Nella realtà le avventure non capitano a chi se ne sta a casa: bisogna andarsele a cercare fuori – James Joyce
Oggi abbiamo il piacere di ospitare nel nostro blog un amico di penna ma anche di strada, conosciuto online grazie ai suoi articoli e ai suoi fantastici viaggi. Padre di due bimbi, Emanuele Peretti è un camperista incallito, che come noi ha fatto una scelta radicale: avere come unico mezzo di trasporto un minivan, nel suo caso un Westfalia Nugget su meccanica Ford Transit. L’idea di intervistarlo non nasce per caso: al di là della comunanza di ideali e spirito di avventura, Emanuele e la sua famiglia (ribattezzata nel blog www.camperiamo.com la “e-family”) stanno per intraprendere un viaggio pazzesco. Ma non anticipiamo nulla. Vogliamo che sia lo stesso Emanuele, a cui va il nostro ringraziamento per avere accettato di risponderci via email, a spiegare una scelta di vita e di viaggio fuori dagli schemi. Pronti? Si parte!
Ciao Emanuele, la tua vita fino ad oggi è stata ricca di esperienze. Cominciamo da un nome: Wingamm!
Il primo camperino di proprietà. Il grande salto dalla macchina sportiva (Ibiza 1.8GT, Toyota MR2) a qualcosa che fosse utile per la famiglia. Si guardava una station wagon ma poi lo spazio non sembrava abbastanza e quindi un minivan e da li al camperino il passo è stato molto breve. Per cui vendemmo la macchina e comprammo un Wingamm OASI 540 del 1988, aveva 21 anni ed aveva dato un sacco di problemi al proprietario precedente. Noi facemmo una tonnellata di chilometri in 3 anni e niente, neanche una foratura. Tutt’ora sopravvive a casa di un amico tedesco che lo ha soprannominato “il mostro”. Infatti dopo 6 mesi lasciato in giardino nel freddo inverno tedesco a primavera si accende sempre al primo colpo. Lui ci ha fatto su una ulteriore tonnellata di chilometri e per il momento segna 280.000Km sul cruscotto. Gran bel mezzo.
Da chi è formata oggi la tua e-family?
Siamo io, la mia compagna Elisa ed i nostri due bimbi Edoardo ed Eric. Tutti con nomi che iniziano per E per cui E-Family.
Quanti paesi avete visitato on the road fino ad oggi?
On the road non ancora abbastanza. Italia, Germania, Francia, Spagna (abbiamo vissuto per qualche anno in ognuno di questi quindi li abbiamo approfonditi), Belgio, Brussels, Olanda e Svizzera (la fortuna del camper piccolo).
L’Italia col camper dei suoceri la girammo in 40 giorni seguendo tutta la costa da Rimini a Genova isole escluse. Eravamo giovani appartenenti al popolo degli -enti, eravamo in due ed eravamo su un mansardato.
La Francia la girammo col Wingamm, eravamo meno giovani uno di noi del popolo degli -enta, eravamo in tre ed avevamo un semi-integrale.
La Germania la col Nugget. Eravamo sempre meno giovani, eravamo in 4 ed avevamo un van senza bagno.
La Spagna la stiamo ancora girando; siamo sempre in 4 (e speriamo di non crescere 😉 ), siamo pur sempre negli -enta (io ancora per qualche mese) ed abbiamo sempre il nostro fidato wesfino.
Perché proprio un Westfalia Nugget?
Westfalia è il sogno di Elisa e questo camper ha una storia intrigante. Quando nacque il piccolo ci trovammo nella situazione di dover cambiare il camper per mancanza di una cintura di sicurezza a tre punti a cui collegare il nuovo seggiolino. Si cercava sempre un camper e si cercava qualcosa di più comodo per cui si voleva ridurre la lunghezza del passo tra le ruote. I prezzi però erano decisamente elevati ed io volevo prendere qualcosa di nuovo che mi accompagnasse per parecchi anni, possibilmente fino alla maggiore età dei due figli. Quindi in un primo scartammo Westfalia e per lo stesso motivo anche Wingamm ed andammo da DIPA a vedere un T5 allestito secondo i nostri gusti (tetto alto, niente bagno, 4 posti e passo corto).
