Come visitare la Slovacchia in camper? Quali attrattive nasconde questo paese? Quanto costa la benzina? E dove mangiare per assaporare la cucina tipica locale? Sono passati circa 6 mesi dal nostro viaggio in camper van nella remota (si per dire) Slovacchia. Visto quando successo nel mezzo (il Coronavirus e le varie restrizioni) ci ho messo un po’ a capire di cosa effettivamente volevo parlare. Con una pandemia tuttora in corso viene difficile scrivere in modo piuttosto frivolo come un tempo. Non posso però esimermi dal raccontare un paese così lontano e anche così sconosciuto alla maggior parte dei turisti. Sul fronte delle quattro ruote, se si cercano online informazioni non si trova praticamente nulla. Il motivo di questa lacuna non me lo so proprio spiegare, ma l’idea di rimediare è di per sé piuttosto stimolante.
Voglio quindi provare a riassumere in 10 punti ciò che abbiamo imparato durante quasi un mese di viaggio on the road in Slovacchia. Non sono tutte note positive, anzi: dai poliziotti che ci hanno cacciato da una sosta libera agli zingari che ci hanno fatto visita di primo mattino mentre ancora dormivamo, il viaggio si è trasformato presto in un’avventura, per fortuna senza conseguenza spiacevoli. Lo consiglio come paese da visitare? Dipende. Se siete già stati in Slovenia, diciamo che le somiglianze non mancano, ciò non toglie che valga la pena mettersi comunque in marcia e partire senza troppi programmi davanti. Ecco i nostri suggerimenti per non rimanere delusi.
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1) INIZIA DA BRATISLAVA, CAPITALE E PUNTO DI INGRESSO
Nove su dieci, Bratislava sarà la prima città che incontrerete lungo il vostro tragitto n(presumibilmente dall’Austria). Non è detto che sceglierete di fermarvi subito qui (potreste farlo al ritorno), certo è che questa capitale merita più di una giornata di svago. Come dimensioni non siamo tanto distanti dai nostri centri minori (Padova, Brindisi, Modena e simili per intenderci), per cui a piedi girate senza troppa fatica. Con il van abbiamo dormito al Parkovisko Tyršovo nábrežie free, un parcheggio piuttosto grande (e gratuito) proprio in riva al Danubio, di fianco a un ponte che porta dritto al centro. C’erano altri furgoni e camper, tutti in sosta libera, e tutti felici di avere accanto bar e ristorantini galleggianti. C’è perfino un bel parco per bambini, quasi meglio che in un campeggio.
Potete anche saltare su in bici o sul vostro monopattino elettrico e raggiungere il centro in pochi minuti. Il resto è una scoperta: sublime il Castello di Bratislava, simpatica la scultura Čumil, anche nota come Man at Work, interessante il Palazzo Grasalkovič… insomma, dedicate almeno un paio di giorni a questa perla in riva al Danubio: non sarà il sogno di tutti i camperisti, ma di sicuro è un’ottima base di partenza per familiarizzare con la Slovacchia e i suoi abitanti (tra cui per la cronaca molti italiani espatriati).
2) SCARICA UN TRADUTTORE MULTILINGUA (ANCHE SLOVACCO)
Al di fuori di Bratislava, sembra che in Slovacchia a nessuno interessi parlare inglese, né italiano, francese o spagnolo, si finisce per provare a gesti, ma con scarsi risultati. Se siete cani randagi e non volete contatti con nessuno, poco cambia, ma se solo provate a partecipare a una visita guidata, come abbiamo fatto noi, allora non c’è verso: meglio procurarsi un vocabolario o, visto il peso, scaricare un traduttore multilingua. Attenzione però: tutti o quasi i traduttori, per funzionare in presa diretta (registrando l’audio ad esempio) devono disporre di una connessione Internet, e il telefono purtroppo non sempre prende in roaming. Non dentro le centinaia di grotte sparse nel sottosuolo, aperte al pubblico ma con guide rigorosamente slovacche a cui non potete certo chiedere di parlare in italiano (gli unici italiani sarete voi, se ancora non lo avete capito). Da questo punto di vista c’è molto da lavorare a livello turistico, a differenza ad esempio dell’Austria dove tutte le guide parlano anche inglese.
