E Slovacchia sia. Il viaggio on the road in camper van di quest’anno sarà proprio in Slovacchia, paese che pare conservare splendidi tesori tra cui castelli, siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO, parchi naturali e una catena montuosa (i monti Tatra) secondo alcuni paragonabile alle nostre bellissime Alpi. Insomma, un paese in cui c’è da divertirsi, soprattutto per chi ha un furgone camperizzato ormai completamente autonomo come il nostro. Prima di parlarvi di questo aspetto, vale forse la pena spiegare perché siamo arrivati a questa decisione e a questo paese semisconosciuto agli italiani. Diciamo che l’idea iniziale era visitare la Romania, prendendoci il tempo necessario. Ho seguito in proposito gli aggiornamenti sul Coronavirus e l’evoluzione delle norme di sicurezza fino a oggi. Anche se la situazione non è così grave, pare esserci un rischio latente non tanto di beccarsi la malattia quanto di rimanere bloccati in caso di lockdown improvviso.
Da qui l’ipotesi di provare con la Repubblica Ceca, ipotesi poi abbandonata vista la distanza e vista la grandezza del territorio: ci piace fare le cose con calma e per un paese del genere servirebbero almeno quattro o cinque settimane. E allora? Stavamo per optare per la Svizzera, ma poi studiando con attenzione la cartina geografica dell’Europa ci siamo resi conto che Bratislava, la capitale della Slovacchia, è a pochi chilometri da Vienna, e questa non è poi così distante dall’Italia. Basta davvero attraversare l’Austria per accedere a questo meraviglioso paese? Ebbene sì: la distanza, né più né meno, è la stessa che ci separa dall’estremo sud dell’Italia.
A questo punto è successo quello che succede nella testa di ogni viaggiatore: abbiamo cominciato a fantasticare, a cercare le prime informazioni sulla Slovacchia, a scaricare guide in PDF e leggere articoli. Non c’è molto su questo piccolo paese, almeno non online. È come se aleggiasse una sorta di mistero su quella che una volta era la parte inferiore della Cecoslovacchia: si capisce però una cosa: che gran parte del paese è occupato da natura, foreste e montagne. Natura di quella vera, poco addomesticata dall’uomo e ancora in mano ai contadini e ai pastori di una volta. Natura vasta, lussureggiante e desolata, dove perdersi e sostare in riva a un lago. La stessa natura che abbiamo apprezzato in Slovenia e in minima parte in alcune aree dell’Austria e della Svizzera. Non amando particolarmente il mare (non in estate almeno), capite bene che un viaggio del genere calza a pennello, anche per sfuggire all’afa torrida che ci ha colpito in queste ultime settimane. Ma cosa si fa di bello in Slovacchia?
Dalle miniere ai castelli: le attrattive da non perdere
Gli alti Tatra sono la catena montuosa più alta e massiccia dei Carpazi. Le forme delle cime, modellate dai ghiacciai, sono monumentali ed interessanti dal punto di vista morfologico, così come le vallate profonde e le conche, sul cui fondo spesso si trovano laghi di montagna.
Questo è uno dei tanti passaggi che si leggono sulla guida Top Slovenia (in Italiano) pubblicata nel sito Slovacchiaturismo.it (per altro molto ben curato). Ma i Tatra non sono certo la sola perla della Slovacchia. In un altro passaggio scopre l’esistenza di formazioni geologiche accessibili al pubblico:
Nei Bassi Tatra è possibile trovare la Grotta “Demänovska”, creata nelle rocce calcaree dal corso sotterraneo del fiume Demänovka e composta da un vasto complesso di tunnel. La meraviglia dei colori e delle forme trova espressione nei nomi attribuiti alle varie parti della grotta (laguna degli smeraldi, sala rosa, galleria nera, galleria dorata con laguna).
E se ancora da non bastasse, parliamo delle terme e delle piscine naturali…
La Slovacchia è ricca di sorgenti sotterranee di acque minerali, molte delle quali con effetti benefici. La struttura geologica del territorio è anche fonte di sorgenti termali calde, utilizzate per i bagni curativi ed anche per i bagni ricreativi.
Sono solo alcuni passaggi, ma tanto basta per darci la carica e farci ben sperare!
Tanta sosta libera e niente bombola del gas
Le novità di questo prossimo viaggio saranno due: la prima è la predisposizione del mezzo per la sosta libera. A dispetto degli anni scorsi, abbiamo più autonomia di acqua grazie a due taniche da 25 litri l’una supplementari, e abbiamo anche la possibilità di scaldare l’acqua stessa per una doccia grazie al boiler (rigorosamente) elettrico Elgena.
A questo si aggiunge la cabina doccia esterna BunduCube shower ordinata da un fornitore inglese online specializzato in attrezzature per fuoristrada. Per ora è solo montata e dobbiamo ancora provarla, ma a vedere le foto condivise da altri viaggiatori sembra una accessorio davvero valido
Al di là di questo ho avuto modo, finalmente, di completare l’impianto elettrico per la batteria al litio Enola Gay, un passaggio questo obbligatorio per aumentare la sicurezza (mancavano i fusibili, il regolatore di carica Victron e i bus bar) e migliorare il controllo dello stato di carica (ora ho finalmente il battery monitor della Victron affiancato dal controller remoto dello Sterling Power).
Completano il quadro tre pannelli solari Gioco Solutions da 105 watt di potenza l’uno. Messi in parallelo dovrebbero garantirci un approvvigionamento energetico extra sufficiente per cucinare senza gas e alla bisogna per scaldarci con la nostra piccola stufa elettrica svedese.
Non ho avuto purtroppo tempo per cercare una pentola elettrica all’altezza (nel vero senso della parola, dato che deve essere piccola e bassa, più piccola e più bassa della nostra attuale Moulinex Cookeo). Ci arrangeremo quindi con la stessa Moulinex e con un paio di semplici piastre elettriche, una da 500 watt e l’altra da 1500 watt. Funzionano? Dai test in casa sembrerebbe di sì, e secondo me non dovrebbero esserci problemi nemmeno in viaggio (alla peggio abbiamo due fornelletti a gas con cartuccia di emergenza).
Tutto è pronto quindi per esplorare a modo nostro la Slovacchia. Dopo la bella parentesi del van Chausson Ercole (di cui vi parlerò a breve con un articolo dettagliato e un video dedicato) torniamo al nostro amato mezzo, che ormai è quasi completato nella sua versione definitiva (salvo qualche ulteriore novità in arrivo l’anno prossimo!). Saremo a Vienna nel pomeriggio di oggi, mentre dovremmo raggiungere Bratislava, la capitale, tra domenica e lunedì. Dopodiché ci aspettano tre settimane piene di viaggio on the road! Non mi resta che ringraziarvi come sempre per l’affetto e augurarvi buone ferie e buon viaggio ovunque andrete 🙂