A Febbraio del 2011 andammo alla fiera del turismo itinerante di Stocacrda per ordinare il nostro DIPA. Quando passammo di fronte allo stand Westfalia. Io tirai Elisa per una manica dicendole: “ma si dai, andiamo solo a dare una occhiata, non costa nulla.”.
Come arrivammo allo stand c’era un bel Nugget in mezzo a Sven Hedin e James Cook. Era superaccessoriato, bianco come la neve che c’era fuori e con uno strano numero scritto sul parabrezza. Si parlava di 20.000 euro in meno rispetto al prezzo della versione base. Io non capivo cosa stesse succedendo così chiamai il venditore che c’era li per chiedere spiegazioni e lui mi rispose: “si è il prezzo di questo Nugget che vede in esposizione. Qui in Germania una legge ci impone di vendere i mezzi esposti pesantemente scontati”.
Al che io risposi:”bene, molto interessante, ci sediamo su quel tavolino che lo compro?”.
Da allora ci porta in giro, mai farsi scappare un’occasione.
Una domanda che ci sentiamo ripetere spesso e che rigiriamo a voi: perché non avete una macchina “normale”?
Perchè questo van è molto più comodo ed adatto ai nostri gusti ed alle nostre esigenze. Noi questo camper lo usiamo ogni giorno della settimana. Quando andiamo a cena di amici possiamo bere tranquillamente, poi dormiamo in camper parcheggiati li fuori ed il giorno dopo si va a casa tranquillamente. I bimbi escono da scuola in due orari diversi a distanza di un ora l’uno dall’altro. Il primo affamato ed il secondo invece dopo aver pranzato. Molto spesso si recupera il primo e si resta direttamente nel parcheggio della scuola, si cucina, ci si rilassa e si si aspetta di recuperare il secondo. A volte capita che si aggiungano anche gli amici e che si faccia merenda tutti insieme, ormai è diventato un punto di riferimento nel parcheggio della scuola.
Da quanto esiste il blog http://camperiamo.com e perché avete scelto di raccontare online le vostre avventure?
Camperiamo nasce dalla nostra passione per la condvisione. A noi piace condividere le nostre avventure ed il nostro modo di vedere il mondo oltre che i posti che incontriamo lungo il nostro gironzolare.
Inizzialmente era abbandonato sulla piataforma blogspot. Lo aprii mentre cercavo informazioni sulla Corsica 8 anni fa. Tutti dicevano non fosse possibile andare in Corsica in camper ma io sapevo esistesse il servizio pubblico quindi se ci sono strade per gli autobus ci devono essere anche strade per i camper e cosí iniziai a cercare informazioni. Trovavo tracce per fuoristrada, tracce per moto, viaggi in tenda e così iniziai a raccogliere sul blog. Dopo il viaggio quasi dimenticai il blog.
In generale io passo molto tempo in internet cercando di recuperare le informazioni necessarie per organizzare i nostri viaggi; ad un certo punto iniziammo ad avere traffico, i camperisti iniziavano a cercare informazioni sulla Corsica così mi son detto, ogni volta che organizzo un viaggio quando ho abbastanza materiale le pubblico sul blog sia per me che per chi viaggia in camper come noi.
Trovare informazioni è infatti molto difficile e si trovano frastagliate su un vasto numero di siti web. I portali, appena diventano grandi abbastanza, si riempiono di pubblicità e spesso diventano ingestibili in viaggio per cui cercavo qualcosa di piccolo e snello ma completo nella sua informazione. Un giorno cercando spazio web per mettere il backup delle nostre foto comprai un dominio che poteva anche ospitare blog su WordPress così è nato Camperiamo.
Qual è il vostro budget medio giornaliero quando viaggiate in Europa?