3) DORMI IN CAMPEGGI E AREE SOSTA (OCCHIO ALLA LIBERA)
Nonostante sia uno strenuo sostenitore di Park4night e della sosta libera in generale, devo dire che se tornassi indietro non rifarei lo stesso errore commesso: quello di seguire fedelmente i consigli dell’applicazione, finendo purtroppo dentro i confini di un parco nazionale. Ebbene sì: a metà viaggio questa leggerezza ci è costata la visita della polizia e perfino dell’unità “criminal act”, chiamata dagli stessi agenti. Il reato (perché di questo si trattava) era quello di esserci piazzati con il furgone e avere acceso un fuocherello, il tutto dentro un parco nazionale (non ricordo quale, ma poco importa perché la regola vale per tutti). Giuro che non avevamo visto il cartello del parco, seminascosto dalla vegetazione, ma anche fosse non avremmo mai pensato che le segnalazioni fossero così veloci (saranno passati credo 20 minuti dal nostro arrivo alla comparsa della volante).
Il motivo di tanto zelo? Come mi ha illustrato un certo Fiodor che ci segue su Facebook, la Slovacchia, e prima ancora la Repubblica Ceca, è uno stato che per anni è rimasto ostaggio di una feroce dittatura. Era normale che i cittadini segnalassero le infrazioni del vicino di casa: è fisiologico di qualunque sistema repressivo. Ma noi questo non potevamo saperlo: abbiamo risposto alle domande della polizia, abbiamo fornito i documenti, abbiamo spiegato chi eravamo… e dopo un’ora di attesa, finalmente ci hanno lasciato in pace, per fortuna senza alcuna sanzione. La raccomandazione è stata chiarissima: andate solo nei campeggi, altrove non è consentito dormire. Anche perché, come abbiamo appurato, metà del paese è interessato da parchi nazionali e aree naturali.
4) PROCURATI TANICHE DI CARBURANTE E ACQUA EXTRA
I benzinai in Slovacchia sono sparsi ovunque, compresi quelli attrezzati per il rifornimento del GPL. Il punto però è un altro: le distanze. A volte potreste trovarvi a percorrere centinaia di chilometri nel bel mezzo del nulla, ad esempio nell’entroterra o nella zona al confine con l’Ucraina. Una piccola tanica da 5 o 10 litri di carburante potrebbe darvi quell’autonomia supplementare sufficiente per arrivare a destinazione. Questo è un consiglio valido per altro in qualunque paese con zone poco abitate. Se avete spazio, portatevi anche una tanica di acqua. Noi ne avevamo un paio sul tetto e devo dire che ci hanno fatto molto comodo.
5) FAI ATTENZIONE AGLI ZINGARI, DENTRO E FUORI DAI CAMPEGGI
In Italia si sentono spesso lamentele un po’ qualunquiste sulla presenza di zingari. Se però andate in Slovacchia (e immagino in tanti altri paesi) vi renderete conto di cosa significa davvero trovarsi circondati letteralmente da gitani. Siamo passati attraverso villaggi e villaggi di soli zingari, e per quanto la cosa sia folkloristica, vi assicuro che qualche timore è inevitabile. Noi non abbiamo mai avuto particolari remore, finché un bel giorno in un campeggio, più o meno alle sei del mattino, non è entrato uno zingaro a “perlustrare” la cabina. Per fortuna quando si apre la portiera di Ermanno si sente una specie di deflagrazione (ah, le vecchie serrature), e questo ha fatto sì che mi svegliassi di colpo.
Il PC portatile (un netbook appena comprato) era proprio là, a due passi dell’uomo, ma quando mi sono alzato di scatto quello si è defilato senza neanche troppa fretta. Occhio quindi, non soltanto nelle soste libere ma anche nei campeggi, in particolare quando siete nei presi di comunità di zingari floride. Non è questione di pregiudizi, ma capite bene che un camper vintage, per non parlare di un camper nuovo, attira non poco l’attenzione. E la Slovacchia è un paese molto povero: 520 euro al mese contro gli oltre 2.000 di stipendio medio italiano. Prudenza quindi, e chiudetevi dentro di notte anche quando siete in campeggio.
