C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti – Henry Ford
Il kit ibrido per auto, rispetto al kit retrofit 100% elettrico, è una delle ipotesi che ho vagliato per il futuro del nostro van Ermanno. Rispetto a convertire il mezzo in auto elettrica, il kit ibrido offre maggiori garanzie e costi nettamente inferiori. Perché questo? In sostanza perché con una soluzione del genere il motore endotermico non viene sostituito ma affiancato da due piccoli motori elettrici a supporto della tradizione anteriore o posteriore (dipende dal sistema), inseriti nel mozzo della ruote. Questo, ed è il vantaggio più importante, assicura una mobilità superiore al kit retrofit elettrico perché, nel momento in cui finisce la batteria, si prosegue a benzina o diesel. Anche dal punto di vista del prezzo, le cifre sono di gran lunga più basse, circa un terzo o un quarto rispetto alla conversione elettrica. Per queste e per altre ragioni mi sono deciso a contattare le aziende che propongono il kit ibrido, chiedendo delucidazioni in merito.
Il fatto di avere ormai da quattro anni uno scooter 100% elettrico oltre a 2 bici elettriche mi rende abbastanza tranquillo su queste “nuove tecnologie”. Purtroppo, in questo caso, in problema è un altro: nessuno dei tre interlocutori contattati pare al momento essere in grado, chi per un motivo chi per un altro, di offrire il kit ibrido a privati. Nella fattispecie ho contattato quelli che sembrano essere gli unici player del mercato, ovvero Landi Renzo (famoso distributore di impianti a GPL e metano per auto), Eco Hev, start up della Valle d’Aosta, e infine eProInn, società Spin Off dell’Università di Salerno. Di seguito riassumo ciò che ho capito per conto mio e mi è stato riferito in merito alla disponibilità del kit ibrido per auto. Cominciamo da Landi Renzo.
Indice dei contenuti
IL PROGETTO HERS DI LANDI RENZO: FERMO AL PALO
Si chiama Hers, acronimo di Hybrid Electric Retrofit System, ed è una “tecnologia innovativa brevettata” dal gruppo Lanzi Renzo “in grado di ridurre i consumi urbani fino al 35%, in particolare nei percorsi urbani”. Dalle premesse sembrerebbe un affare, peccato che quando ho chiamato il customer service, la segretaria sia caduta dalle nuvole: “quale kit?”, è stata la prima risposta. Mi ha quindi consigliato di chiamare un’officina partner, le stesse che installano gli impianti GPL o metano Landi Renzo. Ho quindi provato con uno degli installatori in provincia di Bologna, il quale mi ha risposto che “di quel progetto non si è più saputo niente”. Ad oggi, primavera 2018, il decantato Hers è quindi fermo al palo, senza che si sappia con esattezza quale sarà il destino del kit, se verrà commercializzato, quando e a che prezzo. Gli articoli online (pochi per altro) risalgono al 2014, 2015 e 2016, poi più nulla.
E-COBIM_AXLE DI ECO HEV: SOLO PER FLOTTE DI VEICOLI
Landi Renzo non è certo l’unico ad aver annusato il business nascente. Sulla stessa parete verticale si sta arrampicando anche una giovane start-up della Valle d’Aosta, il cui nome, ECO Hev, sta per Electric & Hybrid Drive Company. Anche qui, come sono abituato a fare di solito quando voglio arrivare al dunque, ho preso in mano il telefono e ho chiamato il numero alla pagina contatti del sito. Dopo qualche squillo mi ha risposto una ragazza, molto cortese e disponibile, spiegandomi che Eco Hev propone al momento il kit E-CObim_axle (mi domando dove trovino i nomi) solo a flotte di veicoli di almeno 20 unità. Car sharing, aziende, comuni… sono loro la clientela tipo a cui possono rivolgersi. Questo perché, di volta in volta, il kit viene “riadattato” per la vettura di interesse, a costi che hanno senso solo e soltanto quando di mezzo ci sono, appunto, parecchie auto. Impossibile dunque per questa realtà emergente offrire lo stesso kit al privato. Vedremo in futuro, per ora niente da fare.
