Res severa verum gaudium – Lucius Annaeus Seneca
Questo inutile post potrebbe essere di grande conforto per chi – come noi – si innamora di un veicolo storico (diciamo vecchio) e scopre che è pieno di magagne (diciamo rogne). A noi è successo per l’appunto questo: dal momento in cui siamo rientrati a Pianoro, ridente comune in provincia di Bologna, il rampante Ermanno ha cominciato a mettere a dura prova i nostri nervi.
Prima sono state le boccole dello sterzo (tipo che il cambio ha cominciato a girare a vuoto come quando sbatti l’uovo, al che ho dovuto chiamare il nostro primo carro attrezzi). Poi le batterie, quella del motore e quella dei servizi. Poi il motorino di avviamento. Poi l’alternatore. Poi l’impianto elettrico (anche lì, carro attrezzi fino in officina, evvai). Poi un problema allo sterzo che ha determinato il consumo prematuro delle gomme anteriori (treno Goodyear misura introvabile appena sostituito, un po’ come quando compri un gioco in legno a tuo figlio piccolo e lui lo rompe dopo poche ore). Poi, tornando a noi, la partenza a GPL, uno scherzetto finalmente risolto (vedi in proposito l’articolo super dettagliato sulle Candele non schermate). Fino all’apoteosi: la rottura del cambio.
E questo con in mezzo una revisione globale che avrebbe dovuto sistemare “il grosso”. Ovvero, come mostra questa lista:
Capite bene che a un mezzo che ne combina di tutti i colori – nel vero, fastidioso senso dell’espressione – bisogna proprio volergli bene. Infatti siamo consapevoli che le spese dal giorno dell’acquisto sono state ingenti, soprattutto se consideriamo che nel frattempo il pancione di Maddalena cresceva finché un bel giorno di inizio estate veniva alla luce il piccolo Sebastiano. Insomma, vogliamo credere che Ermanno, in fondo, sia un bravo ragazzo, ma forse ci stiamo solo illudendo. Date un’occhiata a questa lista di investimenti (chiamiamoli così) dove i numeri corrispondono agli euro spesi e capirete cosa intendo…
- 400 GOMME NUOVE
- 50 PRIMO CONTROLLO
- 140 BATTERIA MOTORE
- 30 BOCCOLE
- 120 MANODOPERA
- 85 ALTERNATORE
- 170 MOTORINO ELETTRICO
- 30 BOCCOLE
- 100 CARRO ATTREZZI DA BENTIVOGLIO
- 30 CINGHIA RADIATORE
- 20 CAMBIO GOMME ANTERIORI
- 30 FRENO DIETRO
- 20 + 35 MOLLE A GAS
- 90 MECCANICO COLLI EUGANEI
- 70 CARRO ATTREZZI (PUGLIA)
- 80 FARI + MORSETTI + DIMMER (ELETTRAUTO CAROVIGNO)
- 70 CAVETTO ACCENSIONE (PUGLIA)
- 70 MOTORINO AVVIAMENTO RIPARAZIONE (PUGLIA)
- 190 RIFACIMENTO MESCOLA GOMME ANTERIORI
- 160 IMPIANTO ELETTRICO
- 320 CAMBIO
- 540 MANODOPERA OFFICINA BOLOGNA PER CAMBIO
TOTALE 2.850 EURO… (Il redivido lo abbiamo comprato per 3.300…)
LA DIFFERENZA TRA RIPARARE LA MACCHINA E L’AUTO D’EPOCA
Continuo a condividere il mio ragionamento nell’infondata certezza che qualcuno, nel marasma di informazioni pubblicate in rete, troverà questo post e, leggendolo, si sentirà meno solo (in fondo la scrittura/lettura serve a questo, giusto?). Ebbene, molti ci hanno detto “chi ve lo ha fatto fare?”, al che me lo sono chiesto anch’io. Okay, Ermanno è un gran figo, grazie al GPL consuma poco, ti permette di dormire e cucinare in giro e viaggiare carico come un mulo, ma se poi ogni tre per due è dal meccanico? Bè, mi sono risposto, prima o poi le magagne finiranno e nel frattempo il valore del mezzo sarà schizzato in alto come lo spread BTP-BUND nel pieno della crisi dei mutui subprime.
Non così in alto (era solo per rendere l’idea) ma voglio dire: un caro amico mi ha confidato di aver speso in un anno per la sua vecchia macchina la bellezza di 5.000 euro in riparazioni varie. E che cosa gli rimane alla fine? Una macchina come tante altre, con ricambi nuovi di zecca ma senza alcun valore sul mercato. Infatti la vuole cambiare e se va bene tirerà gli stessi soldi che ha speso per le riparazioni. Al contrario, io e Maddalena quei soldi li dovremmo rivedere il giorno in cui decidessimo (non ci contate troppo) di rimettere Ermanno sulla piazza per l’ottava volta.
