Tra vent’anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite. – Mark Twain
Come avrete notato, in queste ultime settimane di articoli ne sono usciti ben pochi. Era inevitabile. Ci sono stati e continuano a esserci tanti di quei preparativi in ballo, che trovare il tempo anche solo di fare la spesa è diventato molto, molto complicato… figuriamoci scrivere un post. D’altra parte non è giusto tirare i remi in barca: voi che ci avete seguiti fin qui, meritate di sapere come sta andando questo progetto e a che punto siamo con la tabella di marcia. Partiamo allora dal week end che sta per arrivare, 24 e 25 giugno. Domani (sabato) e dopodomani (domenica), terminerò l’allestimento di Ermanno: ormai manca un solo armadietto in fondo, e qualche punto da rivestire con il sughero. Bisogna poi provvedere alla pulizia del mezzo: le regole di imbarco sono chiare e vogliono che il camper sia perfettamente pulito dentro e fuori.
Finito questo, si parte. Ho calcolato circa tre giorni di viaggio, con una prima tappa a Lugano da un caro amico. Destinazione Anversa, Belgio, dove arriverò martedì sera dopo aver attraversato la Germania. Qui Ermanno verrà imbarcato a bordo della nave ATLANTIC STAR 7234 in data 30 giugno, fermo restando che il limite ultimo per la consegna al personale del porto è mercoledì mattina 28 giugno alle ore 11. Tutto ciò che serve è un codice. Dichiarando questa password, si ha il via libera per accedere al porto e al servizio. Per quanto riguarda il ritorno ho prenotato un autobus della compagnia Baltour, unica alternativa al più noto Flixbus. Questo per diverse ragioni: prezzo, comodità e ore libere per lavorare a computer se ne ho bisogno. In 24 ore dovrei essere in Italia, per la precisione a Bologna.
LA NOSTRA PARTENZA IL 9 LUGLIO: DESTINAZIONE HALIFAX
Poco dopo Ermanno, sarà il nostro turno. La data di imbarco sul volo aereo Airtransat è fissata per domenica 9 luglio. Partiremo dall’aeroporto di Venezia e faremo scalo a Toronto. Da lì, la sera stessa o la mattina dopo (ancora non abbiamo deciso) prenderemo un volo interno per Halifax. Circa un paio d’ore e siamo arrivati. A quel punto aspetteremo un paio di giorni l’arrivo di Ermanno, previsto per il 12 di luglio. La compagnia ci tiene a sottolineare che i ritardi sono possibili, quindi può darsi che il vecchio 238 sbarchi in Canada il 13, ma poco cambia. Rimangono i controlli doganali sul mezzo e sui nostri documenti, che dovrebbero ridursi a una formalità. Superato questo ultimo ostacolo… inizierà la più grande avventura della nostra vita!
E IL DOCUMENTARIO? MILLE BUONE RAGIONI PER… FARLO!
Questo viaggio non avrebbe alcun senso analizzato nei suoi singoli aspetti. Il solo fatto che noleggiare un camper in Canada ci sarebbe costato più che spedire il nostro non è abbastanza. Né è così importante godersi i festeggiamenti per i 150 anni di vita di questo meraviglioso paese (ebbene sì, il Canada celebra questo importante anniversario proprio nel 2017!). Né gli sforzi economici e le energie varranno forse la sensazione di libertà vissuta on the road lungo la transcanada highway… ma se questi elementi li mettiamo insieme, e se ci aggiungiamo il desiderio di riabbracciare la famiglia di Marco e salvare per sempre l’intera storia con un documentario memorabile, allora, chissà, il progetto appare meno folle di quanto sembra. Ho pensato molto sull’opportunità di rischiare tutto e tenere ancora duro per organizzare le riprese. E come ha scritto giustamente Mark Twain, la conclusione a cui sono arrivato è la seguente:
Tra vent’anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Ho pensato alle tante persone che ho intorno, con una vita mille volte più dura della nostra, che sarebbero davvero felici di rivivere una storia del genere. Una piccola panacea contro i dolori di questo strano e ingiusto mondo, mettiamola così. E poi c’è il blog, ovviamente, e le occasioni lavorative future che un prodotto del genere può riservare (vedi l’illustre Beppe Tenti e la serie Overland). A questo si può aggiungere l’impegno preso nei confronti degli sponsor e delle persone che fino ad ora ci hanno sostenuto con il crowdfunding. Troppa carne al fuoco per tirarsi indietro all’ultimo momento. I soldi, come disse qualcun altro, si recuperano, il tempo no. E di tempo ne ho investito veramente tanto in questo progetto. Praticamente gli ultimi 6 mesi non ho fatto altro… Quindi sì, la decisione di produrre questo documentario è presa: grazie all’aiuto di Selle Royal, grazie alle prevendite del documentario, e grazie ai soldi che mi verranno dati in prestito da aziende con cui collaboro, amici e parenti, Road To Canada si farà. Non potrà mai essere la scelta peggiore della mia vita, ma forse sarà la migliore. Se volete godervi lo spettacolo, sappiate che non si torna più indietro: ci sono ancora 17 giorni per acquistare il DVD o l’edizione digitale e fare incetta di sciroppo d’acero. Dipende (anche) da voi. Grazie a tutti quelli che ci hanno creduto finora.