Di solito non ci diamo un budget medio giornaliero. Nelle mie ricerche propedeutiche al viaggio vedo di capire cosa voglio vedere e mi faccio una idea di quanto potrebbe costare quel tipo di viaggio. Quando poi ho i fondi necessari parto. Diciamo quindi che il mio budget è sul viaggio più che sulla giornata. In linea di massima per 15 giorni di solito spendiamo 1000 euro tutto compreso. Gasolio, soste, cibo, ristoranti e vini da riportare a casa.
Nell’organizzazione di un viaggio, da 1 a 10, quanto conta per voi:
- L’organizzazione ——————————— 6 (il budget è fondamentale, quei due o tre posti da non perdere il resto lo lasciamo al caso altrimenti perdiamo l’avventura)
- Il GPS o altri strumenti di navigazione ———- 5 (dipende dal viagio, a volte è bello anche vagare piuttosto che andare a botta sicura)
- Il cibo ——————————————— 8 (siamo pur sempre italiani)
- La connessione WiFi —————————— 2 (libera o parlando con altri camperisti si capisce dove fermarsi. Registriamo e quando abbiamo tempo pubblichiamo)
- La conoscenza della lingua ———————– 8 (ci piace avere contatti coi locali e capire come si muovono sulla loro terra. Ormai ne parliamo 5 in famiglia)
- La conoscenza del paese ————————- 2 (viaggiare è anche scoprire il paese in cui si viaggia)
- Passare prima in officina ————————- 2 (dipende dal viaggio ma qui in Europa un’officina Ford si trova ovunque quindi tagliando regolare annuale e via)
- La velocità di crociera —————————- 2 (noi guidiamo 2 ore e mezza nelle nostre tappe, dove arriviamo arriviamo. Il nostro van sui 100 Km/h ha consumi bassissimi quindi tendiamo a stare in quella zona)
- Le condizioni meteo —————————— 2 (se piove ci si sposta o si va al coperto, prima o poi smetterà)
- I documenti ————————————— 8 (quelli sono imposti quindi libretto, assicurazione, patenti e documenti di identità. Se serve Visto e vaccinazioni)
Tra i posti che avete visitato quali vi sentite di consigliare per una vacanza in camper, minivan o tenda?
La Corsica. Mi è rimasta nel cuore.
Certo che sceglierne uno è molto difficile perché comunque la costa italiana è stupenda, la Francia e la Provenza ad ogni curva offrono una foto, la Camargue per degli zingari come noi è magica, la Germania merita, la Spagna incontaminata (non parlo della costa sud troppo affollata e neanche di quella Nord, parlo dell’entro-terra) ti riporta indietro nel tempo, i Paesi Bassi con la loro calma apparente pronta ad esplodere in mille gusti o colori.
Seguendo la vostra pagina Facebook abbiamo scoperto che siete in partenza per un viaggio incredibile. Raccontateci qualcosa!
Eh si, questo è il tentativo di realizzare il mio grande sogno. L’America in camper.
Da sempre ho sognato un viaggio in America on the road e finalmente dopo un paio d’anni di preparativi, di vacanze brevi e tirate economicamente e di ricerche siamo riusciti a recuperare il budget necessario per partire. Il nostro viagio in camper in USA on the road non voleva essere una toccata e fuga ma qualcosa di approfondito da fare forse solo una volta ma farlo bene.
Sono due anni che ci lavoriamo su e finalmente ora abbiamo il camper caricato su una nave in balia delle onde atlantiche direzione Baltimora.
Il 5 Gennaio è partita la nave Atlantic Star dal porto di Anversa (Belgio) direzione Baltimora (Maryland, USA). Il 22 voleremo noi direzione Washington, il 23 recupereremo il camper e se l’ufficiale in dogana ci conferma il Visto turistico per 6 mesi viaggeremo on the road fino a fine Luglio. Inizialmente scapperemo dal freddo inverno in direzione sud.