HYSOLARKIT: L’IBRIDO SOLARE IN SVILUPPO DA 10 ANNI
L’ultimo dei tre referenti per chi cerca kit ibrido in Italia ha un nome ancora più strano: Hy Solar Kit. In pratica, a differenza di HERS e del kit E-CObim_axle, ci troviamo davanti a un prodotto che, in aggiunta ai componenti previsti, aggiunge un pannello solare sul tetto: le batterie verrebbero ricaricate in questo modo grazie all’energia del sole, con un risparmio ulteriore e un beneficio ambientale ancora più significativo. L’avventura di questa start up, poi spin off e forse un domani azienda è iniziata nel lontano 2008: da allora ha fatto seguito una quantità spaventosa di articoli su riviste specializzate, interviste radiofoniche e televisive, video su Youtube, riconoscimenti, foto, rassegna stampa, materiale vario… ma di fatto resta un solo prototipo realizzato e nulla di concreto in mano.
Comments
1 commentoEduardo
Apr 8, 2018Ciao Rob, hai fatto una ricerca utile a tutti. Stavo pensando, escludendo LandiRenzo ed aspettando i salernitani, direi che EcoHev resta comunque l’azienda più concreta al momento. Forse si potrebbe risolvere il problema con loro, presentando una commissione come gruppo d’acquisto solidale. Bisognerebbe presentarsi con almeno 20 veicoli dello stesso tipo, se ho capito bene.
Rob
Apr 8, 2018Ciao Eduardo, l’idea del gruppo di acquisto già esiste per i mezzi elettrici e i mezzi ibridi (se lo cerchi online lo trovi subito), ma lo gestiscono due soci, il che ti fa capire quanto possa essere complesso. Trovare 20 persone disposte comunque a pagare cifre intorno ai 10-12.000 euro mi sembra una missione impossibile o quasi. Nulla vieta di provare, sto pensando di fare un esperimento simile per le batterie al litio, fra poco ne parlerò nel blog 😉
Eduardo
Apr 17, 2018Ciao Rob, si conosco i gas per auto ibride/elettriche. Ma qui si parlava di “kit” per convertire auto convenzionali, giusto? la spesa non sarebbe inferiore?
Ecco, ho visto del tuo appello per le batterie a litio. Spero riscuota successo!
LuG
Feb 17, 2022Ciao Rob. Puoi darmi il link su alibaba? E’ passato molto tempo dalla redazione dell’articolo e non ho trovato niente…
O almeno il nome della ditta che lo fabbrica o del kit stesso.
C’è una ditta USA che ha un kit pronto ed in vendita, con motori veri da kw anche a 3 cifre, niente moto-ruote ma vero asse con differenziale meccanico, adatto a trazione anteriore o posteriore. Gli ho scritto ma non mi hanno risposto. Immagino mi abbiano fatto un pernacchione… Cmq se vuoi ri-tentare tu posso ricercarli e passarti il link.
In ogni caso mi piacerebbe sapere quanto questi kit si integrino con le meccaniche ed autroniche, tipo: le rute dietro vengono sempre fatte girare come quelle davanti prendendo il segnale da es: sensori abs (magari anche retrofit) o vengono fatte girare alla caxxo? Perchè se fosse come nella 2a ipotesi, farebbe schifo ma però potrei farmi la conversione quasi da solo… (nel mio caso con usando il diff mecc della versione 4×4, che ha pure il blocco).
