Tra i rami dei grandi alberi mi sono arrampicato per guardare il cielo…con la loro frutta mi sono sfamato, con il loro legno mi sono riscaldato: a loro devo la mia vita… – Mario Rigoni Stern
Quale legno utilizzare per costruire i mobili e gli interni del vostro camper? Una domanda che porta con sé decine di considerazioni: peso, tenuta all’umidità, spessore, durezza sono tutte variabili da tenere presente quando si realizzano uno o più mobili per il camper. Quando ho iniziato l’allestimento fai-da-te di Ermanno non avevo le idee molto chiare. Sapevo che avrei voluto mobili rustici, di colore chiaro, resistenti quanto basta per durare nel tempo, e se possibile privi dei famigerati composti organici volatili o VOC (dall’inglese Volatile Organic Compounds), dannosi se respirati in un ambiente così piccolo come l’interno di un van. Erano queste le mie poche certezze: per il resto non avevo alcuna conoscenza in merito ai tipi di legno disponibili, ma visto che avrei dovuto lavorare da solo i pannelli, speravo che i rivenditori mi avrebbero aiutato a orientarmi…
1) IL PESO COMPLESSIVO DEI MOBILI IN LEGNO
Avete mai trasportato una mensola sottobraccio da casa al garage? E un intero pannello in legno multistrato? Se la risposta è sì, avrete ben presente quando può essere pesante un “pezzo” di legno. Moltiplicate questo peso per il numero di mobili necessari ad allestire il vostro camper e potrete intuire come, a conti fatti, le alternative valide non siano poi molte. Esagerando, immaginate di riempire un camper con legno massello di mogano. Risultato estetico sublime, ma con un peso medio dopo stagionatura di 700 kg/m3… è probabile che mettereste a dura proba le sospensioni! Tanto per fare un paragone, il legno di cedro, con i suoi 370 kg/m3, vanta un peso al metro cubo che è la metà del mogano o del ciliegio. Attenzione quindi a scartare subito i legni più pesanti: ne beneficerà il comfort di guida, la velocità di crociera e non da ultimo la vostra schiena!
2) LEGNI PER INTERNI E MOBILI IMPERMEABILI ALL’ACQUA
L’acqua è il nemico numero 1 dei nostri camper. Si trova fuori quando piove, ce la portiamo dentro nei serbatoi, in bagno e in cucina. Se infiltra i mobili è un disastro perché i danni sono immediati e consistenti. Ecco perché abbiamo bisogno di un legno impermeabile. Nel corso dei secoli l’uomo ha tentato con ogni mezzo di rendere il legno idrorepellente (oggi vanno di moda gli impregnanti con nanotecnologie), questo perché di fatto un legno 100% immune all’acqua non esiste. Vero è che ci sono legni più idrofughi di altri, vedi la tectona, meglio nota come teak, impiegato non a caso per le imbarcazioni. Personalmente ho preferito la strada dell’impregnante, nella fattispecie il marchio Auro venduto in Italia da Progettobio che tuttora ritengo un prodotto eccellente.
3) IL PERICOLO DELLE SCHEGGE
E veniamo a un altro punto poco e per nulla considerato: il pericolo di schegge a seguito di eventuali collisioni o incidenti. Qui devo ammettere che ho sbagliato in pieno: il nostro legno multistrato in abete bianco (tanto decantato nei forum di camperisti) si scheggia con estrema facilità, del resto guidiamo con prudenza (mai fatto un incidente in 15 anni di guida né io né Maddalena) e a una velocità massima di 90 km orari le possibilità di farsi male sul serio si riducono. Se però volete mettere sul piatto della bilancia anche questo elemento, ricordate che i legni che non si scheggiano sono il pero, il pino cembro e il faggio, mentre si scheggiano la balsa, il carpino bianco e il palissandro. Una considerazione che indice anche sulla qualità della lavorazione in quanto si traduce in bordi lisci o bordi scheggiati (l’articolo Tipi di legno, in proposito, è una vera risorsa).
