Avevo diciassette anni e ottomila franchi in tasca convertiti in venticinque dollari. La vita era bella – Dominique Lapierre
Leggere il libro d’esordio di D. Lapierre, autore con una vita che definire fortunata è dire poco, mi ha riportato alla mente l’epoca dorata della mia gioventù, in particolare quel viaggio in Messico da solo appena compiuto 21 anni. Anche Lapierre è passato per il Messico, e lo racconta con uno stile e un’ingenuità deliziosi, che oggi molti scrittori di viaggio meno puri di cuore nemmeno riuscirebbero a imitare. Dentro Un dollaro mille chilometri ci sono aspetti positivi e qualche nota dolente, di certo chi ha viaggiato in modo spartano si riconoscerà nelle descrizioni di esperienze forti quali autostop, vagabondaggi, ricerche disperate di denaro e scherzi del destino. Un modo di viaggiare vero, distante anni luce dai nostri tempi, quando i travel blog ancora non esistevano e per conoscere le ultime notizie si leggevano i cari vecchi giornali di carta…
Ma perché Un dollaro mille chilometri? Semplice: perché questo è stato il budget dell’allora diciassettenne studente Dominique. Trenta chilometri in totale per affrontare la bellezza di 30.000 chilometri. Il diario che ne risulta è la rievocazione in presa diretta di quel leggendario on the road, da New Orleans a Città del Messico, da New York alla Francia, sua terra natale, con la voglia di scoprire il mondo che solo un giovane può avere. Il confronto con le attuali generazioni impelagate in selfie, dipendenze da videogame, antidepressivi, solitudine e nichilismo è impietoso. Eppure, è proprio leggendo il diario di Lapierre che il desiderio di mettersi in cammino emerge prepotente nel cuore del lettore. Viene quasi da mollare tutto e partire, cosa che consiglio di fare a chiunque prima o poi nella propria vita. Magari lo spunto potrebbe arrivare da qui, perché no?
UN DOLLARO MILLE CHILOMETRI (E ALTRI LIBRI) SU IBS
Al momento in cui scrivo questa recensione il libro Un dollaro mille chilometri di Dominique Lapierre sembra difficile da reperire, quantomeno online. Su IBS sono presenti tuttavia gli altri titoli del celebre viaggiatore, fra i quali segnalo i bellissimi La città della gioia e Un arcobaleno nella notte. Ciò che mi piace di Lapierra è che non ha usato i soldi guadagnati con i libri per accrescere la sua ricchezza e diventare l’ennesimo scrittore che pensa di sapere tutto della vita. Al contrario, ha fondato l’associazione di volontariato Cite De La Joie, grazie alla quale è stato in grado di salvare migliaia di indiani che altrimenti sarebbero morti di stenti, malattie o addirittura fame. Un’opera encomiabile che continua ancora oggi, cominciata con un atto di ribellione che scoprirete leggendo le prime pagine del libro. Buona lettura!