6) TRASPORTA L’EQUIPAGGIAMENTO DEL VEICOLO OBBLIGATORIO
Come riporta il sito dell’ACI alla pagina Slovacchia, ci sono alcuni accessori che è obbligatorio portare nel mezzo, sia esso un camper o un auto. Questo è l’elenco aggiornato al 2020, controllate prima di partire che non ci siano altre novità (al di là della vignetta obbligatoria per circolare in autostrada):
- Triangolo
- Cassetta di pronto soccorso
- Ricambio lampadine e fusibili+
- Giubbetto riflettente (obbligatorio fuori dai centri abitati)
7) PORTA CON TE KAYAK E MOUNTAIN BIKE, NE VALE LA PENA
La Slovacchia ospita decine e decine di laghi e corsi d’acqua, posti ideali dove praticare il kayak o la canoa. Ne abbiamo portata una gonfiabile, la Itiwit a tre posti, e devo dire che in almeno un paio di occasioni l’abbiamo usata con molto piacere. Lo stesso discorso vale per la mountain bike: se avete la possibilità, caricatela sul furgone o dietro il camper e avrete modo di farvi dei bei giri praticamente ovunque, o sfruttarla per agevolarvi nei piccoli spostamenti. Le piste ciclabili abbondano e anche se non sono così diffuse come in Nord Europa, sono senz’altro più frequenti che in Italia.
8) RICORDATI MEDICINE E KIT DI PRONTO SOCCORSO
Vista la difficoltà di comprensione di un banale menu del ristorante, come di tante altre cose, conviene sempre portare con sé un kit di medicinali tra cui antistaminici e cortisone. Una reazione allergica indesiderata potrebbe rovinarvi la giornata, se non addirittura la vacanza. Meglio quindi non rischiare, anche solo per il fatto di cercare una farmacia e spiegare quello di cui avete bisogno: ricordatevi del punto due, gli slovacchi parlano solo slovacco, e vi garantisco che questa lingua è veramente incomprensibile.
9) DI NOTTE GUIDA CON PRUDENZA, GIRANO PARECCHI ANIMALI
“La sovrappopolazione degli orsi in Slovacchia è indicata dal presidente della locale Associazione Cacciatori Poludnica, Miroslav Poludnica, come ragione principale per l’elevato numero di incontri ravvicinati e non voluti da parte degli abitanti”. Così recita un articolo tratto dal portale di informazioni turistiche (e non) buongiornoslovacchia.sk. In effetti sono molti gli animali, al di là degli orsi, che è possibile incontrare un po’ dappertutto, in particolare di notte. Lupi, caprioli, cervi, mufloni, cinghiali, linci… una fauna che è bene rispettare mentre si è alla guida. L’impatto con uno di questi animali, per un camper, potrebbe essere tremendo non solo per la bestia stessa, ma anche per il mezzo. Se proprio dovete spostarvi di notte, moderate la velocità e prestate la massima prudenza: gran parte della rete stradale al di fuori dei centri abitati non è illuminata.
10) ATTENZIONE ALLA VIGNETTA, COSTA POCO MA VA FATTA!
Come in Austria, in Svizzera e in tanti altri paesi, così in Slovacchia la vignetta è obbligatoria per circolare in autostrada. Costa poco (14 euro per 30 giorni o 10 euro per 10 giorni) e si può acquistare anche online. I controlli avvengono sia a vista da parte della polizia sia tramite telecamere (vai a capire se è vero, ma sconsiglio di provare). Nel sito turismoslovacchia.it trovate una pagina intera dedicata ai prezzi del pedaggio autostradale in Slovacchia per il 2020. Procuratevi la vignetta e viaggerete sereni per l’intera durata della vacanza.
Questi erano i nostri consigli per un viaggio in camper in Slovacchia ben organizzato. Se avete altri suggerimenti siamo tutto orecchie!
Comments
1 commentovito
Mag 4, 2022molto interessante, ma troppo breve. Speravo di leggere qualcosa di più, tipo qualche itinerario , qualcosa sul cibo locale, qualche dritta per un buon campeggio ecc. -Comunque grazie.
ROBERTO ZAMBON
Mag 18, 2022Grazie a te di essere passato, itinerari, cibo locale e campeggi se te li dico io che gusto c’è a scoprirli da solo? 🙂