Siamo tutti costretti, per rendere sopportabile la realtà, a coltivare in noi qualche piccola pazzia – Marcel Proust
Cosa porta delle persone apparentemente sane di mente, razionali e vagamente serie a inventarsi un nome, addirittura una personalità, per una cosa materiale, inanimata? Nel caso dei camper è perché questo non è solo un veicolo, rappresenta anche una via di fuga , un cambiamento dalla routine , ciò che rende possibili nuovi punti di vista e le esperienze , il lusso di poter decidere dove trascorrere le giornate e le notti. Nel nostro caso poi, è anche il mezzo di trasporto per fare la spesa, andare a teatro, a scuola ecc..

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UN COMPAGNO DI AVVENTURE NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI
Per tutte queste ragioni è facile costruire un rapporto emotivo con il proprio camper. Sembra quasi tradire la sua fiducia se ci si riferisse a lui come a un oggetto inanimato e senza storia. Nel particolare, Ermanno di storia alle spalle ne ha parecchia: classe 1980, 6 proprietari, diversi lavori interni ed esterni da mani differenti. Il nostro fiat 238 ha più esperienze e anni di noi e (anche per questo) riteniamo di dovergli una sorta di rispetto.
Con lui ci si arrabbia quando fa le bizze, ti lascia a piedi, si rompe nel posto sbagliato al momento sbagliato esattamente come fosse un amico dispettoso. Grazie a lui ti emozioni davanti a un bel paesaggio raggiunto con non poca fatica (la velocità di crociera non supera i 100 km/h e le salite sono sempre un’agonia). Insieme a lui passi le notti in giro dove ti pare. Con lui cresci un figlio amante dell’avventura (e degli imprevisti!). Siccome viaggi con lui e vivi con lui tutti i giorni sei costretto a saper organizzare lo spazio: minimo e essenziale. Grazie a lui impari a cavartela nelle situazioni più assurde, con un sorriso sulle labbra (quasi sempre). Con lui scopri quante persone vorrebbero viaggiare in van ma aspettavano l’ispirazione e, sempre con lui, conosci tanta gente incredibile che condivide lo spirito del viaggiatore lento.
ERMANNO E ALTRI NOMI DA CAMPER
Deciso quindi che il nostro “nuovo” furgoncino doveva avere assolutamente (l’avremmo nominato spesso e volentieri), la scelta cade senza troppa esitazione su Ermanno. Un po’ perché sulla parte posteriore del telaio è riportata una E, un po’ perché ci trovavamo nel pieno del periodo pre-nascita di Sebastiano e i nomi che ci passavano per la nostra testa erano molti. Questo era uno dei pochi presi in considerazione per il pargolo con l’iniziale E. Ermanno ci sembrava autorevole ma allo stesso tempo dolce, mi ricorda un nonno brontolone. Un po’ quello che è diventato in effetti il ruolo del furgoncino camperizzato in famiglia.

Altri nomi che abbiamo sentito girando tra appassionati di mezzi d’epoca sono:
- Nino
- Bananabus
- Vostok100k
- Vin brulé
- Betty
- Arabella
- Mork
- Turbo-lento
- Spugna
- Casper
Questi sono solo alcune delle possibilità, ognuna delle quali nasconde una storia, delle caratteristiche, uno spirito particolare. Pensate che in US sono talmente avvezzi a dare nomi ai loro camper (seppur giganteschi e poco “friendly” in alcuni casi) che esiste un “generatore di nome per camper“. In pratica, vengono suggeriti dei nomi a seconda dell’iniziale del tuo nome e del tuo cognome. Viva la fantasia!
E IL VOSTRO “ERMANNO”?
Anche voi avete dato un’identità al vostro mezzo? Lo fate magari anche con bicilette e scooter? Raccontateci i retroscena (se ne avete il coraggio), siamo tutti orecchi!
Ci vediamo on the road gente!
Comments
1 commentoClaudia
Ago 24, 2016Anni e anni fa mio papà comprò una roulotte da piazzare fissa in campeggio. La battezzai Esmeralda. Non ricordo mica il perché!
Invece il furgone che sabato inizierà a portarci in Danimarca è senza nome… chissà che dopo questa prima esperienza non gliene troviamo uno… magari un bel nome vichingo!!!
Rob
Ago 24, 2016Non importa il motivo, importa il nome: Esmeralda è stupendo anche per una persona, su una roulotte calza a pennello! Per il nome vichingo il primo che mi viene in mente è Thor, simbolo di potenza!
Marta
Feb 22, 2017Tu pensa quanto mi sono sentita cretina a piangere per una settimana quando abbiamo venduto il nostro Solero!
E da due settimane avevo appena rottamato Carlotta, la mia auto. Lacrime a fiumi.
Secondo me è perché rappresentano pezzi di vita e ci ricordano momenti significativi, che ci hanno anche fatto crescere. Pscologia spiccia da quattro soldi, eh.
Comunque questa cosa dei nomi ai mezzi di trasporto di famiglia l’ho ereditata dalla mia famiglia. Prima di Carlotta c’è stata Carolina, una vecchia Innocenti con 19 anni di onorato servizio.
E ricordo ancora Raffaella, la roulotte dei miei, con cui sono cresciuta!
Ora attendiamo Herbert… direttamente da Cruccolandia 😉
Rob
Feb 27, 2017Ciao Marta! Come ti capisco, se provo a immaginare il giorno in cui venderemo Ermanno (o lo porteremo a rottamare), mi viene già il magone! Questi non sono mezzi, sono compagni di viaggio e di vita, depositi di ricordi che rimangono anni e anni nella memoria… Altro che psicologia da quattro soldi, è la pura verità 🙂
M
Apr 24, 2017Uh cavolo.. allora non sono pazzo, o almeno non sono il solo pazzo.. Il mio si chiama Pablito..
è una Xsara Picasso ben allestita.. Pablo Picasso, Pablo.. quindi Pablito.
Quanto lo amo..
Rob
Apr 28, 2017Qui sei in buona compagnia 🙂
crl
Nov 14, 2018Ringhioceronte
Perchè è grigio, grosso e rumoroso
Simone
Apr 2, 2020Piccola correzione. Hai scritto “EMANNO E ALTRI NOMI DA CAMPER” al posto di “ERMANNO E ALTRI NOMI DA CAMPER”. 😉
ROBERTO ZAMBON
Mag 8, 2020Caspita che occhio, correggo subito!