Non dirmi quanti anni hai, o quanto sei educato e colto, dimmi dove hai viaggiato e che cosa sai – Maometto
L’ultimo mese è stato particolarmente caldo per la ciurma di Ermanno. Non parlo di temperature e “allarmi meteo”, parlo di viaggi e traguardi. Sebastiano ha mosso i suoi primi passi nientemeno che sulle sponde del lago di Bled. Il nostro fiat 238 Ermanno ha varcato per la prima volta (a quanto ci risulta) i confini nazionali e ci ha portati sani e salvi in giro per la Slovenia (a breve tanti post su questo bel paese). Abbiamo superato la soglia dei 400 like sulla pagina Facebook e dei 600 follower sul profilo Twitter. Last but non least, abbiamo ricevuto non una ma ben 3 nomine per il Liebster Award 2016, un premio virtuale che i blogger assegnano ad altri blogger con l’intento di portare loro un po’ di visibilità. A nominarci sono stati Giovanna e Corrado di Un Tempo Per Viaggiare, Silvia di Crescere Viaggiando e Andrea di Emozione Di Un Viaggio. Forse ci ha nominato anche qualcun altro, nel caso ci scusiamo e promettiamo di rimediare, portate pazienza: come abbiamo detto all’inizio, è stato un mese bollente. Ma andiamo con ordine.
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CHE COS’E’ E COME FUNZIONA IL LIEBSTER AWARD
Se masticate l’inglese e volete saperne di più sul Liebster Award, vi consigliamo di leggere questa guida pubblicata nel blog The Global Aussie. In breve, il premio viene assegnato da qualsiasi blogger secondo un regolamento comune che si può decidere di seguire alla lettera (ma anche no). Una delle regole, ad esempio, riguarda il numero di fan del blogger nominato, che dovrebbe essere inferiore ai 200. Ogni blogger, inoltre, è tenuto a formulare una decina di domande ai blogger che nomina (minimo 5 e massimo 11), domande a cui poi ciascuno dovrà rispondere con un post. E così via. L’idea è senz’altro valida e rappresenta un’ottima occasione per fare rete, conoscere nuove persone con la stessa passione per i viaggi e raggiungere un pubblico più ampio in modo meno autoreferenziale. Per cui bando alle ciance, rispondiamo alle domande dei travel blogger!
LE 10 DOMANDE & RISPOSTE DI “UN TEMPO PER VIAGGIARE”
1) Cosa ti ha spinto ad aprire un blog di viaggi?
Diverse considerazioni. Dopo aver comprato il nostro minivan abbiamo capito che anche altre persone avevano lo stesso stile e vedevano il viaggio “on the road” come massima espressione di libertà. Aggiungi la passione per la scrittura e i numerosi viaggi compiuti in vari paesi del mondo e prima ancora di rendercene conto il blog era online.
2) Come scegli la meta del tuo prossimo viaggio?
Di solito in base alle occasioni che ci capitano. Mio fratello ad esempio si è trasferito in Canada e così siamo andati a trovarlo l’estate successiva. Può essere un compleanno, un anniversario, un matrimonio… Come si dice: qualsiasi scusa è buona!
3) Preferisci viaggiare in gruppo, da solo/a o col partner?
Ora che siamo una famiglia e non più una coppia, la risposta non può che essere “in gruppo”. Sia io che Maddalena abbiamo comunque viaggiato molto anche da soli.
4) Cinque canzoni che non possono mancare nella tua playlist di viaggi.
On The Road Again dei Canned Heat, Society di Eddie Vedder, Sì, viaggiare di Luca Battisti, Avventura a Durango di Fabrizio de Andrè, Follow The Sun di Xavier Rudd.
5) Con quale mezzo preferisci viaggiare?
In bicicletta, a piedi e soprattutto in minivan/camper.
6) Che tipo di alloggio preferisci?
Qualsiasi, purché spartano.
7) Lasceresti il tuo lavoro, casa, famiglia, per trascorrere la vita viaggiando?
Se dietro c’è un progetto concreto sì (scrivere un reportage, aiutare altre persone, ecc), se è tanto per passare il tempo e dire “ho visitato 100 paesi in 10 anni” direi di no, penso che innaffiare le proprie radici sia importante quanto conoscere il mondo.
8) Cosa cerchi in un viaggio?
La conoscenza.
9) Come ti senti quando torni?
Malinconico.
10) Qual è la cosa più strana/assurda che hai fatto in viaggio?
Bere “pulche” in una bettola messicana con dei tizi evidentemente ubriachi fradici (assurdo), utilizzare delle pietre per aumentare il livello dell’acqua e poter così cuocere le uova (strano), riparare un contatto elettrico e tornare a casa grazie a un pezzetto di nastro adesivo (assurdo barra miracoloso), nuotare in un lago canadese con l’acqua nera come la pece (strano perché ce l’aspettavamo cristallina), surfare con un uomo che si faceva chiamare Tarzan a Puerto Escondido.
LE 10 DOMANDE & RISPOSTE DI “CRESCERE VIAGGIANDO”
1) La vostra disavventura peggiore?
Ritrovarsi alle 10 di sera a Chicago senza un posto dove dormire dopo aver contattato qualsiasi hotel, b&b, ostello e alloggio disponibile. Tutto occupato.
2) Il migliore e il peggiore piatto mai mangiato?