4) LA SEMPLICITA’ DI LAVORAZIONE
Lavorare il legno con strumenti professionali da falegnameria è un conto, tagliare e sagomare pannelli con seghetto alternativo e sega circolare per hobbystica è tutto un altro paio di maniche. Bisogna trovare un legno che sia abbastanza semplice da lavorare con strumenti da bricolage. Teniamo presente fra gli altri parametri la durezza, ma soprattutto la presenza o meno di “nodi”. Un legno morbido (il termine esatto è tenero) ci permette di effettuare tagli non solo dritti ma anche curvi, senza distruggerci il braccio (o la lama) mentre spingiamo in avanti il seghetto. Per una panoramica completa sul tema, preferisco rimandare alla breve ma ottima guida Durezza del legno nel sito di Bricoliamo, con le tipologie di legno tenerissime, tenere, medio dure, dure e durissime.
5) IL RILASCIO DI SOSTANZE VOLATILI PERICOLOSE
Ultima considerazione temo ignorata da qualunque allestitore, inclusi i famosi Adami, C-Lover e compagnia bella, dovrebbe riguardare a mio avviso il rilascio di sostanze volatili pericolose. Non si tratta di una velleità: il camper è un ambiente tutto sommato piccolo, con alcune aree soggette a forte riscaldamento (pareti esposte al sole, passaruota, cabina motore), un luogo dove vivono spesso anche bambini e neonati. Utilizzare legni trattati con solventi, colle, vernici e “nobilitazioni” a base di sostanze volatili nocive potrebbe a lungo andare crearvi problemi respiratori, cefalee o nausea. Se siete soggetti a questi disturbi, o semplicemente avete a cuore la vostra salute, partite da legno grezzo e trattatelo con impregnanti naturali ecologici (tipo il marchio Auro che abbiamo testato di persona).
QUALE LEGNO USARE PER I MOBILI E GLI INTERNI DEL CAMPER?
Ti capisco. Arrivato fin qui hai una gran confusione. Eri partito con la testa piena di paroloni (“multistrato”, “lamellare”, “truciolato”), e invece abbiamo parlato di questioni pratiche, lasciandoti libertà di scelta. Proprio così amico: non voglio dirti qual è il legno migliore, perché di fatto il legno migliore per i mobili e gli interni del camper sarà di volta in volta il frutto di una serie di valutazioni personali, le tue. Inutile ragionare per definizioni e categorie: un buon lamellare potrebbe pesare troppo, mentre un cattivo truciolato potrebbe essere adeguato alle vostre competenze di falegnameria. Aggiungi a quanto detto finora il costo: per riempire Ermanno (appena 17 metri cubi di capienza, di cui solo due terzi utilizzati visto che davanti ci sono i sedili), ho dovuto acquistare 8 pannelli di legno multistrato in abete bianco, alla modica cifra di 40 euro l’uno. SOLO di legno, dunque, ho speso 320 euro, e il nostro è uno dei camper van più piccoli in circolazione.
Questo per dire che una scrematura ulteriore la farete in automatico al momento dell’acquisto: conti alla mano, molti legnami li dovrete scartare per via del prezzo elevato, tanto più alto quanto maggiore è lo spessore del legno. A distanza di un anno e svariati viaggi (tra cui uno in Canada), posso dire che il legno multistrato di abete bianco per il restyling di Ermanno è stato positivo per certi aspetti (resistenza alle deformazioni, facilità di lavorazione) e negativo per altri (pesantezza, schegge). Sta a voi definire un budget, calcolare il peso (come sono messe le sospensioni?), guardare agli attrezzi per il taglio che avete in garage, pensare a chi viaggerà (bambini o solo adulti) e mettere tutto insieme nel calderone. Sono sicuro che i mobili e gli interni del camper, a seguito di un’accurata disanima, non potranno che soddisfare le vostre esigenze, proprio perché costruiti su misura da voi!
Comments
1 commentoAldo
Feb 19, 2021Devo dire tutto valido. Non ho capito che legno devo usare x mio FordCustrom nuovo coibentato? Non mi interessa il peso in quanto. Monto un letto mobili e doccia riscaldamento e stop. ? Gazie
ROBERTO ZAMBON
Mar 30, 2021Non saprei Aldo, dovrei vedere come minimo il mezzo, sapere qual è il tuo budget, ecc… fai prima ad andare in negozio e informarti! Buona ricerca