Nei primi 15 giorni faremo la Route 2: Virginia, Nord Carolina, Sud Carolina, Georgia ed entreremo in Florida dove passeremo il mese di Febbraio.
Da li saliremo a New Orleans e risaliremo il Mississipi lungo la Route 5 (la strada della musica) su fino a Chicago dove dovremmo arrivare a fine Marzo.
Da Chicago ovviamente Route 66 fino al Pacifico, arrivati a Los Angeles scendiamo a San Diego e da li risaliamo a San Francisco verso fine Aprile. Da San Francisco iniziano i grandi parchi americani per cui Yosemite, White Mountains, Sequoia, Death Valley (ok qui non siamo in un parco ma ci passiamo attraverso) e Las Vegas. Sosta di un paio di giorni in hotel SPA per spezzare la metà del viaggio e si ricomincia.
Su verso Nord dove ormai le temperature saranno gradevoli per cui dal Gran Canyon si va verso Carson, Rio Grande, White River, ed attraversiamo Colorado e Wyoming fino allo Yellowstone passando per il monte Rushmore in Sud Dakota (si, non ci si passa normalmente, si deve fare una deviazione di circa 1000 miglia ma siamo li ed avendo tempo lo facciamo volentieri).
Dovremmo essere a fine Giugno ormai e ci sposteremo verso Ovest sulla costa Pacifica per preparare la nostra entrata in Canada a fine Luglio. Qui finiscono i nostri 6 mesi di USA on the road ed iniziano i nostri 2 mesi di Trans-Canada highway, l’autostrada tra le più lunghe al mondo. Dalla Columbia Britannica passeremo attraverso Alberta, Saskatcheran, Manitoba, Ontario, Quebec direzione Est fino alla Nuova Scozia da cui imbarcheremo il nostro camper per rientrare in Europa.
Ultima parte del nostro viaggio sarà un breve backpacking coi bimbi al seguito per raggiungere l’aeroporto da cui voleremo per l’Europa. Una settimana a piedi appoggiandoci a soluzioni tipo ostelli o AirBNB in direzione Montreal.
Sarà la seconda metà di Settembre e ci prepareremo per rientrare a scuola ed al lavoro a fine Ottobre.
Qual è stata la difficoltà più grande fino ad oggi? Burocrazia? Costi? Paure?
Diciamo che è un testa a testa tra burocrazia e costi. Un viaggio di questo tipo per 4 persone spedendo il nostro camper e senza farci mancare di vivere i posti visitando ciò che hanno da dare non è economico. Il nostro budget è sui 25.000 euro comprese quelle spese che non riusciamo a spegnere mentre siamo in viaggio. Abbiamo lasciato la casa e non abbiamo le rette scolastiche, abbiamo ridotto al minimo le spese fisse (acqua, luce, gas, telefono, internet, palestre, compleanni e cene con amici e parenti) ed abbiamo tenuto le assicurazioni. Quindi questo è ciò che dovevamo farci bastare e diciamo che tra spedizione, burocrazie varie ed assicurazioni aggiuntive abbiamo già dato fuoco ad un 20% circa.
La burocrazia è stato un altro macigno che ci ha richiesto tante energie, tanta pazienza ed un paio di migliaia di euro. Considerate che noi siamo italiani, abbiamo vissuto in Francia, in Germania ed ora in Spagna quindi i nostri docuemnti sono un bel mix di queste nazioni. Per cui tra conversioni, leggi diverse in stati diverse, consolati che non comunicano tra loro ed addetti che non sempre hanno voglia di aiutarti, abbiamo speso 4 mesi a correre a destra ed a sinistra. Sul blog abbiamo scritto qualche post in cui andavamo nel dettaglio delle battaglie che dovevamo portare avanti, anche questo è viaggio.