Magari ci illudiamo, magari stiamo cercando di giustificare ai nostri stessi occhi un errore di gioventù, magari siamo eccessivamente ottimisti, magari tante cose, compresa la paura di osare che invece, al contrario, sembra governare la vita di molti. Per il momento non ci pensiamo, lanciamo Ermanno on the road e ci portiamo dietro i nostri sogni. E questo, al di là di tutto, vi assicuro che non ha prezzo.
Comments
1 commentoRaffaella
Feb 8, 2017Vi capisco..eccome vi capisco! L’aria pacioccona dei 238 è qualcosa che nessun meccanico riuscirà a cogliere. Che poi è la stessa espressione enigmatica e impassibile che assume quando decide di piantarti in asso il 14 Agosto alle tre del pomeriggio su una provinciale di campagna senza preavviso, covando ostinato l’ennesimo segreto. Sono quasi dieci anni che vivo con i 238 e quello che mi sembra di aver capito è che non si arriva ad un punto 0 di perfetto funzionamento di tutto, a meno che non si decida di portarlo da un meccanico che non abbia nient’altro da fare e lasciargli esprimere la sua creatività. Ma purtroppo non ho mai provato l’ebbrezza di entrare in un’officina con un assegno in bianco quindi continuo a sistemare un pezzo alla volta nell’attesa che si compia la beata speranza. Intanto, se non l’avete ancora fatto, direi che è fondamentale investire venti euro in più sull’assicurazione, per il soccorso stradale. Ad esempio con la Vittoria hai diritto a tre soccorsi l’anno ( più pernottamento in albergo quattro stelle con piscina per tutti i trasportati se rimanete fermi vicino Altamura-è stato da morire dal ridere…). Per il resto tornerò a farvi visita. Grazie per la dritta sulle candele e a presto. Raffaella
Rob
Feb 9, 2017Ciao! In effetti sì, rimangono un sacco di bei ricordi (a posteriori…) delle tante disavventure con Ermanno. Ora per noi è un momento di serenità, sono mesi che non ci lascia a piedi o non abbiamo bisogno di un carroattrezzi, ma come dici tu c’è sempre da stare all’erta (del resto una cinquantina d’anni fa era la normalità), per quanto riguarda l’assicurazione abbiamo non una ma due alternative, in questo articolo trovi tutte le informazioni a riguardo: https://www.inviaggioconermanno.it/assicurazione-auto-con-carroattrezzi-cosa-come-perche/ Grazie di essere passata e sì, continua a seguirci, sta sicura che ne vale la pena 😉
Roberta
Mag 8, 2017Ehm…ecco, certa che i nostri commenti siano carburanti per voi, mi trovo ad aver appena finito di leggere e mi sento solissima. Il budget bassino mio e fi Carlo ci ha consentito di vedere dell’ orribile indicibile vecchiume; poi è arrivato lui (238 non so se omonimo, verificherò), perfetto per una coppia come noi, non brutta non vecchia né malandata quindi…vintage, agée, datata, fate voi. Ci piace, ci piace molto osare e ci piace “Ermanno” ma davvero temo che le nostre finanze e le nostre speranze non possano sopportare tutte queste s sollecitazioni. Resto in attesa, ovvio, di una parola di conforto. Roberta
Rob
Mag 9, 2017Ciao Roberta, ogni camper fa storia a sé, ce ne sono di vecchi (molto vecchi) che hanno bisogno di poca manutenzione, vuoi per puro caso, vuoi perché sempre tenuti alla perfezione, vuoi perché il proprietario è fortunato.. altri, magari più recenti, danno sempre rogne, vai a capire perché.. Con mezzi come Ermanno ci sono persone che hanno fatto la Panamericana, la Transiberiana, la Transcanada Highway… se cerchi su Instagram trovi un mondo. A noi, quel primo anno, è andata male per diverse ragioni: primo perché il proprietario precedente era un cialtrone e aveva fatto disastri, secondo perché abbiamo dovuto sperimentare di persona i meccanici, e la metà, te lo assicuro, o erano incompetenti o non avevano voglia di lavorare o un mix di entrambe le cose, terzo perché eravamo noi per primi del tutto inesperti. Piano piano, con calma, pazienza e dedizione, abbiamo rimesso mano a tutto (o quasi) e ora ci troviamo con un gioiellino. Alla fine è stato come pagarlo a rate, ma con il vantaggio di un’assicurazione bassissima (290 euro all’anno), dell’alimentazione complementare a GPL (400 km con 20 euro) e di un mezzo che in definitiva è sia macchina sia camper (altri soldi risparmiati per i viaggi). Non demoralizzarti, se hai bisogno di consigli qui sei la benvenuta, devi solo trovare un’officina affidabile e hai già fatto il 50%! Grazie del commento e della storia che hai condiviso 🙂
Cristiano
Nov 26, 2018Eccome se vi capisco!
Ho comprato un van Chevrolet trentenne a prezzo più che ottimo, e dopo un anno sono ancora qui a lavorarci su.
Scelte così non sono dettate dalla ragione (sennò avrei preso un Ducato), ma da un mix di passione, romanticismo e un po’ di sana incoscienza.
Ma quando la sera vedo il mio bel van parcheggiato davanti casa sono felice.