La vita è un’avventura da vivere, non un problema da risolvere – John Keats
Avete presente il momento magico che segue l’acquisto di un mezzo “ricreazionale” a lungo sognato, atteso, immaginato? Quel momento in cui vi sentite come un bambino che è appena stato svegliato alla mattina dopo il passaggio di Babbo Natale e si appresta ad aprire i regali? Ecco, io mi sono sentito esattamente così in quel pauroso e delirante week end ai laghi di Suviana e Brasimone. Ho preso le mie cose e senza tanti preamboli sono partito alla volta di questa magica località nell’entroterra emiliano, pronto a trascorrere la mia prima, emozionante notte a bordo di un vero autocaravan.
Devo dire che non avevo le idee molto chiare, non sapevo che Ermanno aveva i freni in pessime condizioni, né che avrei sofferto il freddo (di notte la temperatura è scesa sotto lo zero e avevo solo un sacco a pelo primaverile e una coperta), né dove avrei parcheggiare per dormire, né cosa avrei fatto… insomma, non sapevo un’accidente, eppure – ora che ci ripenso – devo dire che il bello è stato proprio questo: andare allo sbaraglio, partire senza se e senza ma, forse arrivare, forse tornare, di certo viaggiare. Anche la vita dovrebbe essere così, altro che impegni, altro che agenda, altro che telefonate su Skype di lavoro… giusto?
Vi assicuro che poteva andare peggio, invece è andata alla grande, con Ermanno che ha persino valicato il passo che divide il Lago di Suviana (più grande) da quello di Brasimone (più piccolo e appartato), lungo una strada stretta e impervia di cui purtroppo ho solo una testimonianza video confusionaria che vi risparmio. E io che maledicevo la mia persistente attrazione verso le bravate sapendo che tra pochi mesi sarei diventato padre. Sebastiano ancora non c’era ma sarebbe entrato in gioco un paio di mesi dopo, per la precisione il 21 maggio 2015.
Dicevo dunque dei laghi di Suviana e Brasimone: selvaggi, cristallini, circondati da boschi e sentieri, ottimi per chi cerca la tranquillità e se vogliamo l’avventura. Soprattutto fuori stagione, perché a quanto pare in luglio e agosto lo spettacolo è ben diverso e sa di assalto alla Bastiglia o cose del genere. Io invece ci sono andato a marzo e di turisti ne ho visti pochissimi, per cui il primo consiglio, se potete, è quello di andare o nei week end di primavera, autunno e inverno, o durante la settimana in estate. Da quello che ho letto e sentito in giro, evitate il sabato e la domenica di luglio e agosto!
COSA FARE E COSA VEDERE UNA VOLTA RAGGIUNTI I LAGHI
I laghi rientrano nel più ampio territorio del parco regionale istituito nel 1995 e sono entrambi artificiali. Lo scenario a questo proposito soffre della presenza di due centrali, quella dell’ENEA sul lago di Brasimone e quella dell’Enel sulle sponde del lago di Suviana. Si potrebbe liquidare la faccenda con un commento borioso sullo scempio paesaggistico perpetrato dai nostri padri e nonni, non fosse che entrambe le centrali – a parte essere ancora in funzione come centro di ricerche (ENEA) e centrale idroelettrica (Enel) – offrono uno sguardo sul passato e sul presente industriale italiano, sul perché abbiamo fatto certe scelte, sulla gestione delle risorse ambientali, sull’importanza di una produzione sostenibile e su tante altre questione stimolanti. Inutile che vi descriva per filo e per segno la storia e l’aspetto inquietante delle centrali, vi rimando invece alle pagine dedicate nel sito progetto dighe per la centrale di Suviana e nel sotto-sito ENEA per la centrale di Brasimone.
Soffermarsi sulle centrali e, se siete fortunati, partecipare nel caso del centro di ricerche ENEA a una visita guidata è senza dubbio una delle cose da fare una volta ai laghi. Se il clima lo permette, vi consiglio anche di attrezzarvi con tutto il necessario per le grigliate (griglia compresa) visto e considerato che in alcuni punti del Lago di Suviana, i più accessibili dalla strada, sono presenti apposite strutture in mattone utilizzabili da chiunque. La pesca sportiva è un’altra bella attività che si può praticare nei periodi in cui è permesso farlo (!), data anche la ricchezza e varietà della popolazione ittica formata da trote, carpe, carassi, lucci, persici, tinche e se avete particolare fortuna grosse amur. Vai di spinning dunque, di mosca e soprattutto di carp fishing, qui particolarmente praticato.
