Ché la Barbagia di Sardigna assaine le femmine sue più è pudicache la Barbagia dov’ io la lasciai – Dante Alighieri
A distanza di qualche mese dal nostro road trip in Sardegna continuiamo a parlare di questa bellissima regione e dei suoi mille volti. Oggi vogliamo raccontarvi di una piccola parte del viaggio in camper attraverso una Sardegna meno famosa e frequentata e forse proprio per questo ancora più affascinante. Mi riferisco alla Sardegna dell’entroterra, con le sue regioni e i suoi territori dai nomi evocativi: Gennargentu, Ogliastra, Barbagia, Supramonte… Le foto parlano da sole, ma è giusto e opportuno condividere anche spunti, suggestioni, itinerari e posti dove vi consigliamo di fermarvi a dormire e mangiare. Vediamo innanzitutto di inquadrare la macroarea della Sardegna che corrisponde con la Barbagia, a sua volta comprendente o confinante con il massiccio del Gennargentu (e relativo Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu), la regione storica dell’Ogliastra, e il complesso montuoso del Supramonte. Ecco la cartina da Google Maps e la macroarea evidenziata.
Come si può vedere a occhio nudo abbiamo di fronte un territorio vasto e, se vogliamo, “difficile” per un camper normale, soprattutto se di grandi dimensioni, ma non solo. A preoccupare non sono tanto le condizioni del manto stradale (meglio di quanto si sente dire in giro), quanto i tornanti, le salite, le discese e i vicoli in cui potreste finire senza nemmeno rendervene conto. Gennargentu, Ogliastra, Barbagia e Supramonte sono infatti un susseguirsi di rilievi, altipiani, canyon (tra cui uno dei più profondi d’Europa, la gola di Gorropu), grotte, voragini, faraglioni, cale… tutto ciò che la natura ha prodotto di contorto in milioni di anni di storia sembra essere stato raccolto proprio qui: figuriamoci se potevano esistere strade dritte! I paesi e i borghi stessi, arroccati sui fianchi delle montagne, paiono imitare la geologia del territorio, con vicoli talmente stretti che, se non stai attento, succede quello che è successo a noi a Orgosolo, dove per poco non rimanevamo incastrati per trovare un parcheggio… Divertente non credi?
Indice dei contenuti
JERZU – ARBATAX – ORGOSOLO: IL NOSTRO ITINERARIO IN CAMPER
Gennargentu, Ogliastra, Barbagia e Supramonte sono attraversati da tre direttrici principali, una lungo il confine occidentale (SS 295 + SS128), una al centro (SS389) e una lungo il confine orientale (SS125). Di queste solo la SS389 e la SS125 vanno bene a mio avviso me per un viaggio rilassante in camper, o quantomeno solo queste offrono attrattive lungo il percorso di gran lunga più interessanti. Il nostro itinerario ad esempio ci ha visti prendere la Strada Statale 125 Orientale Sarda fino a Jerzu, dove abbiamo visitato la magnifica Grotta Su Marmuri, proseguendo poi per Arbatax, stazione di partenza del celebre Trenino Verde, e da ultimo puntando a nord in direzione Orgosolo, dove ci siamo fermati al delizioso camping “Ristorante Supramonte”, una chicca di cui parleremo fra pochissimo in questo articolo. Abbiamo dedicato circa una settimana di tempo a questi luoghi, ma vi assicuro che se aveste anche un mese non vi basterebbe: Gennargentu, Ogliastra, Barbagia e Supramonte sono un mondo a parte, con mille mila tesori da scoprire. Eccone alcuni:
1) Grotta Su Marmuri
Questa cavità naturale si trovai nel comune di Ulassai, poco distante dal paese di Jerzu. Siamo nel centro di produzione principale del Cannonau, quindi non perdetevi una visita alla cantine sociale di Jerzu oltre che alla Grotta Su Marmuri. Per le escursioni nelle viscere della grotta (90 minuti circa) chiamate il bar adiacente ai numeri 078279859 o 3292268188. La gestione è affidata a loro. Una volta sul posto non avrete difficoltà a parcheggiare visto il piazzale ampio a disposizione dei turisti. Ne vale la pena? Assolutamente sì, anche con bambini piccoli al seguito! Ricordatevi scarpe adatte e una felpa per non patire il freddo una volta sotto terra.
