Più di ogni altro, forse, il minatore può rappresentare il prototipo del lavoratore manuale, non solo perché il suo lavoro è così esageratamente orribile, ma anche perché è così virtualmente necessario e insieme così lontano dalla nostra esperienza, così invisibile, per modo di dire, che siamo capaci di dimenticarlo come dimentichiamo il sangue che ci scorre nelle vene. – George Orwell
Nel sito turistico ufficiale della Slovenia viene chiamato Museo dell’Industria Carbonifera della Slovenia ma tutti la conoscono come Miniera di Velenje. In realtà siamo al cospetto di entrambe le cose: un Museo dedicato all’industria della lignite (una tipologia di carbone tra i meno pregiati) e una miniera tuttora in attività qualche centinaio di metri più in basso. Quella che doveva essere una tappa del nostro viaggio in Slovenia tra le meno affascinanti, si è rivelata un’occasione speciale per capire il passato e il presente del paese e farsi un’idea di cosa vuol dire lavorare in miniera nel 2016. Partiamo da qualche dato: la miniera di Velenje si trova nelle immediate vicinanze dell’omonima città e conta oltre 1.300 dipendenti fra minatori, ingegneri, tecnici e personale.
Un mondo a parte che fornisce circa 1/3 dell’energia elettrica prodotta in Slovenia (un altro terzo è dato dall’idroelettrico e un altro dal nucleare, alla faccia dello slogan “The Green Heart of Europe”, il cuore verde d’Europa). Ironia della sorte, la lignite vale poco, pochissimo, per cui non converrebbe estrarla se non in un caso: l’utilizzo sul posto. Ed è infatti nella centrale a carbone sopra la miniera che le tonnellate di materiale estratto ogni giorno vengono bruciate per produrre energia. Così è stato e così sarà fino al 2054, quando la legge imporrà la chiusura della centrale e, di conseguenza, la chiusura della miniera. A dirmi queste cose è un ragazzo che avrà poco più della mia età, guida turistica del museo e della miniera, appassionato conoscitore di questo posto e dei suoi segreti.
INFORMAZIONI SULLA MINIERA DI VELENJE E SU CHI CI LAVORA
I laghi sopra di noi non sono altro che il risultato dell’estrazione di lignite. A differenza di altre miniere, le gallerie scavate non vengono riempite, perciò il terreno sopra collassa e con le piogge la depressione si riempie di acqua. È un processo lento, controllato, ma di fatto i laghi sono artificiali e se non fosse per la miniera non esisterebbero. Questa spiegazione, una delle tante, rende bene la portata e le dimensioni della miniera. Ne riporto un’altra (cito a memoria) altrettanto significativa: per raggiungere i punti più distanti dagli ascensori ci possono volere anche 30-40 minuti a bordo dei trenini o delle piccole navicelle di trasporto.
C’è anche molta tecnologia nella moderna miniera di Velenje, macchinari per l’escavazione, trivelle potentissime, nastri di trasporto automatici… tuttavia non bisogna farsi ingannare: chiedo alla guida se il lavoro in miniera di oggi è meno duro del lavoro in miniera di ieri. Bè, non proprio. Una volta il minatore sentiva solo il suono ritmico del piccone, procedeva lento, sollevava poca polvere e se c’era una fuoriuscita di gas questa si disperdeva il più delle volte senza pericolo di intossicazione. Adesso immagina cosa vuol dire essere di fronte a una trivella gigante che alza una nube di polvere, e questa polvere deve essere subito rimossa insieme a eventuali gas con sistemi di aspirazione forzati, per cui il minatore lavora con una vento di 40 km/h in faccia e un rumore assordante per gran parte del tempo.
CONSIGLI PER VISITARE IL MUSEO DEL CARBONE E LA MINIERA
Ci sono alcune cose che è importante ricordare quando si programma la visita alla miniera di Velenje, se non altro perché Velenje offre poco (fortezza, laghi e sentieri escursionistici) quindi se siete qui vale la pena sapere quanto segue:
- Il museo e la miniera di Velenje sono chiusi al pubblico la domenica e il lunedì;
- Gli altri giorni della settimana conviene chiamare perché gli orari segnalati nel sito web ufficiale sono puramente indicativi;
- Se un gruppo ha prenotato un certo orario e voi non avete avvisato del vostro arrivo (come successo nel nostro caso) potete solo unirvi, anche se avevate intenzione di effettuare la visita prima o dopo;
- Si scende a bordo di un’ascensore che ha 120 anni e si visita una piccolissima porzione della miniera adibita a museo con alcune scene di lavoro ricostruite: qui i bambini sotto i 6 anni NON possono venire, mentre al primo piano, nel museo, l’accesso è consentito a qualsiasi età, anche con passeggino;
- La durata totale della visita museo + miniera è di circa 2 ore;
- Nella miniera la temperatura media in estate è di 24 gradi per cui non occorrono felpe o giacche;
- È vietato fotografare (rischio spionaggio industriale?) in quanto la miniera è ancora in attività, motivo per cui in questo post avete visto solo foto della parte superiore.
Il bilancio globale secondo noi è positivo e giustifica la permanenza una o due notti a Velenje. Non sono molte le miniere che offrono questo livello di esplorazione, e non dico solo in Slovenia ma in tutta Europa e nel mondo. Anche perché dopo la visita potrete godervi un bel tuffo nei laghi sapendo quale incredibile ecosistema esiste sotto di voi. Un’emozione davvero unica!
Comments
1 commentoMaurizio
Ago 4, 2016Buon giorno, desideravo sapere se è necessario qualche indumento o copricapo particolare, tipo kway o capellino. Siamo una decina di persone e abbiamo già prenotato per la fine di agosto.
Rob
Ago 4, 2016Buongiorno Maurizio, nessun indumento particolare è richiesto, io sono sceso in pantaloncini corti e maglietta, non è umido né freddo come ad esempio alle Grotte di Postumia dove serve un impermeabile o una giacca, viene fornito un caschetto di protezione (per legge) e una specie di tuta di lavoro (per fare scena credo), per il resto… relax, magari optate per scarpe comode e non per le infradito, si sa mai che vi facciano problemi anche se non credo!