Se le avversità sono grandi, l’uomo può essere più grande delle avversità – Rabindranath Tagore
In una delle ultime puntate del blog vi avevo raccontato del rifacimento del motore di Ermanno, un intervento che prima o poi avremmo dovuto comunque sostenere, ma che è arrivato forse prima del tempo a causa della rottura della pompa dell’acqua. Cosa è successo in pratica? Già l’ho scritto ma lo ripeto: la pompa ha smesso di funzionare, l’acqua non ha più girato nel circuito e se n’è andata chissà dove (evaporata? fuoriuscita? Mistero…), il motore si è surriscaldato e a quel punto: bruciata la guarnizione e compromesse altre parti. La fortuna, nella sfiga, è che avendo il GPL mi sono accorto del guasto non appena il polmone dell’impianto (anche detto riduttore) si è congelato, impedendo al motore di essere alimentato e spegnendolo di conseguenza prima del disastro totale. Fossi andato a benzina probabilmente avrei letteralmente fuso tutto fino a vedere il classico fumo uscire dal vano…
Ma al di là di questi dettagli, resta il fatto che su un mezzo del genere (così come su tanti altri veicoli, d’epoca e non), è possibile rilevare solo la temperatura dell’acqua e non il suo livello. Il rischio però è di non essere avvisati di nulla (come successo a me), o di essere avvisati che l’acqua bolle quando è ormai troppo tardi. Riparato il motore torna dunque il dubbio lancinante di non sapere se e quando l’acqua potrebbe sparire di nuovo. Ecco dunque il motivo di questo articolo: spiegare la soluzione (doppia) che ho attuato e presentarvi un prodotto utilizzabile non solo per questa esigenza ma pure per monitorare il livello di qualunque serbatoio di acque chiare, grige o scure. Sto parlando della sonda Gobius, sviluppata e distribuita da un’azienda svedese leader a quanto ho capito in questo settore. Vi spiego come funziona.
Indice dei contenuti
LA TECNOLOGIA GOBIUS PER IL MONITORAGGIO DEI FLUIDI
Nel settore camper, ma anche nella nautica e nell’industria, è necessario a volte conoscere il livello dell’acqua di un contenitore, ad esempio il serbatoio dell’acqua. Sui camper nuovi questa incognita viene risolta grazie a un sensore di livello già presente, ma è chiaro che se andiamo a integrare un secondo serbatoio o se parliamo di van, furgoni o autocaravan di vecchia generazione, è facile che non ci sia alcuna possibilità di monitorare la quantità di acqua. Si va a naso, ma spesso questo porta a spiacevoli conseguenze (distruggere il motore, o rimanere senz’acqua sul più bello). Non posso certo immaginare di viaggiare con questi rischi: va bene l’avventura, purché non ci si improvvisi. Gobius ha risolto brillantemente tutto ciò progettando un dispositivo piccolo e facile da installare (ce l’ho fatta da solo!).
Si tratta di un mini-impianto formato da un pannello, una centralina, una sonda e qualche cavo. Non bisogna fare altro che collegare il cavetto di alimentazione alla batteria (funziona a 12 o 24 volt) e attaccare la sonda alla superficie del contenitore da monitorare. Se tutto è stato eseguito come da libretto di istruzioni, la sonda inizia a produrre un suono basso, una sorta di breve interferenza: è il segnale dell’impulso emesso nei confronti del contenitore. In corrispondenza del segnale, il monitor collegato mostra una luce blu lampeggiante: qualora la luce smetta di lampeggiare e rimanga blu, il contenitore è pieno. Se invece la luce si spegne e si accende la spia rossa, è il segnale che il contenitore è vuoto. La sonda emette il suo impulso ogni 60 secondi: giusto il tempo utile per sapere se abbiamo acqua o pure no, nel nostro caso, se il serbatoio del radiatore è pieno!
