Sii sempre come il mare che infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza per riprovarci – Jim Morrison
Quando mi trovo a parlare con qualcuno di Ermanno, come successo all’ultimo camp in Sardegna, viene fuori lo stesso pensiero: questo piccolo van allestito da me si è dimostrato alla fine della storia qualcosa in più di un semplice mezzo. Io uso l’espressione “palestra di vita”, perché ormai ho perso il conto delle occasioni in cui ci ho provato, ri-provato, ri-ri-provato. Pare che ogni aspetto di questo furgoncino debba essere studiato e progettato nei minimi dettagli, e in effetti è giusto che sia così (ed è anche la parte che tra uno sclero e l’altro trovo più stimolante): le dimensioni sono ridotte all’osso, e questo ti obbliga a cercare di volta in volta l’accessorio o il prodotto perfetto. Divertente… quando ci riesci!
Con i rubinetti della cucina la trama si è riproposta. Premetto che a noi ne sarebbe bastato uno senza miscelatore, di rubinetto, perché di avere acqua calda per lavarci le mani e i piatti non ne abbiamo proprio bisogno (mentre per la doccia usiamo l’ottimo scaldino a gas istantaneo). Una parola! Proprio perché poco richiesto, il rubinetto da cucina per il camper senza miscelatore è introvabile o quasi. Eppure mi è sembrata fin dall’inizio la soluzione migliore: compatto, economico e semplice da montare, cosa si può desiderare di più da un rubinetto? Il modello installato dal precedente proprietario penso sia il più basilare in assoluto. Si riesce a trovare sia online sia nei normali negozi di accessori per camper, ma ha un terribile difetto: lo vedete il foro nella foto sotto? Ecco, da lì usciva un beccuccio blu di plastica dura, con la pessima abitudine di scivolare fuori se la pressione aumenta troppo. E pure a metterci una fascetta non cambiava nulla: il problema è nel punto interno al rubinetto, non dentro il tubo. Ho provato un paio di volte, ma quando l’acqua è letteralmente esplosa nel sotto-lavello ci ho rinunciato… e via il primo rubinetto…
IL TENTATIVO CON IL SECONDO RUBINETTO SENZA MISCELATORE
Dopo questo esperimento mi sono messo alla ricerca di un secondo rubinetto, provando stavolta un modello non in plastica ma in acciaio, ovviamente con manopola singola. La mia esperienza in rubinetteria era pressoché nulla, di conseguenza ho comprato a scatola chiusa: carino, ho pensato, e costa solo 15 euro… Trovato il raccordo adatto alle dimensioni del tubo in plastica, ho montato il rubinetto e siamo partiti credo per la Svizzera (storia recente). E in viaggio, di nuovo, ecco la sorpresa: al di là delle solite perdite in corrispondenza del punto di attacco (e vai di fascette e di nastro da idraulica), il problema in questo caso era un altro: l’eccessiva inclinazione dell’archetto.
In pratica l’acqua cadeva subito sotto il rubinetto stesso, costringendoci a manovre funamboliche per lavare i piatti a ridosso del bordo del lavello. A nulla serviva la potenza della pompa Fiamma Aqua 8 (senza contare il vaso di espansione che aumenta ancora di più la pressione): con una curva così accentuata l’acqua rimaneva nel primo terzo di lavello… una vera assurdità, anche perché dentro Ermanno di lavelli ne ho messi due! E così, appena rientrato dalla Svizzera, la ricerca è iniziata di nuovo…
IL TENTATIVO CON IL TERZO RUBINETTO SENZA MISCELATORE
Maledetta la volta che non ho preso un mezzo già allestito. Con questo pensiero in testa ho abbandonato l’acquisto online e mi sono messo a cercare un rubinetto in giro per Bologna. Beltrami Camper… niente. Leroy Marlen… niente. Gamberini Caravan… Forse! Nonostante non sia molto affezionato a questo punto vendita, il proprietario ha tirato fuori dal cilindro quello che penso possa essere il nostro rubinetto definitivo. Le caratteristiche che mi piacciono sono molte e ve le elenco subito, giusto per capire quanto i particolari facciano la differenza:
– Canna inclinabile in diverse posizioni. All’interno del rubinetto c’è una piccola ghiera che può scattare in avanti o indietro, permettendovi di regolare l’inclinazione come vi pare e piace.
– Materiale acciaio inox. Non è scontato, perché molti rubinetti li fanno in plastica, mentre questo è in acciaio robusto.
– Tubo di attacco già predisposto. Se leggete i forum di camperisti capite quante volte si può presentare il problema delle perdite. In questo caso state tranquilli, il modello presenta già un suo tubo flessibile con tanto di attacco
– Collegamento diretto alla pompa. Qui non so dirvi esattamente come funziona, ma il rubinetto che mi è stato venduto ha due cavi, uno rosso e uno nero, credo per attacco diretto alla pompa così da avere un controllo dell’accensione e dello spegnimento.
Il prezzo di questo rubinetto è di 24 euro, ma visti i precedenti tentativi e le ore perse a montare e smontare direi che li vale tutti. Ho aggiunto un pulsante on/off accanto all’alloggio per evitare che la pompa sia sempre accesa (fattibile, ma sconsigliato, perché in caso di perdite o guasti vi trovate con l’acqua dappertutto). Unico piccolo difetto (maledetto Ermanno!) è averlo posizionato troppo vicino, per cui non posso ruotarlo del tutto… e vabbè, direi che me lo faccio andare bene lo stesso. Prossimo step da affrontare sarà l’oblò dietro con ventola integrata. Anche qui sembrava facile… sembrava… Si fa esperienza ragazzi e non si smette mai di imparare: il gioco continua, presto vi parlerò anche di questo “piccolo” aggeggio. See you soon!
Comments
1 commentoNicola Bettetini
Ott 28, 2022Buongiorno Sig Zambon,
sono un pò in ritardo a fare ricerche in forum o articoli sui rubinetti, lo ammetto, ma capita al momento giusto per me per vederlo. Sono titolare di una delle rubinetterie x camper e barche, ovvero veicoli con un sistema serbatoio-pompa.
Premetto che ogni serie ha una sua storia e che non esiste un prodotto unico per tutti, è solo una vecchio adagio di mercato ma è pur sempre vero.
Circa i modelli da Lei discussi vediamo che il primo è forse uno degli storici, credo anni ’70 come progettazione, mi dispiace che non abbiano risolto il problema del tubo che potrebbe seccarsi e staccarsi. Il secondo è in ottone, la canna è abbattibile, nacque per dei lavandini che si alzavano e scomparivano guadagnando spazio, il terzo ha sì lo switch interno ma lo consiglierei per pilotare un relè, passando da dei fusibili, e non direttamente la pompa.
Quale è il migliore? bè, per la regola del mercato: a ognuno il suo caso.