Paure. Ce lo chiedono in tanti. Ma non avete paura che vi succeda qualcosa? Ma non avete paura che si rompa il camper? Ma non avete paura a viaggiare coi bimbi? Ma non avete paura ad organizzare un viaggio così? Ma non avete paura di non fare la cosa giusta per i vostri figli? No, non abbiamo paura. Siamo consci che un viaggio del genere sia una eserienza fondamentale per lo sviluppo dei nostri figli. Siamo consci che i pericoli on the road siano superiori a quelli in una casa (per quello non abbiamo fatto la panamericana ma ci siamo concentrati sul Nord America). Siamo consci che dovremo tenere alta la guardia ma siamo anche consci che nel mondo ci sono sempre moltissime persone pronte ad aiutarci. Educazione ed un buon sorriso ti tirano fuori da tante situazioni che non si augurano al tuo peggior nemico.
E comunque il nostro paracadute è sempre quella strana cosa di plastica che abbiamo nei portafogli. Se tutto dovesse andar male si prende un aereo e si torna a casa, con o senza camper. Non stiamo facendo nulla di illegale e non intendiamo fare nulla di illegale. Stiamo andando in un paese civilizzato dove i problemi si risolvono ed al massimo si rientra con un bel mutuo pesante sulle spalle ma si rientra. Quindi no, non abbiamo paura (magari Elisa un po’ si ma non lo dice apertamente J ).
Perché avete scelto di spedire il vostro minivan invece di acquistarne uno in America?
Qui si rientra nel motivo della nascita del nostro blog camperiamo.com
Trovare informazioni a riguardo è stata durissima e solo recentemente ho scoperto un tassello fondamentale. Comprare un camper in america è molto facile, è difficile registrarlo a proprio nome se non si risiede li. Con il Visto B2 turistico non si può richiedere la residenza pena l’arresto per cui devi conoscere qualcuno che vive in america e che possa intercedere per te e registrare il mezzo dando il suo indirizzo di casa. Noi non conosciamo nessuno a cui poter chiedere un tale favore e quindi ci restava solamente comprare in Messico, comprare in Canada o affittare. Il Messico coi bimbi era escluso, troppo pericoloso. In Canada troppo freddo a Gennaio. Affittarlo troppo costoso per 6 mesi e per 35.000 Km preventivati. Per cui abbiamo deciso di spedire il nostro. Solo recentemente ho scoperto che in Montana è possibile registrar un mezzo dando un indirizzo qualsiasi, anche quello dell’hotel. Ad averlo scoperto prima avrei sicuramente optato per comprare e rivendere.
È vero che nel trasporto il mezzo deve viaggiare vuoto? Se sì, i vari accessori che utilizzate di solito che fine faranno?
Dipende dalle compagnie di spedizione. La Seabridge-tours ha fatto accordi con lo spedizioniere per cui il camper può viaggiare apparentemente vuoto. Per cui i sottopanca, gli armadi ed i cassetti possono contenere cose. Bisogna togliere tutto ciò che è di valore o elettronico per cui viaggeranno con noi nel bagaglio a mano.
Cosa hanno detto i vostri parenti quando gli avete parlato di questo viaggio?
Ormai sono abituati ai nostri exploit. Pensate che io lasciai un posto fisso come manager in Louis Vuitton con un bimbo di 4 mesi di età per andare a lavorare come freelance, con contratto di tre mesi in Francia. Un grande azzardo che però a distanza di anni posso dire aver pagato molto bene.
I genitori hanno quindi reagito con un misto di euforia per l’immensità di un progetto del genere e di paura (e rieccola) per un motivo o per l’altro.
Comunque sono al nostro fianco pronti a supportarci come possono.
Cosa hanno detto i vostri figli quando gli avete proposto questo viaggio?
Aleeeee!!! Wooooooo! Andiamo in America a trovare gli indiani!!!!
Ma che lingua parlano in America? E che lingua parlano gli Indiani? Ma quanti aerei dovremo prendere papà?
Che lavoro fanno due genitori italiani con due bimbi per avere la possibilità economica di spedire un mezzo negli Stati Uniti e viaggiare così tanto tempo?
