Non c’è nulla come una sfida che faccia uscire ciò che di meglio c’è in un uomo – Sean Connery
A distanza di mesi dal nostro viaggio in Canada, è arrivato il momento di scoprire le carte e parlare, col senno di poi, dell’esperienza con Seabridge for motorhome, a cui ci siamo affidati per spedire il camper da Anversa ad Halifax. Innanzitutto, perché proprio Seabridge for motorhome e non Grimaldi o altre società? La risposta è tanto semplice quanto incredibile: le compagnie più note non sembrano avere servizi dedicati alla spedizione di un camper in Nord America (o in altri continenti). Di conseguenza, il risultato più scontato, se scrivete a qualche armatore italiano e non, è di non ricevere nessuna risposta, o di avere risposte vaghe e inconcludenti. Noi ci siamo passati con All Over Shipping, che all’ultimo momento ha tirato fuori dal cilindro la storia del Carnet Du Passage, documento del tutto inutile (per il Canada) che avrebbe determinato ulteriori costi per circa 800 euro.
Con Seabridge problemi del genere non si pongono: nessuna ambiguità, niente teorie o incertezze, ma soprattutto, una velocità di risposta pazzesca. Scrivete alle 10 di mattina e nel giro di qualche ora, a volte anche 20-30 minuti, ricevete la risposta. Patti chiari e amicizia lunga anche per quanto riguarda le condizioni economiche: i costi da sostenere sono messi nero su bianco fin da subito nel preventivo che vi viene spedito per email. E il bello è che il saldo va effettuato solo dopo che il camper (o minivan) è stato imbarcato e la nave è partita, per cui si avrà sempre la garanzia matematica di pagare per il servizio effettivo, senza acconti e senza cauzioni. Del resto Seabridge, al di là della proverbiale precisione dei tedeschi, non è certo nata ieri: date un occhio a questo video e continuate a leggere!
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LA STORIA DI SEABRIDGE E DI QUEL PRIMO MITICO VIAGGIO
Come si legge nella pagina dedicata alla spedizione del camper dal sito Seabridge, tradotta (male) in italiano e risalente, con ogni probabilità, a diversi anni fa:
SeaBridge for Motorhomes è stato fondato dalla famiglia Heinemann, gli autori della guida di viaggio Mit dem Hymer Camp nach Amerika. Questo libro è scaturito dalle varie esperienze di trasporto e dai viaggi di diversi mesi con il proprio camper in America e in Australia. Le numerose richieste da parte dei lettori che volevano imitare la famiglia Heinemann hanno dato vita a SeaBridge for Motorhomes. Dal 1997 abbiamo spedito oltre 7.000 camper attraverso l’Atlantico.
Una vicenda simile a quella degli autori della Lonely Planet, che dal loro primo, mitico viaggio hanno saputo creare un business di portata globale. Oggi, a distanza di due decenni, Seabridge detiene il monopolio (quasi) assoluto in ambito di spedizione del camper dall’Europa ai vari continenti e viceversa, sempre e solo, purtroppo, dai due porti serviti, Amburgo e Anversa.
PUNTI DEBOLI E MANCANZE DI SEABRIDGE FOR MOTORHOME
La nostra esperienza diretta con Seabridge for Motorhome è stata più che positiva, nonostante il serio problema relativo all’assicurazione temporanea per un veicolo storico come Ermanno, che ci ha creato non pochi grattacapi. Il fatto è che Seabridge tende a essere totalitaria (non a caso sono tedeschi…), fornendo un servizio “chiavi in mano” che include tutto, perfino gli adattatori del gas. A noi questo approccio ha messo addosso una tale sicurezza che non abbiamo dubitato di nulla, nemmeno della possibilità di assicurare il camper con loro (leggetevi l’articolo segnalato sopra e capirete com’è andata). C’è poi un altro tasto dolente: se le spedizioni in Nord America filano liscio, quelle in Sud America e (forse) Sud Africa e Australia non vanno sempre come dovrebbero. Questo è un punto che mi è stato spiegato da una fonte diretta che collabora con Seabridge: in sostanza accade che le navi in transito dal Sud del mondo fermino al porto di Dakar, in Senegal.