LA DIFFERENZA FRA GOBIUS PRO E LA VERSIONE PRECEDENTE
Premesso che ho installato Gobius da circa un mese e ne sono più che soddisfatto, immagino che se andrete a visitare il sito noterete subito l’esistenza di due modelli di Gobius, il modello PRO (l’ultimo) e la versione precedente (la mia). Il modello PRO è identico alla versione normale, con la differenza (sostanziale) che il monitoraggio avviene attraverso smartphone tramite bluetooth. Come per il regolatore di carica Western della mia batteria al litio, in altre parole, dovete aprire l’app tutte le volte che volete conoscere il livello. Pratico, ma non immediato. Nel caso della versione che ho scelto io invece, avete un pannellino a vista, lo stesso della foto qui sotto, che in ogni momento vi segnala la quantità di acqua o fluido (funziona anche con olio e liquidi vari).
Per il piccolo serbatoio di Ermanno ho preferito in sostanza un monitoraggio costante e diretto, scegliendo la versione Gobius 1 Empty 5.0. E qui si apre un altro capitolo: Gobius propone il modello di sonda che indica quando il serbatoio è pieno o vuoto, ma anche altri modelli in grado di segnalare 1/2 o un 1/3 di livello. Semplicemente cambia il numero di sonde (da 1 a 3). Nello spazio limitato del vano dove è posizionato il serbatoio del radiatore, mi sono accontentato del Gobius 1 Empty e devo dire che va benissimo così. In futuro ho intenzione di comprare il Gobius PRO con 2 sonde e monitorare finalmente il serbatoio di acque chiare di Ermanno, che ogni volta tocca riempire a tentativi non avendo alcuno strumento di misurazione. Va da sé che in questo caso pure se accendo il telefono ho tutto il tempo di controllare l’acqua che sale al momento della ricarica o il livello attuale durante il viaggio.
L’improbabile video presentazione del Gobius Pro
GIUDIZIO POSITIVO, MENO BENE IL SERVIZIO ASSISTENZA
Il mio personale giudizio su questa sonda è ottimo. Il fatto che la sonda esegua un check ogni 60 secondi (e in quel frangente mandi un lampeggio a conferma che sta monitorando), è una garanzia di risposta immediata e funzionamento effettivo. L’installazione è in linea di massima semplice anche senza nessuna competenza. All’inizio ho avuto qualche problema con l’attivazione del pannellino (mi segnalava alcune luci che non centravano nulla), poi ho contattato un paio di volte il servizio assistenza e ho risolto. Devo dire che il servizio assistenza è un po’ frettoloso, risponde di guardare sempre il libretto di istruzioni ma nella confezione arriva un libretto in svedese… Le istruzioni sono anche online nel sito ma non io ad esempio non trovavo il mio prodotto. Insomma, potreste avere qualche problema, se però risolvete, state certi che il prodotto merita, anche perché il rumore è pressoché nullo (giusto la notte quando dormite un impercettibile brusio ogni minuto) e il consumo di energia è inesistente o quasi. Nei prossimi mesi, appena acquisto anche il Gobius Pro, vi prometto un video esaustivo nel canale Youtube!
Il nostro film è online!
Se ami i viaggi… non fartelo sfuggire!
Clicca l’immagine per guardare il trailer 🙂
Comments
1 commentoCristian
Mag 10, 2019Scusami invece di metterlo in cima al serbatoio lo metti su un lato, a metà altezza, la sonda quando emette luce rossa significa che sei sotto la metà.
Non è meglio sapere quando si è sotto la metà anziché aspettare che sia completamente vuoto?
ROBERTO ZAMBON
Mag 13, 2019Ciao Cristian, qui faccio mea culpa perché non ho spiegato fino in fondo il funzionamento degli altri modelli di sensore. In pratica il sistema Gobius prevede differenti versioni, da quella più semplice con una sonda (la mia) a quella più avanzata con 5 sonde (nel Gobius Pro). A cambiare è il livello rilevato: con una sonda rilevi o il tutto pieno o il tutto vuoto, con due sonde rilevi anche metà serbatoio, con tre sonde rilevi 1/3, 1/2, 2/3 e 1/1 (pieno) e così via.. per ovvie ragioni di spazio il serbatoio del radiatore di Ermanno è talmente piccolo che posso applicare solo una sonda sul fianco, altro spazio non ce n’è. E questo per dirti il motivo della mia scelta! Se hai altre domande sono qui 🙂