Produrre energia in camper: le (uniche) 5 alternative

Quando non c’è energia non c’è colore, non c’è forma, non c’è vita – Caravaggio

Quando si parla di energia elettrica in camper e di come produrla, si pensa subito e soltanto ai moduli fotovoltaici installati sul tetto e collegati alle batterie servizi. Questa è senza dubbio la soluzione più nota e diffusa per produrre energia in camper in modo semplice, pratico e affidabile. Purtroppo, in molte situazioni, e a volte per diversi giorni di fila, il sole non può essere sfruttato a dovere: pensiamo ad esempio alla notte, a condizioni meteo sfavorevoli (cielo coperto, ma anche pioggia o nebbia) o ancora a zone d’ombra dove si parcheggia in cerca di un po’ di refrigerio nei momenti… di sole più intenso. Al netto di queste e altre eventualità, le possibilità di produrre energia in camper dai pannelli solari si riducono di parecchio. Obiettivo di questo articolo è partire dall’alternativa “migliore” per poi esplorare altre proposte già oggi disponibili sul mercato e con una resa accettabile.

1) ENERGIA IN CAMPER CON IL PANNELLO FOTOVOLTAICO

Ormai è quasi inutile parlarne: il pannello/modulo fotovoltaico rappresenta il sistema di produzione di energia elettrica in camper per eccellenza, di gran lunga superiore a ogni altra opzione. Un po’ come avviene per le abitazioni, così per i veicoli ricreazionali i prezzi si sono abbassati e le tecnologie sono via via migliorate. Accanto ai classici pannelli fissati al tetto, si sono affermati i pannelli flessibili, ottimi ad esempio per chi ha un van e non dispone di sufficiente spazio per un’applicazione stabile. A seconda della potenza del pannello e della quantità di energia che le batterie possono immagazzinare, avremo tempi di ricarica più o meno lunghi, da poche ore a intere giornate. Nel caso di Ermanno, il nostro camper puro su meccanica Fiat 238 del 1980, abbiamo scelto di montare un pannello da 220 Watt, in grado di ricarica in 4 ore circa un paio di batterie da 70 Am/h l’una. Per il momento basta e avanza!

2) ENERGIA IN CAMPER CON IL GENERATORE EOLICO

Nei famosi momenti di magra (notte, cielo coperto, ecc), possiamo tentare di produrre energia grazie al vento. È un sistema ben noto a chi va in barca, ma stranamente sconosciuto o quasi a chi gira in camper. I motivi potrebbero essere diversi, dovuti ad esempio all’altezza che deve raggiungere la turbina per funzionare (notevole in un camper, accettabile in una qualunque imbarcazione a vela) o al fatto che spesso il camperista medio si attacca alla torretta e non ha bisogno per forza di produrre da sé l’energia, cosa che avviene in mare aperto. È però anche vero che l’applicazione di un generatore eolico può essere replicata senza troppi problemi anche su un camper. Il prodotto migliore in questo senso (non a detta mia ma di chi lo ha provato), è il Silent Wind, in vendita anche online nelle versioni da 12 e 24 volt (su richiesta da 48 volt).

Rispetto ad altri generatori, il Silent Wind vanta punti di forza interessanti come l’efficienza (25-30 ampere con 20 nodi di vento) e il bassissimo livello di rumorosità. La centralina ibrida consente l’utilizzo in abbinamento a un pannello solare, senza quindi rifare da capo l’impianto. Insomma, un bel prodotto che può aumentare l’autonomia in sosta libera (offgrid) anche in pieno inverno quando il sole si nasconde per giorni e giorni dietro le nuvole.

3) ENERGIA IN CAMPER CON GENERATORI ELETTRICI / EFOY

Banale in certi contesti, meno scontata in campeggio o in riva a un lago. Sto parlando del generatore elettrico utilizzato ad esempio dai venditori ambulanti in occasione di mercatini di Natale o eventi in piazza. Il problema di produrre energia in camper con un affare del genere è innanzitutto legato all’inquinamento sonoro: per quanto la maggioranza di generatori prometta emissioni rumorose basse, a conti fatti nessun vicino potrebbe tollerare un disturbo simile, più probabile è l’uso in luoghi isolati ma anche qui la terrei solo come ipotesi di emergenza (ad es. ricarica del frigo se ci sono medicine da conservare). Esiste in alternativa il generatore Efoy, noto sul mercato per la sua unicità (non si trova nulla di simile, quantomeno non in Europa) e per il successo di pubblico. In pratica si tratta di un generatore alimentato da metanolo, un combustibile che offre vantaggi non indifferenti (inodore, pulito, ecc). Il problema è il costo: dai 2.000 euro in su per i modelli usati, fino a 6.000 e oltre per modelli nuovi più potenti. Della serie: piuttosto rimango senza corrente…

4) PRODURRE ENERGIA IN CAMPER DALL’ALTERNATORE

Geniale quanto efficace. Conosco persone che in camper ci vivono o hanno girato mezzo mondo senza avere lo straccio di un pannello solare. Come? Sfruttando la corrente elettrica prodotta dall’alternatore durante gli spostamenti, la stessa corrente che viene utilizzata per ricaricare la batteria motore. Se pensiamo a quante tappe e spostamenti si contano durante un viaggio on the road, possiamo farci un’idea della quantità di energia “persa” letteralmente per strada. Attenzione però: a differenza di quanto si crede, non basta allungare un filo dalla batteria motore alle batterie servizi. O meglio: si può fare (e si fa), ma non è consigliabile per motivi tecnici di performance delle batterie stesse (leggete in proposito questo interessante articolo). La cosa giusta da fare è acquistare un caricabatterie apposito, vedi il Power Service della DNS, progettato per gestire l’energia dell’alternatore in modo ottimale. Chiedete a un’officina specializzata, avrete così energia pulita, gratuita e abbondante tutto l’anno e in qualunque condizione atmosferica!

5) PRODURRE ENERGIA IN CAMPER DALLA PRESA ACCENDISIGARI

Tutti siamo abituati a ricaricare il telefono o il navigatore satellitare dalla 12 volt dell’accendisigari. Ma se usassimo la stessa energia per ricaricare una batteria dei servizi? È quello che devono aver pensato anche gli ingegneri di Goal Zero, famosa azienda americana specializzata nella produzione di gadget e dispositivi energetici (e non) per il tempo libero e l’outdoor. Ebbene, fra questi prodotti c’è anche la Power Station Goal Zero Yeti 1250, una “stazione” che include batteria, inverter e prese per la corrente, la cui ricarica avviene sia tramite pannello solare, sia con normale presa di corrente da 220 volt, sia, appunto, dalla presa accendisigari del mezzo (con cavetto in dotazione a parte). Un’idea semplice, da utilizzare volendo come alternativa all’Efoy, che vi consentirà di accumulare energia dal sole o dall’accendisigari e immagazzinarla per i tempi di magra. Proprio quello che serve a chi non ne vuole sapere di allacciarsi a una torretta o aspettare il sole per andarsene a zonzo senza rinunciare ai comfort di oggi! E voi, che soluzioni adottate per produrre energia?! Fatecelo sapere nei commenti, il vostro contributo potrebbe essere utile ad altri!

 

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