La mia compagna lavora a casa come mamma a tempo pieno, h24 7 su 7. Io sono un programmatore. Noi possiamo permettercelo perchè siamo in affitto e possiamo fermare tutte le spese durante il viaggio, non abbiamo vizi, non abbiamo spese in eccesso (internet sul cellulare, Sky, Netflix, rate della macchina, non fumiamo, non vestiamo alla moda). Se avessimo avuto il mutuo aperto o le rate del camper sarebbe stato ancora più difficile come organizzazione e probabilmete avremmo dovuto accantonare ancora un paio d’anni ma comunque si parla di un budet pari a comprare un’auto nuova di media cilindrata.
Come gestirete i vostri impegni lavorativi mentre sarete on the road in Nord America?
Sono ormai 20 anni che lavoro e quest’anno compio 40 anni per cui mi son fato un regalo fuori dal comune. Mi son preso 10 mesi sabatici per cui se ne parla a Novembre.
La top 5 dei posti che avete in programma di visitare!
1) Yellostone (bisonti ed orsi)
2) Sylicon Valley (guidare o camminare in mezzo alle menti che stanno cambiando il mondo)
3) Mont Rushmore
4) Inizio della Route 66 (l’inizio di un mito)
5) Cape Canaveral (sperando coincida con il lancio di un missile)
Ce ne sono altre 100.000 (Zion, Antilope Canyon, i leoni a San Diego, Una corsa di Nascar, una partita di Basket, le bande di motociclisti, Yosemite, il Sequoia, etc., etc., etc.)
Quale incognita vi preoccupa di più di questo viaggio?
La conferma del visto.
Noi abbiamo fatto una intervista a Madrid per avere il Visto B2 per un soggiorno di 6 mesi. Tuttavia l’ufficiale in dogana ha l’ultima parola e può sempre ridurre la permanenza ed addirittura annullarla per cui se ti dice: “te non puoi entrare” il tuo viaggio finisce li. Questa è una incognita parzialmente fuori dal mio controllo, io so quali documenti portare per passare quest’ultimo controllo e conosco la basi su cui prendono la decisione finale ma non sono io a prenderla.
Dal punto di vista comunicativo cosa ha in serbo la e-family? Un documentario? Un libro? Video su Youtube?
Noi portiamo 4 Log cartacei, 2 terabyte di spazio disco e 50$ per comprare il terzo terabyte.
Abbiamo un pannello solare per tenere carichi i cellulari ed il portatile per cui sappiamo che registreremo tutto.
Io ho già un libro in cantiere, un libro fantasy non legato al viaggio ma pensavo di riproporre le nostre esperienze in chiave fantasy all’interno di quel libro.
Sicuramente posteremo anche settimanalmente sul blog mentre siamo in viaggio e le foto migliori finiranno sulla nostra pagina facebook come pillole on the road.
Al rientro potremmo pensare di preparare dei video documentari sugli stati che abbiamo visitato e se il materiale sarà sufficiente anche un libro che copra gli aspetti organizzativi ed esperenziali di un viaggio di questo tipo in famiglia.
Il viaggio non ha lo scopo di comunicare qualcosa ma ha lo scopo di stare tra di noi in famiglia.
Una canzone che non vedi l’ora di ascoltare mentre guiderai sulle autostrade americane?
Per Emanuele: Barbara Ann (Beach Boys)
Per Elisa: Surfin USA (sempre dei Beach Boys)
E adesso, come di consueto, salutate i lettori con un’immagine!
Comments
1 commentoNicola Fabozzo
Nov 22, 2017Ammiro il vostro coraggio .èvviva il Pleinair e la vita in liberta’.
Emanuele
Mar 17, 2024Ormai 8 anni fa partivamo per questo viaggio, quanta strada percorsa.
ROBERTO ZAMBON
Apr 10, 2024Mai avrei creduto che dopo 8 anni saresti ripassato qui per un commento. Chi non muore si rivede! Un abbraccio a tutta la famiglia, spero stiate bene e in salute.