Il migliore direi sgombri pescati e cotti alla griglia subito dopo un giro in barca a vela in Italia, il peggiore senza dubbio le “Hormigas Culonas” in Colombia. Anche quelle cotte alla griglia ma decisamente schifose.
3) Se ti chiedessero di portare con te per un viaggio solo 3 oggetti quali porteresti?
Borraccia, scarpe da trekking, tenda.
4) Quale luogo visto in un film ti piacerebbe visitare?
Alaska.
5) Durante un viaggio preferisci leggere o ascoltare musica?
Leggere, la colonna sonora di solito è il rumore della strada, il suono della natura o il baccano delle grandi città.
6) Partiresti con Marco Polo o Christopher Mcandless?
Vista la pessima fine del secondo, partirei con Marco Polo. Il suo libro più famoso tra l’altro dimostra l’immensa curiosità e maturità di questo esploratore. Con uno così di sicuro non ci si annoia mai!
7) Se ti dicessero che non puoi più viaggiare?
Scapperei all’estero.
8) Cosa ti spaventa di più di un viaggio?
L’organizzazione e le comodità, direi a pari merito.
9) Raccontami l’amicizia più bella nata durante un viaggio?
Gli amici veri sono pochi, quelli conosciuti in viaggio ancora meno. Ho un bel ricordo di una coppia di ragazze israeliane con cui abbiamo condiviso qualche giorno in Messico, poi però non ci siamo più sentiti.
10) Se potessi vivere tutta la vita in un tuo viaggio quale sceglieresti?
Se intendi un viaggio fatto allora vorrei (ri)vivere l’interrail in Spagna e Portogallo, se intendi un viaggio ancora da fare… Africa highway dalla Tunisia al Sud Africa, ovviamente a bordo di Ermanno in compagnia di Maddalena e Sebastiano.
LE 10 DOMANDE & RISPOSTE DI “EMOZIONE DI UN VIAGGIO”
1) Cosa associ al “viaggio”?
L’idea di libertà, conoscenza e rispetto per le altre culture.
2) Cosa non può mancare nel tuo itinerario?
Una fermata in un parco naturale.
3) Perché ami viaggiare?
Perché mi rende padrone del mio tempo.
4) Cosa è indispensabile per il tuo viaggio?
Un minimo di budget per me e la mia famiglia, non credo che i soldi siano il male in terra, è bello di tanto in tanto fermarsi in una baita o in una trattoria e concedersi un pranzo con i fiocchi.
5) Mare, montagna, città, cultura?
Ultimamente abbiamo declassato il mare agli ultimi posti, troppo caldo, troppa gente, troppi divertimenti stupidi. Meglio la montagna, la città e soprattutto la strada.
6) Quali sono i mezzi di trasporto che preferisci per spostarti durante il tuo viaggio?
Bicicletta, piedi e minivan / camper.
7) Cosa non può assolutamente mancare nella tua valigia?
La fotocamera.
8) Comfort o avventura?
Avventura, se c’è comfort non c’è viaggio ma vacanza, che è un’altra cosa.
9) Preferisci pianificare il tuo viaggio o lasciare al caso il compito di farlo?
Da sempre la seconda, mai pianificato un accidente, a volte con disastrose conseguenze che tuttavia nel tempo diventano ricordi incredibili e aneddoti spassosi.
10) Con quale criterio decidi la tua prossima meta?
Destinazioni in cui non siamo ancora stati e dove possiamo sperare di sopravvivere senza spendere un patrimonio e senza mendicare o inventare strane forme di scambio, tutte cose già sperimentate che con una famiglia diventano abbastanza utopiche.
I BLOG CHE NOMINIAMO PER IL LIEBSTER AWARD 2016
E ora non ci resta che nominare a nostra volta i travel blogger che ci piacciono e che invitiamo a seguire. La scelta non poteva che cadere su chi come noi utilizza anche (ma non solo) un mezzo a 4 ruote per viaggiare, camper, autocaravan o minivan che sia. Come dico sempre, mi sembra uno degli ultimi sistemi ancora autentici che abbiamo per viaggiare in libertà (home is where you park it, recita un noto motto), senza contare che il viaggio nomade offre la possibilità di calarsi nel contesto del paese, conoscere nuove persone, raggiungere posti altrimenti fuori mano e spendere poco. L’ideale!
Per la loro capacità di raccontare posti insoliti, per i folli viaggi compiuti, per la quantità di km percorsi, per il coraggio di vivere e viaggiare come negli anni ’60 e per tantissimi altri motivi, noi di In viaggio con Ermanno nominiamo per il Liebster Award 2016:
Ed ecco le 10 domande:
- Perché hai scelto il viaggio “on the road”?
- Se ricevessi 50 mila euro per comprare un nuovo mezzo, quale sceglieresti?
- Quale destinazione ti ispira per un tour di 60-90 giorni?
- Qual è la disavventura più grande che ti è capitata?
- Il posto più lontano dove sei arrivato/a?
- Di quale paese ti piacerebbe diventare esperto/a in futuro?
- Le 3 cose che sogni di fare prima o poi durante un viaggio?
- Un progetto ecosostenibile o solidale che vorresti segnalare?
- Il traffico più infernale che tu abbia mai affrontato?
- L’accessorio senza il quale non potresti nemmeno partire?
Dateci dentro, non vediamo l’ora di leggere le vostre risposte!