Intervistare famiglie viaggiatrici è sempre un piacere, soprattutto se il viaggio non è il loro mestiere (in quel caso le risposte sono quasi sempre sfalsate dai secondi fini del caso). Oggi ho posto una serie di domande a Daria, mamma di due bimbi e viaggiatrice incallita prima in coppia e ora con i figli piccoli. Daria ci segue su Facebook e come spesso capita l’interesse di scambiare due parole con voi è prima di tutto mio. Ho colto quindi la palla al balzo e ho inviato un breve questionario per capire quali sono le strategie di viaggio di una famiglia di 4 persone a bordo di un van tutto sommato piccolo. Perché vi assicuro, non è come viaggiare da soli o con la fidanzata, dietro una vacanza di questo tipo c’è una logistica da sbarco in Normandia! Ma ora basta con le presentazioni, la parola a Daria 🤗
Benvenuta Daria, piacere di averti fra gli ospiti della nostra rubrica Interviste on the road. Hai voglia di presentarti ai lettori del blog?
Buongiorno a tutti! Mi chiamo Daria e nella vita sono un’appassionata maestra di scuola primaria. Ho due meravigliosi figli e un super compagno. Adoro viaggiare, ovunque: non importa il dove, basta che il sia il più diverso possibile rispetto a quello che conosco. Diverso cibo, diversa lingua, diversa architettura, diversa natura… un mix che adoro e che ricerco. Ho viaggiato molto con i miei genitori, dai quali credo di aver ereditato questa necessità; ho continuato a viaggiare con Manuele, prima zaino in spalla e poi su due e quattro ruote. L’anno scorso, complice il lockdown, ha visto la luce Furghe in Fuga, la nostra piccola pagina FB, nata per condividere idee e fughe più o meno lunghe, su ruote, possibilmente con bimbi al seguito.
In uno dei tuoi messaggi mi hai scritto che avete iniziato a viaggiare in moto. Quali sono state le prime mete raggiunte?
Quanti anni sono passati! La prima moto su cui ho viaggiato è stata quella di mio padre: ero talmente piccolina che mi legava con una cinghia, per paura che cadessi! Ma il primo vero viaggio l’ho fatto con Manuele, il mio compagno: una meta tranquilla e vicina a casa, le Gorges du Verdon! Il mezzo su cui viaggiavamo era un piccolo yamaha TT350… ci stavamo noi, la tenda, due minuscoli sacchi a peli e l’occorrente per mangiare (fornelletto incluso!). Il passo successivo è stato passare al mitico Honda Dominator 650 (che ancora tiene duro!): con molto ingegno (che qui non manca mai), Manuele aveva fatto costruire delle staffe particolari per poter mettere due belle valigie in alluminio (mitiche Touratech!) e il bauletto… avevamo un sacco di spazio! Con questo equipaggiamento eravamo pronti a viaggi un poco più lontani: la Corsica, rigorosamente in tenda, con smonto e monto ogni sera (sia mai che non la si potesse vedere tutta!).
Con il Domi abbiamo fatto svariati viaggetti oltralpe, passando per i Colli che separano il Piemonte, dove abitiamo, dalla nostra vicina Francia.
Poi siete passate alla mitica Columbus sul tetto, in tre, dico bene?
La Columbus è stata una scoperta quasi casuale. Degli amici ne avevano una in garage, inutilizzata e ci hanno proposto di utilizzarla. L’idea per questo viaggio era quella di raggiungere Sarajevo. A dir il vero il primo pensiero era stato quello di andarci con il Domi, ma poi la proposta di utilizzare la Columbus ci aveva convinti. Era il 2015 ed eravamo ancora in due (anche se da questo viaggio tornammo in tre!).
Cuneo – Ljubiana – Zagabria – Belgrado – Sarajevo – Monstar – Mijet – Cuneo
L’anno dopo è nata la nostra Vittoria e abbiamo chiesto nuovamente in prestito la Columbus. Vittoria aveva 3 mesi e con lei abbiamo raggiunto e esplorato la Puglia.
Quindi è stata la volta del Ford Nugget, che mi hai descritto come “amatissimo”, per cui finalmente siete entrati a pieno titolo nel mondo dei van. Dove vi ha portato il prode Nugget?
…eravamo convinti: avremmo acquistato una nostra tenda da tetto. Ne avevamo guardate molte, dalla Maggiolina alla Columbus, fino ad arrivare alla Overland. L’Overland ci aveva catturati perché era molto spaziosa e ci immaginavamo di poterla utilizzare al meglio con i bimbi, così andammo a vederla dal vivo da un rivenditore della zona che ahimè, è rivenditore anche di van, camper e roulotte. E qui ci fu il colpo di fulmine: lui, il signor Nugget con tetto a soffietto.
Col Nugget abbiamo fatto un salto enorme di qualità di viaggio, per noi tre lo spazio era tantissimo (abituati a viaggiare zaino in spalla, in moto o con la Columbus), il letto comodissimo e sempre pronto, la cucina funzionale, il frigo e soprattutto un riparo per la pioggia sempre utilizzabile! Siamo stati svariate volte in Provenza e in Camargue (di qui non è molto lontano), ma anche in Bretagna e in Normandia. Nel 2018 è nato Orlando e abbiamo scelto una meta italiana, la costa ovest della Sardegna, seguendo le orme del libro della Murgia “Viaggio in Sardegna – Unidici percorsi nell’isola che non si vede” (libro e itinerario super consigliato!). L’anno dopo è stata la volta dell’Olanda, terra che ci ha affascinato molto: siamo partiti alla ricerca delle foche che abbiamo trovato sull’isola di Ameland nel mare del Nord, consigliatissima (anche e soprattutto con bimbi e biciclette!).
