Gli occhi guardavano voi, ma sognavan gli eroi, le armi e la bilia, correva la fantasia verso la prateria, fra la via Emilia e il West… – Francesco Guccini
La prima puntata di questa rubrica dedicata alle strade storiche italiane (e non) ci ha portati lungo la Porrettana da Sasso Marconi a Perugia. Una piccola avventura a bordo di Ermanno per andare a visitare il magnifico Parco di Pinocchio a Collodi, attraverso gli Appennini dall’Emilia Romagna alla Toscana. Oggi voglio parlarvi di un altro breve viaggio on the road su una statale altrettanto importante, la SS 9, meglio nota come via Emilia.
Diciamo subito che il fascino di questa antica arteria di comunicazione è in gran parte venuto meno: troppe costruzioni intorno e troppo cemento, che poi è il problema (grave) di tutta la Pianura Padana. A differenza di altre statali o provinciali, tuttavia, la via Emilia rimane piuttosto scorrevole, senza troppi semafori o rotonde che vi rallentano. Se non avete fretta si può tranquillamente percorrere in alternativa all’autostrada. Io ho avuto occasione di guidare fino a Piacenza da Bologna il sabato mattina e forse per questo non ho trovato molto traffico, ma vale la pena provare anche durante la settimana: velocità di crociera 80 km all’ora, finestrino aperto, Guccini che canta Piccola città a tutto volume (per la cronaca parla di Modena e non di Bologna), e davanti lei, la via Emilia.
DEGUSTAZIONI E TOUR FRA ACETAIE, CASEIFICI E CULATELLERIE
Uno dei motivi per cui, quando posso, evito di prendere l’autostrada, è che in autostrada non si scopre nulla di nuovo. Un po’ come prendere la metropolitana o l’ascensore: si sale a bordo e si aspetta di arrivare a destinazione con lo sguardo fisso nel vuoto. La strada è invece per natura generosa di storie, incontri, esperienze di vita. La via Emilia, lunga, diritta, imperturbabile nonostante gli anni, non fa eccezione. E così sono venuto a sapere dell’esistenza delle culatellerie, locali che propongono salumi tipici della Bassa Parmense come il Culatello di Zibello, il Salame di Felino, il Salame Strolghino di Culatello, la Spalla cotta di San Secondo, il Prosciutto e la Coppa di Parma… A me che seguo un’alimentazione in prevalenza vegetariana devo dire che è venuta l’acquolina in bocca.
Segnalo in particolare la Culatelleria in via Emilia, 129, località Sanguinaro di Fontanellato (Pr), uno spaccio con degustazione dove acquistare e assaggiare numerose proposte (per gli orari vi rimando al sito web ufficiale). Lungo la via Emilia ci sono poi diversi caseifici o spacci di caseifici dove si possono comprare fette o forme intere di parmigiano reggiano rigorosamente DOP. E poi ci sono le acetaie, altro genere di attività a me sconosciuta e che sarebbe forse rimasta tale se non avessi percorso la via Emilia: sono le aziende in cui si produce l’aceto balsamico tradizionale di Modena, e ce ne sono tantissime, con i loro cartelli lungo la strada che invitano a degustare questa delizia della gastronomia italiana. Lo potete fare ad esempio nella storica acetaia Malpighi in stradella Barca 20, poco fuori dalla via Emilia (anche qui vi rimando al sito web ufficiale). In un futuro non troppo lontano mi sono ripromesso di tornarci per un tour e scriverci magari un articolo da pubblicare nel blog di Ermanno. Ovviamente con Maddalena e il piccolo Sebastiano!
Se avete strade da proporre, non mi resta che attendere suggerimenti.