I camper imbarcati vengono parcheggiati fuori, credo per questioni di cambio nave o simili, e a quel punto, di notte, avviene la sistematica spoliazione di quanto conservato all’interno. “Magari non trovano niente”, mi ha detto questa persona, “ma per vedere se c’è qualcosa rompono i finestrini o il tetto ed entrano dentro. Seabridge non può farci nulla, bisogna sempre assicurare il camper, ma alla fine tutti i clienti se la prendono con me”. Dal canto suo Seabridge, nel sito, riporta informazioni differenti: Negli ultimi anni i “furti” hanno colpito meno dell’1% dei camper spediti da noi in Nord America e il 5% di quelli diretti in Sud America. In base alla nostra esperienza, le destinazioni in Sud Africa e Australia sono sicure quanto quelle in Nord America. A me il retroscena raccontato da questa fonte sembra molto più credibile, per cui chiunque abbia in mente di spedire il camper in Africa, Sud America o Australia, ne tenga conto.
LE RISPOSTE A MAURIZIO, LETTORE DEL NOSTRO BLOG
A proposito di Seabridge, Maurizio, un lettore del nostro blog, ci ha posto alcune domande che potrebbero tornare utili ad altri viaggiatori in procinto di organizzare la loro avventura. Le riporto di seguito con le risposte basate sul nostro vissuto:
Anch’io credo di utilizzare le navi Ro.Ro della Grimaldi, tramite la Seabridge, anche se qualcuno dice che contattare direttamente la Grimaldi si risparmia qualcosa.
Falso. Alla stessa fonte citata sopra ho chiesto espressamente questa cosa. La risposta è stata inequivocabile: Seabridge gestisce un tale volume di affari che riesce a chiedere meno di quanto chiederebbe il fornitore diretto del servizio, in virtù di accordi economici e della perfetta organizzazione interna.
Al di là del problema assicurativo, come ti sei trovato?
Benissimo, Seabdrige ha dimostrato grande professionalità sotto ogni punto di vista.
Danno un buon servizio?
Ottimo, dal preventivo all’assistenza durante il viaggio in caso di domande o richieste varie.
Ti hanno danneggiato/rubato qualcosa su Ermanno?
Nulla, nemmeno un graffio.
Ti assistono per le pratiche/procedure di imbarco e soprattutto di sbarco/SDOGANAMENTO o ti devi disbrigare da solo per i vari uffici?
Assolutamente sì, la forza maggiore di Seabridge è proprio questa: dove altri non sanno nemmeno da che parte girarsi, loro si occupano al contrario di tutto, e il cliente “può dormire sonni tranquilli”.
Hai pagato qualcosa per sdoganare?
C’è una tassa extra se non ricordo male di 160 dollari da pagare in loco una volta arrivati ad Halifax, prima di ritirare il mezzo, ma è sempre segnalata fra le istruzioni inviate da Seabridge.
Quanti giorni siete arrivati prima della nave?
3 giorni prima.
Quanti giorni necessitano per lo sdoganamento?
Da 2 a 4 giorni massimo, sono informazioni che Seabridge riporta nel suo vademecum condiviso con il cliente al momento della prenotazione.
I controlli sono severi?
Se è passato Ermanno direi di no!! Scherzi a parte, bisogna che il mezzo sia in condizioni idonee, pulito dentro e fuori, questa è una conditio sine qua non ripetuta fino alla nausea da Seabridge.
Le persone sono ragionevoli e ci si può parlare?
I canadesi, agenti di polizia, addetti al servizio di trasporto navale e via dicendo, sono persone in gamba, disponibili e pronte ad aiutare il prossimo. Se tuttavia tenti di fregarle o hai torto, non scendono certo a compromessi come succederebbe in Italia.
Problemi in Canada nei campeggi con gli scarichi ed il gas, sono compatibili gli attacchi.
No gli attacchi non sono compatibili, noi abbiamo comprato una bombola di propano e l’abbiamo riadattata al fornello da campeggio.