolarlo. Noi ci siamo orientati di conseguenza su un modello basso, ovvero il futon in waterlilly “fiume” da 8 centimetri, fratello dei modelli mare (14 cm) e oceano (16 cm). Cristiana e Guido, i proprietari di Onfuton, mi hanno spiegato con dovizia di particolare cosa comprano di solito i loro clienti, segnalandomi che una categoria molto apprezzata è quella dei futon da viaggio in solo cotone.
Si tratta in questo caso di veri e propri materassini arrotolabili, impiegati fra l’altro da chi lavora come massaggiatore o fisioterapista, portandosi in giro questo tipo di supporto all’interno di apposite sacche. Qui lo spessore è ridotto al minimo, appena 4 cm, ma l’ingombro risulta decisamente inferiore a qualunque altra soluzione del genere. Guido, che mi ha raccontato essere fiero possessore di un van, utilizza appunto questo tipo di futon da viaggio, ma noi che alla sera arriviamo parecchio stanchi (causa bimbi ancora molto piccoli), abbiamo preferito optare per un modello più spesso e più comodo, anche perché – lo ricordiamo – questi materassi andrebbero appoggiati su piani rigidi e non sulle doghe di un letto. Nel nostro caso lo usiamo sul piano della cassapanca, e questo vuol dire avere sotto una superficie dura in legno. Dipende insomma da dove uno lo piazza e anche, soprattutto, da quali sono i suoi gusti e le sue preferenze!
DOVE SISTEMIAMO IL NOSTRO FUTON: LA SACCA THULE
Sebbene il futon che abbiamo scelto, da chiuso, occupi uno spazio equivalente a un paio di grossi cuscini, dentro Ermanno farebbe molta fatica a starci. Lo possiamo tenere arrotolato sulla cassapanca se sappiamo che per quel giorno viaggeremo e saremo poco dentro il van, altrimenti ho pensato che la configurazione migliore fosse quella di spostarlo di volta in volta all’esterno, dentro un box da tetto o una sacca. Ho scoperto che i box da tetto per van e camper praticamente non esistono, a parte il solito modello della Thule bianco che oltre a ingiallire nel tempo è anche gigantesco (e bruttissimo). La scelta è caduta alla fine sulla sacca impermeabile Thule “Easy Bag” (la trovate fra l’altro nell’ecommerce Autoricambisanmauro) un prodotto niente male che nasce per essere agganciato sul portaoggetti posteriore esterno ma che in realtà può essere anche fissato alle barre portatutto superiori, come vedete in questa foto.
I VANTAGGI DI QUESTO TIPO DI FUTON SECONDO NOI
Abbiamo così ottenuto parecchi vantaggi: un posto letto (quasi) matrimoniale (il futon misura 110 x 180 cm), zero ingombro dentro il van di giorno, facilità di pulizia del futon grazie al coprimaterasso in cotone, e non da ultimo possibilità di una sacca che rimane all’esterno e può trasportare altro (ogni tanto ad esempio la uso per il mio materassino singolo quando il futon è all’interno), il tutto a un prezzo non troppo alto, considerando la qualità super del futon e della sacca. Insomma, dovremmo aver trovato la quadra, sia per questo viaggio in Austria sia per i prossimi, e non solo in estate. A proposito di qualità ricordo tra l’altro che Onfuton realizza a mano i suoi prodotti (parentesi: in Italia) con tanto di riconoscimento “ECO-PRODOTTO” conferito dalla Regione Lombardia per la qualità, le caratteristiche e le certificazioni delle materie prime (dal rivestimento con tessuto 100% cotone biologico all’ovatta di puro cotone bio per l’imbottitura su richiesta). Il video qui sotto vi fa capire quanto lavoro ci sia dietro e quanto importante sia mantenere un in vita un laboratorio artigianale come questo!
E SE LANCIASSIMO UN GRUPPO DI ACQUISTO DI FUTON?
Visto il successo dei gruppi di acquisto per batterie al litio e per pannelli solari, mi sono chiesto se non fosse il caso di allargare l’idea ad altri accessori, e così ne ho parlato con Cristiana e Guido che subito si sono dimostrati entusiasti. Abbiamo deciso quindi di raccogliere i nominativi degli interessati, garantendo in caso di numero minimo sufficiente uno sconto del 15% sui futon e coprifuton o per acquisti di altri prodotti sia per il camper o il van sia per la casa (e ce ne sono a bizzeffe!). Ovviamente lo sconto del 15% non è cumulabile con altri sconti nel sito, mentre per quanto riguarda il trasporto con corriere questo viene calcolato di volta in volta. Notare che Guido è anche un possessore di van, garanzia in più per chi come noi ha bisogno di consigli mirati. Che dite, vi può interessare? Se la risposta è positiva, compilate il form qui sotto e ne riparliamo a stretto giro senza nessun impegno!