C’è chi viaggia per piacere, chi per avventura, chi per amore, chi per praticare il suo sport preferito, e chi per mille altri motivi. Ma c’è anche chi ha la straordinaria fortuna di viaggiare per lavoro, guadagnando soldi grazie a ciò che riesce a fare in viaggio. È il caso di Vitamina Project, nome dietro il quale si celano due giovani viaggiatori (e un bel cagnone) sempre in giro per il mondo. Loro sono Giulia e Rocco, e anche se non possiedono un van né un camper, di esperienze on the road ne hanno vissute più di tanti camperisti di vecchia data. Ve li presento perché, oltre a essere nostri cari amici, sono anche l’esempio di uno stile di vita e di viaggio alternativo al classico turismo a cui il sistema ci ha abituati. La parola dunque a Vitamina Project, ringraziandoli in anticipo per il tempo prezioso dedicato alle risposte!
Ciao Rocco e Giulia, benvenuti nel blog di Ermanno. Ci conosciamo e frequentiamo da tempo e finalmente è arrivata l’occasione per un’intervista. Presentatevi in breve!
Ciao ragazzi, per noi è un gran piacere intervenire sul vostro blog, giacché seguiamo da sempre le avventure di Ermanno, provando tanto affetto e grande ammirazione per la vostra bella famigliola di viaggiatori. Vitamina Project è il nostro progetto, un’iniziativa che punta a divulgare un turismo più responsabile ed etico, con attenzione particolare alle culture dei popoli (vicini e lontani) con cui entriamo in contatto nei nostri viaggi. Privilegiamo l’America Latina e l’Asia, ma possiamo dire di essere attratti da tutto il Mondo.
Da dove nasce il nome Vitamina Project? E quali valori vorrebbe rispecchiare?
Il nome Vitamina Project nasce dall’esigenza di conciliare vitalità, ottimismo, energia e positività, aspetti secondo noi fondamentali per affrontare qualsiasi viaggio. Crediamo espressamente che “Viaggiare è solo una questione di energia” e con questo motto ce ne andiamo per il Mondo, curiosi ed entusiasti. Quello che non vi abbiamo detto, però, è che Vitamina è il nome del nostro cagnolone, un simpatico spinone che abbiamo raccolto dalla strada quasi 10 anni fa, e che ci accompagna in molti dei nostri viaggi. Si può dire a tutti gli effetti che “il nostro cane è diventato un progetto”.
Il vostro blog è un punto di riferimento per conoscere il Sud America e le sue meraviglie. Quando nasce la passione per questo continente?
Si, il nostro focus principale è proprio l’America Latina, una passione, probabilmente innata, che accomuna entrambi, e che ci ha spinto a fare il grande passo: lasciare l’Italia e viaggiare per tutta l’America Latina (da Buenos Aires a Los Angeles) senza mai prendere aerei.
Un viaggio lungo e impegnativo durato circa 13 mesi, un’esperienza che ci ha cambiato sicuramente le prospettive e ci ha dato la convinzione di poter seguire i nostri sogni.
Da allora non vi siete più fermati e avete continuato a viaggiare in lungo e in largo, trasformando poco a poco quella che per la maggior parte delle persone è una spesa in una fonte di reddito. Come ci riuscite?
Si vero, siamo fortunati a poter viaggiare spesso, ma la strada che porta a quest’indipendenza non è affatto semplice, o per lo meno non lo è stato per noi. Per fare un lavoro che ti piace bisogna avere fede e determinazione. Vitamina Project ci ha permesso di convogliare le nostre professionalità verso un’unica direzione. In poche parole abbiamo messo al servizio del nostro progetto le nostre peculiarità, esprimendo quello che noi siamo, e dando uno sbocco concreto ai nostri studi: Giulia è laureata in Traduttori e Interpreti, e si è poi formata come video-maker prima di diventare una fotografa professionista.
Io invece vengo da studi umanistici (Filologia ed Archeologia) e le mie passioni sono sempre state i viaggi e la scrittura. Inoltre entrambi siamo Accompagnatori Turistici abilitati e da sempre accompagniamo persone in viaggio un po’ in tutto il mondo. Come vedete quindi, Vitamina Project è stata un’enorme occasione che ci siamo dati per far emergere le nostre professionalità. Partendo da zero, ovviamente, e poi piano, piano…
Uno dei vostri attuali sistemi per monetizzare è quello di offrire consulenze personalizzate a chi, come voi, desidera intraprendere un viaggio in America Latina, ma anche negli Stati Uniti e in Cambogia. Spiegateci meglio come funziona!
Esatto, è stata un’intuizione di Giulia che si è accorta della voglia di molti viaggiatori di partire per conto proprio alla scoperta di destinazioni esotiche e meno turistiche, e dell’esigenza di avere allo stesso tempo dei punti di riferimento che indirizzassero le loro traiettorie. Dei local experts che conoscessero bene la destinazione e che sapessero dare loro consigli pratici e utili per viaggiare in autonomia.
Chi ci sceglie, quindi, è perché si fida della nostra preparazione e ci richiede la strutturazione del viaggio in base alle proprie esigenze. Noi, però, non pre-acquistiamo nessun servizio, semplicemente aiutiamo i viaggiatori nella pianificazione del viaggio, affinché siano essi stessi i protagonisti e non dei meri esecutori.
