Datemi genitori migliori e vi darò un mondo migliore – Aldous Huxley
La piccola Matilda è nata il 3 agosto, di notte, all’Ospedale di Bentivoglio, per fortuna con un parto naturale, senza imprevisti. Dopo 9 mesi di attesa e dopo un viaggio on the road in Sardegna tra giugno e luglio, il grande momento è finalmente arrivato. In poche ore Matilda ha visto la luce e il miracolo si è compiuto, affascinante, misterioso eppure uguale a se stesso da millenni a questa parte. Da quel giorno siamo in quattro, come i moschettieri, gli elementi naturali… o le ruote di Ermanno! Avrei voluto dormire in parcheggio dentro il van per stare più vicino a Maddalena, magari con Sebastiano, ma in definitiva non è stato necessario. La notte è volata e al mattino sono arrivati i parenti in visita da Padova.
Confesso che dopo l’esperienza traumatica con Sebastiano – bambino fantastico ma incapace di dormire da solo e soggetto a continui risvegli di notte per i primi due lunghissimi anni di vita – eravamo abbastanza timorosi su ciò che sarebbe potuto accadere. Dovevamo prepararci al peggio? Lasciare Matilda piangere in culla fino allo sfinimento come già ci era stato suggerito di fare con Sebastiano? Di una cosa eravamo certi: per un primo periodo avremmo dovuto interrompere i nostri viaggi. Con Seba eravamo in Puglia a due mesi, sulle Dolomiti a un anno e a Napoli a un anno e mezzo. Forse tutto questo non ha aiutato la routine che genera sicurezza – così si dice – nei più piccoli. Stavolta aspetteremo. Siamo ancora convinti che viaggiare con i bambini sia bellissimo, ma diamo tempo al tempo: le occasioni arriveranno, per adesso è giusto prendersi una pausa. Fino a quando…
CON SEBASTIANO IN CANADA… E CON MATILDA? LO VEDRETE!
Poco prima che nascesse Matilda, complice il battesimo di Sebastiano, ho avuto la possibilità di mettere via qualche soldo. Niente di speciale, una modica cifra con cui potrei comprare una nuova lavastoviglie, o un altro scooter elettrico (il nostro pare sia defunto…), o un bel gancio traino per Ermanno. Ma a pensarci bene c’era qualcosa che aveva più senso: il proposito, realizzabile o meno non importa, di regalare a Matilda la stessa avventura che suo fratello Sebastiano ha avuto la fortuna di vivere accanto ai propri genitori, e che potrà rivivere infinite volte quando sarà un ragazzo attraverso le foto, i racconti di questo blog e soprattutto il documentario Road To Canada.
Continuo a credere che il viaggio oltreoceano compiuto l’estate scorsa sia stato incredibile per noi e lo sarà tanto più per lui mano a mano che diventerà “grande” e capirà quale enorme sacrificio abbiamo fatto per renderlo felice e partecipe di questa esperienza. Vedo molte persone ridursi anno dopo anno a un’esistenza troppo abitudinaria per essere definita tale. I soliti amici, i soliti vizi, la solita settimana di ferie in agosto… A Matilda vorrei insegnare il piacere autentico di svegliarsi ogni mattina in un posto diverso, e non dover per forza “prenotare” una camera o “riservare” un tavolo. Puoi cucinare e addormentarti in luoghi spettacolari, di fronte al mare o una montagna, luoghi dove nemmeno arrivano le strade e dove i turisti non hanno mai messo piede. Dove non bisogna pagare il parcheggio e nemmeno l’acqua, perché in fondo non è per pagare a basta che siamo nati.
Spese ne avremo e ne avranno i nostri figli per tutta la vita, giuste o sbagliate che siano, ma il dono dell’improvvisazione, lo spirito di adattamento, la capacità di godere di cose semplici come la vista di un lago in mezzo ai boschi o di un picchio che becca il tronco di un albero per ore, sono cose queste che vanno coltivate e tenute strette con tutte le nostre forze. Ecco perché, quando è nata “Mati”, ho voluto mettere da parte una piccola somma di denaro: un seme piantato che spero darà i suoi frutti, permettendoci un giorno di compiere un viaggio altrettanto indimenticabile come quello in Canada con Sebastiano ed Ermanno. Questo è il mio regalo per la nascita di Matilda: l’impegno concreto a essere un padre migliore in un mondo che, nonostante tutto e tutti, rimane ancora un posto meraviglioso.