Se avete voglia di fare due passi, sappiate che lungo il lago di Brasimone esiste un camminamento in cemento che si interrompe nei pressi del centro di ricerca ENEA, idem per il lago di Suviana, dove il cemento lascia il posto ai boschi e ai classici sentieri da trekking, alcuni semplici, altri anche molto lunghi. Il CAI a questo proposito non se ne abbia a male ma quando sono andato io a marzo le condizioni in cui versavano proprio i sentieri di Suviana erano pessime, non so se anche in altri paesi i tronchi abbattuti alla neve e dal vento vengono lasciati a metà lungo il percorso, se fosse così proviamo a fare di meglio e quanto meno tagliamoli in due per consentire il passaggio, occupandoci della pulizia e rimozione prima della bella stagione. Sbaglio? Mentre camminate, al di là di dove mettete i piedi, fate caso agli animali, io ad esempio ho avvistato un bel capriolo ma ci sono anche cervi, cinghiali, daini, picchi verdi e presumo anche lupi.
Altra cosa che vi consiglio di fare è passare in località Poranceto – Baigno, per la precisione in Via Porancè 8, zona Camugnano, al Centro Visite Museo del Bosco. Io ci sono capitato per caso mentre vagabondavo con Ermanno e ho trovato chiuso (la mitica bassa stagione tutta italiana), ma è comunque un bellissimo luogo dedicato alla cultura e lavorazione della castagna, con esemplari centenari, accessori d’epoca e pannelli didattici. Chiudo questo excursus con una piccola parentesi per le famiglie con bambini al seguito. Fate un giro al Parco Avventura Saltapicchio, con i suoi percorsi sospesi tra gli alberi adatti ai più piccoli ma anche ai genitori, perché no? Il Parco Saltapicchio dispone inoltre di un’area camping adiacente, e qui passiamo la palla all’ultimo capitolo sul mangiare e il dormire.
DOVE MANGIARE E DOVE DORMIRE IN CAMPER, HOTEL O TENDA
Okay, ammetto di aver dormito vicino ai due enormi tubi della centrale idroelettrica su una stradina sperduta sopra il lago di Suviana, con il terrore che il freno a mano si allentasse e potessi finire giù dal dirupo, ma io sono io e voi siete voi, e adesso che esiste questo post siete liberi di scegliere se imitarmi o cercare una sistemazione più consona. Ad esempio il Bar Pineta Camping del Lago, dove “oltre a passare giornate di riposo rilassandosi lungo il lago immersi nel verde questa bellissima zona offre nei dintorni vari svaghi, tra cui il pedalò la canoa o il windsuf, oppure escursioni a piedi o in mountain-bike nei sentieri segnalati del CAI”. Già…
Se avete il camper c’è inoltre il parcheggio del Lago Brasimone, non una vera area attrezzata ma nemmeno un comune parcheggio per auto. Nel sito segnalano l’apertura annuale, in realtà quando sono andato a marzo era decisamente chiuso. Alberghi e strutture ricettive, checché possiate pensare, abbondano, basta spostarsi nei piccoli comuni vicini ai laghi, Suviana in primis. Qui non ho consigli da darvi e il motivo mi sembra abbastanza ovvio. Per quanto riguarda i posti dove mangiare, direi che oltre alle grigliate fai da te potete provare La Spiaggetta a Cà Soprani (Lago di Suviana) o l’Albergo Ristorante Da Gilberto (Lago di Brasimone). Non mi resta che auguravi di partire senza troppi programmi in testa. Buon vagabondaggio!
Comments
1 commentogian luigi crespi
Set 21, 2018Grazie per i consigli per visitare i luoghi descritti in camper.
ROBERTO ZAMBON
Set 21, 2018Grazie a te di essere passato da queste parti!