2) Arbatax – Gairo (Trenino Verde)
Se avete un minimo di familiarità con la Sardegna avrete già sentito parlare del Trenino Verde. Forse ancora non sapete però che di trenini verdi ce ne sono diversi: il più frequentato dai turisti parte dalla stazione di Arbatax, sulla costa orientale, e arriva (da qualche anno a questa parte, visto che il percorso sarebbe più lungo) nel borgo di Gairo, nel cuore della regione barbaricina dell’Ogliastra. Anche qui si tratta di un’attrattiva da non perdere, un viaggio slow a bordo di un treno vecchio, rumoroso e adorabile, l’unico in grado di penetrare questi territori indenne. A Gairo non perdete il ristorante L’Asfodelo (l’unico lungo la strada) dove gustare piatti tipici come la capra in umido o i formaggi di pecora. Bello anche il nuraghe di Serbissi, raggiungibile con una passeggiata di mezzora dal paese (costo di ingresso 3 euro, non dimenticatevi il portafoglio!).
3) Orgosolo e Supramonte
Visitare il Gennargentu, la Barbagia e l’Ogliastra senza una sosta sugli altopiani del Supramonte sarebbe un peccato imperdonabile. Oltre a mancare Orgosolo e i suoi murales, perdereste l’occasione di dormire al Ristorante Camping Supramonte, di fatto una mini area di sosta fra le più selvagge che abbiamo mai visto. Stupenda la piscina posta su una terrazza panoramica a disposizione degli ospiti e deliziosi i formaggi di pecora e il rinomate “porceddu” cotto come da tradizione sullo spiedo per ore e ore dai pastori stessi che qui sono di casa. Prenotando al ristorante, fra l’altro, potrete partecipare a un’escursione nel Supramonte con i pastori: noi non potevamo perché ci si sposta su strade sterrate in jeep e Maddalena era incinta, ma se avete la possibilità non mancate!
SOSTA LIBERA O CAMPEGGIO? VE LO DICE PARK4NIGHT
Parliamo ora dei posti giusti dove dormire in questa zona della Sardegna. Abbiamo visto il Ristorante Camping Supramonte, bellissimo e anche economico, ma la regione è vastissima e ci sono tantissimi altri spot validi. Molti, va da sé, li dovrete cercare voi, magari con l’aiuto di Park4Night, pochi altri, vista la conformazione del territorio, sono invece i campeggi e villaggi ufficiali, per la maggior parte sparsi lungo la costa orientale. Consiglio Park4Night perché la web app, come ho spiegato in un recente articolo, mostra non solo le aree per la sosta libera suggerite da altri utenti, ma anche i posti dove dormire a pagamento, dagli agricamper ai camping tradizionali. Eviterei di dormire nel primo posto che capita: al di là delle bestie che potrete incrociare (cinghiali, cani randagi e quant’altro), c’è il rischio remoto di fare brutte conoscenze con malintenzionati più o meno pericolosi. Una regola che vale dappertutto ma ancora di più in luoghi isolati dove le armi, fra cacciatori, pastori e quant’altro, sono all’ordine del giorno. Prudenza e buon senso dunque: e se avete dubbi passate oltre.
CARBURANTE, ACQUA POTABILE E ANIMALI SELVATICI
Come potete immaginare il Gennargentu, l’Ogliastra, la Barbagia e il Supramonte non sono poi così affollate di turisti, anzi. In bassa stagione potreste essere davvero gli unici a girare in camper o van. Fate attenzione quindi alle incognite date dallo sviluppo del territorio: rifornimenti di benzina, diesel e GPL ce ne sono ben pochi, e a noi è toccata la malasorte di rimanere a piedi proprio in prossimità della Grotta Su Marmuri per un banale errore di calcolo, imprevisto poi risolto per fortuna con l’aiuto di un signore del posto. Idem per l’acqua potabile: se possibile fate rifornimento prima, o almeno procuratevi bottiglie di acqua potabile da stoccare nel gavone del camper. Le strade sono attraversate da animali da pascolo di giorno (pecore, mucche, capre), e da animali selvatici la notte (cinghiali, cervi e mammiferi di varia stazza). Guidare con il buio potrebbe rivelarsi una pessima idea!
In definitiva, al netto degli imprevisti, dei potenziali rischi e della difficoltà tecnica data dalle strade e dalla mancanza di infrastrutture, il Gennargentu, la Barbagia, l’Ogliastra e il Supramonte sono stati una scoperta meravigliosa, pura poesia in formato natura, perfetta dunque per un viaggio on the road vissuto chilometro per chilometro. Spero che queste emozioni saranno vissute anche da molti camperisti dopo di noi, magari grazie anche a questa piccola guida! Se avete contributi o esperienze in merito, i vostri commenti sono benvenuti!