Accettate le sfide se volete provare l’euforia e il gusto della vittoria – George Smith Patton
Ho voluto il van, e adesso non mi resta che pedalare! Sono passati ormai tre mesi da quando ho portato Ermanno da MM Vintage Cars, il mezzo doveva già essere pronto ma si sono aggiunti due aspetti essenziali, che sono anche il tema di questo articolo di aggiornamento. Il tetto alto in vetroresina e le finestre. Entrambi questi dettagli, che tanto dettagli non sono, svolgeranno un ruolo cruciale nella ricerca del Santo Graal, e cioè della massima (perfetta) efficienza energetica. Un obiettivo che mi sono posto ormai da tempo, ma che ora è arrivato il momento di provare a raggiungere, senza se e senza ma. Voglio eliminare del tutto il gas, tranne che per la trazione, e per farlo ho bisogno di isolare il furgone in modo ineccepibile. Quindi, come prima cosa, via le vecchie finestre in vetro, a breve sostituite con nuove finestre doppia camera in acrilico (prometto che dedicherò anche a queste un video e un articolo).
Il suggerimento è venuto da Elia Bertozzi, che ringrazio e saluto. Ci siamo sentiti al telefono, via WhatsApp, in quanto entrambi ci seguiamo e apprezziamo la filosofia di viaggio low impact (anche lui userà lana di pecora e sughero per il suo James Cook, tanto per dire). Elia è stato più volte oltre il Circolo Polare Artico, come mi ha raccontato in questa bellissima intervista. È uno che sa cosa ci vuole per coibentare bene un van.

Chiaro che non sarà sufficiente, infatti sono prossimo a iniziare l’isolamento del pavimento, che sarà alto la bellezza di 7 centimetri, con strato di sughero granulare, pannello di sughero compresso, lana di pecora e parquet in legno. Proprio questa settimana l’officina sta ultimando gli ultimi ritocchi alla carrozzeria, e cioè al sottotelaio, al sottoporta e alle altre parti che nel 238 soffrivano la ruggine. Sabato mattina dovrei dare una pulita al fondo interno e applicare la prima mano di aggrappante per poi incollare il granulato. Non vedo l’ora!

IL LAVORO DI RESTAURO DEL TETTO ALTO IN VETRORESINA
Prima delle finestre è poi saltata fuori la possibilità di montare un tetto alto in vetroresina. Lo so, Ermanno aveva già il suo tetto sollevabile, e questo da libretto è anche scritto. Ma qui abbiamo una missione da portare a termine, quindi bando ai sofismi, nel momento in cui Maurizio, il titolare della carrozzeria, mi ha proposto di regalarmi il tetto alto, non ho resistito. Di nuovo, in termini di coibentazione sarà un passo avanti enorme. Ho quindi portato il tetto dai ragazzi di GM art Lavorazioni Vetroresina, i quali hanno svolto un lavoro di restyling e rinforzo oserei dire eccellente. Lo vedrete nel video dedicato su Youtube, il giorno del ritiro del tetto ho praticamente ballato dalla gioia, uno spettacolo.

Come vedete dalla foto, per non tradire del tutto il libretto monterò un piccolo tetto extra, che servirà anche per favorire il ricircolo dell’aria. Devo “solo” capire come montarlo utilizzando un telo riadattato del Westfalia e le solite quattro molle a gas. Si accettano consigli, perché al momento brancolo nel buio. Sono comunque fiducioso che con un po’ di pazienza e abilità manuale (ormai ne ho abbastanza) si possa fare un lavoro all’altezza, il grosso problema, come per il vecchio tetto, è trovare la quadra delle molle a gas, che non spingano troppo ma nemmeno troppo poco.

PROSSIMI STEP: VERNICIATURA E MONTAGGIO FINESTRE
Ad oggi mancano ancora due-tre settimane alla fine dei lavori di restauro. Il sottotelaio con i suoi scatolati anni ’80 ha rivelato più ruggine del previsto. Come da tradizione del Fiat 238, c’era più di qualche punto da ripristinare, cosa che è stata fatta senza però smontare tutto (e qui su Facebook sono arrivate diverse critiche, ci sta, ma vi assicuro che avevamo le nostre buone ragioni per saldare in questo modo). Questa, in particolare, è la foto della saldatura “incriminata”.

Dobbiamo adesso decidere la cosa più divertente, e cioè il colore della carrozzeria. Il tetto dovrà per forza essere bianco o quantomeno di un colore molto chiaro, perché oltre a ripararci dai raggi del sole, averlo chiaro permette di migliorare la resa dei pannelli fotovoltaici, i quali soffrono le alte temperature (soprattutto se sottili). E in un camper van gas free come quello che ho in mente, dove anche il riscaldamento sarà elettrico, l’approvvigionamento energetico sarà fondamentale. Da ultimo verranno montate le finestre, e lì dovrò poi vedermela io con la coibentazione degli interni del furgone.

Prevedo di creare un sandwich come per il pavimento, sughero / lana / sughero / perline di legno. Tutto naturale, tutto rinnovabile, tutto ecologico. Per dirla come piace a me, aVANti tutta!