Consumare meno; condividere meglio – Hervé Kempf
Prestare oggetti e condividere esperienze è quanto di meglio possa desiderare chi ama i viaggi e la vita in camper. Quando si affronta una nuova avventura, lo spirito di condivisione è indispensabile: sulla strada o in cima a una montagna, se ci mancano accessori, idee e consigli attinti qua e là, non siamo nessuno, e alla prima difficoltà rischiamo di metterci in guai seri. Così è stato anche per me prima della grande avventura in Canada: l’allestimento di Ermanno cadeva a pezzi e avevo bisogno di rimetterci mano da zero. Viste le spese ingenti sostenute per ricambi, passaggio in nave e altro, mi sono guardato intorno sperando di trovare qualcuno disposto a prestarmi seghe, avvitatori e quanto serviva per completare il lavoro. Mi ricordai di essere iscritto a Leila Bologna, “biblioteca degli oggetti” alla quale avevo chiesto in prestito l’anno prima un trapano.
Come faccio di solito in situazioni simili, presi e andai di persona alla sede ufficiale di Leila, presso la velostazione Dynamo di Bologna in via dell’Indipendenza 71. Lì conobbi Antonio, colui che aveva sviluppato il progetto Leila riprendendo un’idea simile già in essere a Berlino e in altre città del mondo (ad esempio a Toronto, dove esiste la Toronto Library Tool da me visitata prima di partire). Parlai ad Antonio di Road To Canada e gli chiesi se poteva venirmi incontro con un prestito speciale: 3 oggetti per almeno un mese di tempo. Antonio accettò, evitandomi di comprare un avvitatore, una sega circolare e un seghetto alternativo (qualcosa come 300-400 euro risparmiati). Fu un gesto nobile che mi spinse a seguire le attività di Leila e approfondire la conoscenza di questa bellissima realtà, molto più di una semplice “biblioteca degli oggetti”.
LE COLLABORAZIONI, I LABORATORI, GLI INCONTRI CON LEILA
Prestare e farsi prestare oggetti è solo una delle tante possibilità offerte da Leila. Antonio e i volontari che partecipano al progetto non si fermano un secondo e piano piano stanno ampliando la gamma di servizi e strumenti messi a disposizione degli iscritti. In cantiere c’è l’acquisto di una bicicletta cargo elettrica per portare in giro i banchi da lavoro (Antonio, fra le altre cose, sa intagliare il legno e creare stupendi giocattoli per bambini). Ci sono poi i laboratori tenuti con frequenza periodica nella città di Bologna, dedicati ad esempio all’autocostruzione, alla mobilità sostenibile, e perfino ai comportamenti dei cani domestici (alla pagina Facebook trovate il calendario aggiornato). Molti anche gli incontri promossi in biblioteche e associazioni per allargare il network e confrontarsi con il pubblico.
Ho letto molti articoli in rete prima di scrivere questo post. Tutti parlano di Leila dal punto di vista del prestito di oggetti. A mio modesto parere, come iscritto e come persona che ha partecipato alla vita dell’associazione, anche se solo di striscio, penso che la biblioteca sia solo la punta dell’iceberg. Leila vuole diventare altro e ha le forze per farlo: già oggi questa piccola ma agguerrita associazione può essere definita come una fucina di attività, sia per i bambini sia per gli adulti. In un mondo sempre più frenetico dove c’è una mancanza cronica di tempo e di valori, dove tutto è in vendita e “niente ti viene regalato”, dove in una sola palazzina ci sono decine di connessioni WiFi rigorosamente con la password, dove ogni vicino di casa ha la sua macchina e guai a prestarla… Leila Bologna è una preziosa, fresca, genuina e contagiosa boccata di energia. Sostenetela iscrivendovi alla newsletter, tesserandovi o donando un piccolo contributo: e chissà che un giorno Leila non sia più l’eccezione ma la regola. A voi crederci!