Sono dubbioso che le prime toyota (non prius, ma quelle serie, le awd derivate camry, mai importate da noi) siano così precise, figuriamoci un bolt-on kit “one size fits all”…
Gianfranco Rizzo
Giu 23, 2018Leggo solo ora questo articolo, trovato tramite Google. Sono il promotore del progetto HySolarKit e posso darvi qualche informazione. Come si può vadere visitando il nostro sito, da un paio di anni abbiamo fatto fronte comune con il progetto HERS di Landi e ci siamo candidati con successo prima ad Horizon 2020 e poi al progetto LIFE, dal quale siamo stati finanziati. Il progetto, partito a settembre 2017, ha come obiettivo quello di portare a livello di industrializzazione (TRL=9) quattro prototipi, e di formare una joint venture tra i quattro partner (eProInn, Landi, Solbian, Mecaprom). Informazioni sono al sito http://www.life-save.eu. Mi dispiace non aver risposto alla email, ne riceviamo moltissime e ci può capitare di perderne qualcuna. Nell’ultimo periodo abbiamo ridotto la comunicazione per rilanciarla a partire dal nuovo progetto, che può rappresentare una opportunità concreta per andare verso il mercato. Non vi sfuggirà che portare a livello industriale questa idea e con un costo contenuto è impresa particolarmente complessa, che richiede risorse economiche e superamento di ostacoli non banali, dagli aspetti tecnici, alla omologazione, al marketing, alla distribuzione e alla normativa.
andrea
Lug 3, 2018Buongiorno signor Rizzo, siamo interessati a poter installare i vostri kit nel momento in cui saranno commercializzabile, vorrei chiederle se fosse possibile inscriversi come installatori. Nel frattempo la ringrazio
Massimiliano
Ott 6, 2018Riscontro stesse problemariche. Purtroppo ad oggi è tutto teoria. Il singolo privato non viene neppure considerato. Peccato. Il giro d’affari sarebbe stato non indifferente. Immaginate tutte le auto diesel da rottamare nel bacino padano che potevano essere ibridizzate. Dovrebbe essere come metanizzare o gasare un benza. Altrimenti chi non ha i soldi per un auto elettrica cosa farà???? Ingrasserà le case automobilistiche e le banche con i prestiti per acquistare un auto nuova altrimenti a piedi o con l autobus quando passa.
ROBERTO ZAMBON
Ott 8, 2018Purtroppo è così.. Più aspettiamo, peggio sarà per tutti, speculatori inclusi
Antonello
Nov 9, 2018Buongiorno a tutti. Sono sulla stessa vostra lunghezza d’onda. Ho fatto i vostri stessi passi ed ho comprato una auris ibrida es ho aggiunto il gpl….vorrei comunque ampliare il discorso elettrico al posteriore. Proverò a rivolgermi a Newtron che però pare faccia solo trasformazione completa in elettrico. Comunque hybrid è gpl è una bomba!!!
Fabio
Gen 23, 2019Vi seguo perché anche io sono per l’ ibrido e ho 3 auto diesel E4 e non ho nessuna intenzione di rottamarle , perché con 2 insieme non supero i 2000km l’anno con l’altra i 15000 , e sono praticamente nuove, trovo assurdo continuare ad inquinare per demolire e ricostruire nuovi mezzi quando con un dispendio energetico irrisorio si può dare nuova vita alle cose.
Detto questo,
Il problema di fondo sono i magnate delle automobili, che hanno il potere di gestione politica, quindi per loro é conveniente solo nuovi mezzi e in pochi anni, e fino a quando la plebe li segue non ci sarà storia.
Per quanto riguarda il blocco del traffico, anche questo é politico, non per caso avviene quando si accendono gli impianti di riscaldamento.
luca allinio
Apr 17, 2019nessuno ha provato a contattare la Newtron? sembra siano gli unici ad aver gia’ convertito un cospicuo numero di macchine, di vari modelli
ROBERTO ZAMBON
Apr 22, 2019Ciao Luca. Newtron è l’unica officina autorizzata dal Ministero dei Trasporti, le altre si appoggiano a loro e rivendono il prodotto omologato.
Toni
Feb 14, 2022Buongiorno a tutti!
Considerati i forti rincari del carburante, mi chiedevo se qualcuno ha delle novità riguardo ad eventuali sviluppi in merito a motori elettrici da alloggiare nel mozzo dell’auto.
Il metano che una volta ti dava “una mano” adesso ti dà un bel calcio nel c..o!
LuG
Feb 17, 2022Trovato! https://www.fluxhybrids.com/
magari tu avrai più fortuna…
ROBERTO ZAMBON
Feb 21, 2022Per omologarlo in Italia dovresti fare un triplo salto mortale carpiato all’indietro…. direi che non è una strada percorribile purtroppo..