E alla fine, il mezzo più chiccoso, un 540 del 2011, Fiat Ducato Vany 0.2, acquistato nel 2019. Dove siete stati con questo super furgonato?
Il Nugget è stato il nostro primo grande amore, ma i nostri pensieri erano sempre più verso viaggi che ci portassero a Nord e per questi, avevamo bisogno di più spazio interno in caso di mal tempo…e così pensa e ripensa e siamo approdati al nostro Sceriffo (questo è il nome che gli era stato assegnato dal precedente proprietario e al quale alla fine ci siamo affezionati!). Sognavamo il grande Nord, ma ahimè abbiamo dovuto fare i conti con le restrizioni del covid, così la scorsa estate abbiamo girovagato per l’Abruzzo e in inverno in Toscana. Per fortuna abitiamo in un posto a due passi dalle montagne, così partivamo quasi tutti i venerdì per andare a cercare le marmotte, per dirla come la dicono i miei bimbi. Ho sempre amato il mare, ma da quando abbiamo quattro ruote e un tetto mobile, la montagna fa da padrona! Svegliarsi soli in mezzo alla natura non ha prezzo!
Quali differenze avete riscontrato fra il Nugget e il Vany 2.0 in termini di comfort, guida e abitabilità del mezzo?
Ci sono pro e contro. Avere un tetto a soffietto, se piove a dirotto per più giorni, è fastidioso: non si asciuga mai perfettamente, rimane umido…questo era un problema per il Nugget. D’altro canto, il letto era molto largo (ci dormivamo bene in quattro!), mentre nel Vany Manuele ha dovuto inventarsi un secondo letto per poterci stare tutti comodamente. Sceriffo (ovvero il Vany) ha il bagno: eravamo combattuti sull’averlo o meno e con il Nugget non è mai stato un problema, ora che però c’è, non posso dire che non sia comodo! Se piove e siamo tutti dentro, Sceriffo è chiaramente più funzionale: qualcuno può stare sul letto in coda a leggere o a giocare, qualcun altro può sistemarsi comodamente davanti sui sedili.
Il Nugget aveva il frigo a pozzetto, Sceriffo ha un classico frigo frontale: il secondo è sicuramente più comodo anche se siamo passati da un frigo a compressore a uno trivalente e io non sono per nulla convinta (Manuele sì!).
Ho sempre guidato entrambi i mezzi: il Nugget era 4.90 m mentre Sceriffo è un 540… e quei 50cm in più si sentono tutti! Non mi sento sicura nelle manovre in retro, ma in qualche modo me la cavo sempre!
Avete 2 figli, un bell’impegno, come si fa a viaggiare con bimbi piccoli in un mondo che è tutto tranne kid friendly?
I figli sono due, Vittoria di 5 anni e Orlando di 3 😉. Non abbiamo mai avuto problemi a viaggiare con i nostri bimbi, anzi: adorano dormire in Furga! Sicuramente ci sono alcuni compromessi da tenere in conto, ma credo che il nostro modo di vivere, anche a casa, sia compatibile con il viaggio, il poco spazio a disposizione, il movimento.
Vittoria e Orlando sanno che in Furga non si possono portare molte cose e per loro va bene così: scelgono con cura alcuni libri per la nanna, qualche gioco e via! A loro serve ben poco quando mamma e papà sono felici! Sanno che in Furga ci si muove spesso e che si possono vedere tante cose nuove ogni giorno, penso si siano già abituati al nostro modo di viaggiare.
A proposito di Kid friendly, in Bretagna all’entrata di un Museo, volevano assolutamente che io mi togliessi lo zaino – dentro il quale dormiva profondamente Vittoria – per paura che ci fosse altro oltre a lei dentro… naturalmente non ho svegliato la piccola e ho scritto una recensione tremenda sul Museo!
Viaggi e mete leggendarie che avete in programma di realizzare nel prossimo futuro? Su Facebook mi parlavi del nord… dove esattamente?
Il Nord… tutto! Appena si potrà ci piacerebbe la Danimarca perché ci piace muoverci in bicicletta, ma anche la Gran Bretagna (io sono stata sia in Scozia che in Cornovaglia, ma l’idea di potersi muovere liberamente con la Furga non ha prezzo!) e… il grande classico, la Norvegia! Sogno però anche l’Islanda, ma ahimè i prezzi del traghetto ci lasciano perplessi. Per l’estate, se sarà possibile, penso punteremo verso la costa ovest della Francia.
Tra i sogni nel cassetto c’è anche quello di puntare a Est, magari quando i bimbi saranno più grandi e perché no, raggiungere la Mongolia?
Quale rimane il vostro viaggio preferito in assoluto, fra quelli portati a termine finora?
Difficile, non so rispondere. Se parliamo di viaggi su ruote, direi l’Olanda, non solo per i luoghi, ma anche per la facilità nel trovare buoni posti dove dormire e in generale nello spostarsi. Se invece penso a tutti i viaggi fatti, sicuramente il Marocco ha un posto speciale nel mio cuore, così come l’India (zaino in spalla entrambi, quando eravamo giovincelli e solo in due!).
E adesso il classico finale che chiude ogni nostra intervista: niente parole, solo un’immagine, la tua preferita, da regalare ai lettori.