Nella pagina Press del blog riportate un sacco di collaborazioni. Cosa consigliereste a chi non è pratico per trovare partner e finanziare il proprio road trip?
Ricercare sponsor è una questione centrale per ogni progetto indipendente. Ottenerli è però sempre più complicato. A tal proposito, non abbiamo una formula magica, ma sicuramente avere coraggio nel proporsi, mantenendo però la credibilità. È forse scontato, ma per portare a termine una partnership bisogna essere precisi e dettagliati nella presentazione della richiesta, e soprattutto spiegare ad eventuali investitori il perché dovrebbero scegliere proprio noi.
Leggendo la storia della vostra pagina Facebook ho trovato una frase interessante: “Vitamina Project” è la storia di Rocco e Giulia, nomadi digitali in viaggio per la vita […]”. Molti credono che il nomade digitale sia uno scansafatiche, una sorta di hippie che vagabonda con il suo computer e la fotocamera. Quanto lavoro c’è dietro la gestione di un blog e dei canali associati?
Essere nomadi digitali significa lavorare a tempo pieno, come sempre quando si lavora in proprio. Per non parlare della preparazione che bisogna avere per sopportare la concorrenza e per rimanere aggiornati al mondo digitale.
Per gestire bene il blog, per esempio, e per padroneggiare i vari social io ho conseguito un Master in Web Marketing, mentre Giulia segue spesso corsi di aggiornamento on-line.
Parliamo delle vostre originali guide su IBS. Ad oggi ne avete pubblicate due: La nuova guida-diario di viaggio per viaggiatori. Argentina, Bolivia, Perù e Cile e Rio de Janeiro – Alla scoperta della “città meravigliosa2. Ci raccontate qualcosa di sfizioso in merito ai contenuti?
Si, Le nostre Guide Vitamina nascono dall’idea romantica che viaggiare significa esplorare, seguire l’istinto, andare oltre i luoghi comuni. E così abbiamo creato dei piccoli supporti (per il momento solo in ebook) per chiunque ami viaggiare in maniera autonoma, dei libricini dalla facile consultazione e dalla grafica accattivante che presentano itinerari di viaggio come nel caso di quella su Argentina, Bolivia, Perù e Cile, oppure ricche monografie, come quella su Rio de Janeiro, che oltre a consigli pratici contengono rubriche su film, libri e persino racconti di viaggi e avventure vissute dai sottoscritti.
Cosa consigli a chi vorrebbe seguire il vostro esempio ma continua a rimandare perché i soldi, il lavoro, la famiglia…?
Bella domanda. Il nostro modesto consiglio è solo uno, provare a seguire con tutte le forze la propria passione, senza farsi condizionare dalle difficoltà logistiche. Quelle ci saranno sempre per ognuno di noi. Magari coltivando parallelamente alla quotidianità il proprio piccolo progetto, portandolo avanti solo per il gusto di farlo, senza pensare a come monetizzare sin da subito. Chissà, magari, se si fanno le cose per bene, quella passione si trasformerà in qualcosa di più concreto.
Ecco i sogni sono così, a volte illudono, ma molto spesso salvano vite!
Quali difficoltà avete incontrato nel vostro grande viaggio in Sud America? E con quali problemi dovete fare i conti oggi?
Prima di partire per il Sud America abbiamo dovuto fare i conti con tanti condizionamenti, in primis legati alla sicurezza. Gli allarmismi della stampa e del web, le informazioni imprecise, tanti dettagli che hanno messo a dura prova la nostra determinazione. Ma per fortuna, come spesso accade, la passione per il viaggio e la fiducia in questo Mondo hanno prevalso. Così, ci siamo affidati all’Universo e ci siamo messi in cammino. Sarà stata la fortuna o il buon senso, scegliete voi, ma in anno e più di viaggio in America Latina non ci è capitato nulla di brutto, anzi abbiamo incontrato principalmente gente stupenda e generosa, ed abbiamo ricevuto amore spontaneo e disinteressato.
Poi certamente, viaggiare con gli occhi aperti e con buon senso rimane una prerogativa imprescindibile quando si va all’esplorazione di mondi lontani e più poveri dei nostri. Ma per fortuna, povertà non è quasi mai sinonimo di violenza, anzi!
1 libro e 1 film sui viaggi che Giulia adora e 1 libro e 1 film sui viaggi che Rocco porta sempre nel cuore!
Fedele alle mie suggestioni giovanili, il mio libro preferito è l’Odissea di Omero, un film indimenticabile è lo Sguardo di Ulisse, di Theo Angelopulos. Giulia invece vi risponderà così: il mio film preferito è il Pianeta Verde di Coline Serrau, mentre un libro per me indimenticabile è Sulla Strada di Jack Kerouac.
Come da tradizione, è arrivato il momento di salutarci con una cartolina : la vostra foto preferita in assoluto! Un abbraccio e grazie per essere stati con noi 🙂
Comments
1 commentoMartina
Feb 18, 2019Bellissima storia e bellissimo articolo! Dedizione, Amore, viaggi e felicità…esta es vida!