Il grado di libertà di un uomo si misura dall’intensità dei suoi sogni – Alda Merini
Girare il mondo in camper è un sogno che rimane tale per la stragrande maggioranza di persone che lo nutrono. Tanti ci provano, tanti partono e ritornano sconfitti, tanti rinunciano in partenza. Pochi, pochissimi, possono dire di avercela fatta. Al di là delle immagini di copertina e delle interviste, dietro un progetto di giro del mondo in camper (o con altri mezzi) ci sono, spesso, anni di risparmi, sacrifici, tentativi e rinunce. Da viaggiatore, nutro profondo rispetto per chi si cimenta in questa impresa, e non nascondo che anch’io custodisco nel cassetto un proposito simile, magari per quando sarò in pensione, magari prima… Chi lo sa! Per il momento mi accontento di seguire coppie e famiglie intraprendenti che girano o hanno girato il mondo in camper, minivan o perfino auto. In questo articolo ne ho selezionate cinque. Eccole!
Indice dei contenuti
1) LA FAMIGLIA ZAPP: 4 FIGLI E UNA MACCHINA DEL 1928
Pur non avendo un camper, la famiglia Zapp merita di essere quantomeno citata come esempio di chi ha scelto di girare il mondo… da quasi tutta la vita! Sì perché Cande e Harman sono in viaggio da ben 17 anni a questa parte e non sembrano avere intenzione di fermarsi. La loro storia è ormai nota anche al di fuori dei confini nazionali (lei argentina, lui californiano): questo perché, a essere incredibile, non è solo l’impresa in sé, ma anche il modo in cui la famiglia Zapp la porta avanti. Con la bellezza di quattro figli, questa piccola tribù ha attraversato mezzo pianeta a bordo di una vecchia auto del 1928, di quelle che ormai si vedono solo nei musei o nei film ambientati cento anni fa. La loro storia pazzesca la potete rivivere e seguire nel sito ufficiale www.argentinaalaska.com oppure sulla pagina Facebook dedicata www.facebook.com/herman.zapp
2) I CONIUGI PASTORE: 7 ANNI IN CAMPER INTORNO AL MONDO
In fatto di viaggi, sono convinto che gli italiani non abbiano nulla da invidiare a nessuno. L’ennesima conferma mi è arrivata da loro, i coniugi Pastore, che a bordo di Vagator, un modello su meccanica Iveco modificato per affrontare ogni tipo di strada e situazione, hanno percorso in 7 anni qualcosa come 140.000 chilometri dall’Alaska alla Terra del Fuoco, quindi in Nuova Zelanda, Australia, Sud Est Asiatico e Africa Australe. Dall’esperienza è nato un libro intitolato appunto Vagator, 230 pagine con immagini, testi e informazioni utili su strade, collegamenti marittimi e altro ancora. Al momento di scrivere, purtroppo, il libro non è più disponibile, in compenso è rimasto online il blog di Cesare Pastore, www.campervagamondo.it, di cui segnalo in particolare la sezione Partire, con un bel po di aneddoti, suggerimenti e retroscena davvero niente male.
3) MARINA: IN VIAGGIO CON IL SUO KANGOO E IL CANE ODIE
In arte Pam the van, Marina è la dimostrazione che per girare il mondo non serve per forza avere accanto un uomo. Si può fare benissimo tutto anche con un cane. E così, a bordo del suo van Kangoo del ’91 (suppongo dal nome del profilo Instagram) allestito da lei stessa, Marina sta girando il mondo in solitaria, senza programmi definiti, per il gusto di “riconnettersi con la pachamama” e vivere un’esistenza semplice, diversa da quella che – per forza di cose – avrebbe vissuto in società. Non esiste ad oggi un sito web ufficiale, ma potete seguire le sue avventure o su Instagram oppure nel canale Youtube. Per me che sono originario di Padova, sapere che il negozio virtuale di Marina ha come località di riferimento questa stessa città è abbastanza curioso!
4) LAUREN E CRAIG: OLTRE 50 PAESI VISITATI DAL 2008
Il nome scelto da questa coppia per il loro blog, Non Stop Travelling, la dice lunga sul progetto di vita di Lauren e Craig. I due si sono conosciuti in un Pizza Express nel sud est dell’Inghilterra e nel giro di un anno sono partiti per l’Australia. Era l’agosto del 2008 e senza rendersene conto, Lauren e Craig si sono ritrovati on the road con il primo campervan di una lunga serie. A 10 anni di distanza, i due hanno visitato oltre 50 paesi e cambiato – per ora – 5 mezzi. Come si guadagnano da vivere? A quanto pare alternando volontariato e lavori saltuari dove capita. Adesso, ad esempio, sono volontari nel nord della Norvegia: per saperne di più seguiteli sul profilo Instagram o nel blog ufficiale https://nonstoptravelling.com.
5) JEAN E NATHALIE: 1622 GIORNI ATTRAVERSO 4 CONTINENTI
C’è chi sceglie di girare il mondo senza limiti di tempo come la famiglia Zapp e chi, come Jean e Nathalie, lo fa per un po’. Nel caso di questa coppia francese, il viaggio è iniziato nel 2009 e si è concluso nel 2013, dopo 1622 giorni e 48 paesi visitati. Il mezzo scelto protagonista è stato un camper Ford Transit 350 2.2, modello Sky 22 dell’officina e concessionaria Blucamp, parte del gruppo (italiano) Grosso Vacanze. L’intero viaggio, incluse info pratiche, assicurazioni e tappe, è stato raccontato nel dettaglio all’interno del sito http://www.natetjean.com, scritto in francese ma facile da comprendere anche per chi non mastica questa lingua. Un vademecum prezioso per viaggiatori che stanno meditando a loro volta di compiere il giro del mondo in camper!
Comments
1 commentoLuca
Gen 24, 2018Ciao Roberto, vi seguo da breve tempo ma trovo il vostro blog davvero interessante e utile per chi, come me e la mia famiglia, si sta avvicinando al mondo dei viaggi in campervan.
Siamo appassionati di viaggi on the road, ne abbiamo fatti molti ma sempre in auto, ora vorremmo fare l’ultimo passo e prendere un campervan per liberarci anche dall’ultima “schiavitù” della ricerca di un alloggio ogni sera.
Anche noi questa estate siamo stati 35 giorni tra Canada e USA ed è stato uno dei viaggi più belli mai fatti. Se ti va di curiosare abbiamo iniziato a raccogliere da pochi mesi i nostri appunti qui: http://www.viaggiamondo.it
Continuerò a seguirti con interesse, continua così che i tuoi articoli sono davvero interessantissimi.
PS. Se non ho capito male dal video di presentazione nel suo canale Youtube, il Kangoo di Marina è del 2001, probabilmente data l’età è lei ad essere del ’91
Rob
Gen 24, 2018Ciao Luca! Ho dato un’occhiata al vostro blog, niente male, ne avete fatti di viaggi ragazzi, tanto di cappello! Il van è la scelta migliore che possiate fare, certo, poi va usato ma davvero ti cambia modo di viaggiare e di vivere. Non è un mezzo, è una filosofia esistenziale!