Strappa all’uomo medio le illusioni con cui vive e con lo stesso colpo gli strappi anche la felicità – Henrik Ibsen
Red Bull e GoPro sono due delle aziende più note in fatto di sponsorizzazioni. Nell’immaginario collettivo, chiunque abbia un progetto abbastanza “cool” in mente può sperare in una sponsorizzazione con Red Bull o con GoPro. Così credevo anch’io, e penso sia giusto condividere l’esperienza con altri viaggiatori e sognatori. Al sottoscritto, spedire un minivan del 1980 in Canada, viaggiare da Halifax a Toronto e ritorno, girare un documentario e raccontare la storia sui social network sembrava un’idea avventurosa quanto basta per attirare l’attenzione di Red Bull o di GoPro. Ma si sa, le logiche di marketing dietro colossi del genere rimangono imperscrutabili, o meglio: ci sono alcuni aspetti che, a conoscerli subito, si eviterebbe anche solo di provarci, peccato non vengano comunicati in modo corretto. Vediamo cosa intendo.
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LA RICHIESTA DI SPONSORIZZAZIONE A RED BULL (E RISPOSTA)
Ho scritto a Red Bull Italia attraverso l’apposito form Contatti Sponsor in data 12 febbraio 2017, spiegando a grandi linee in cosa consisteva il progetto Road To Canada. Il giorno dopo, 13 febbraio, ecco la risposta:
Ciao, Ti ringraziamo per aver pensato a Red Bull. Sebbene sia molto interessante, non siamo in grado di accogliere la tua proposta poiché concentriamo il nostro impegno, economico e non, nella realizzazione dei progetti degli atleti del nostro team. Ne approfittiamo per farti un grosso in bocca al lupo e ti aspettiamo presto ad uno dei nostri prossimi eventi per offrirti una fresca lattina del nostro energy drink!
Red Bull Italia
Fa riflettere la parte sottolineata, perché in effetti coerente con la mia domanda. Niente di prestampato quindi, ma una risposta che, pur se negativa e generica, seguiva il filo logico del discorso. Rimane però il dubbio se le cose stiano davvero così. Nel sito Red Bull non esiste infatti solo la pagina specifica per le Sponsorizzazioni sportive (da cui forse avrei ottenuto lo stesso risultato). A questa se ne affianca una seconda dedicata agli Eventi culturali, dove si fa chiaro riferimento al concetto di sponsorizzazione:
Non importa se si tratta di musica, arte, cinema o breakdance, Red Bull mette le ali ai creativi ed alle loro idee in molti campi diversi. Per ogni domanda sui nostri progetti culturali o per delle idee nuove che vorresti realizzare insieme a Red Bull, completa per favore la richiesta sottostante, includendo la descrizione del perchè la tua proposta è qualcosa di speciale e sarebbe adatta a Red Bull.
Anche qui la parte sottolineata fa riflettere, soprattutto se messa in relazione alla mia richiesta e al fatto di “concentrare l’impegno economico e non nella realizzazione dei progetti del nostro team” riportato nella risposta. Dove sarà la verità? Mistero.
LA RICHIESTA DI SPONSORIZZAZIONE A GOPRO (E RISPOSTA)
Qualche mese dopo aver scritto a Red Bull ho inviato la richiesta di sponsorizzazione anche a GoPro. In data 22 maggio 2017, mentre proseguivano incessanti i preparativi per spedire Ermanno dall’altra parte dell’Oceano, ho compilato il form alla pagina Connect del sito italiano, selezionando il riquadro Contatta il dipartimento pubbliche relazioni (l’ultima a destra) e poi l’opzione Risorse per storia.
Da qui ho spiegato che cercavamo sponsor per supportare la realizzazione del documentario, e GoPro ci sembrava il partner perfetto in quanto le videocamere montate sul tetto del van ci avrebbero permesso di catturare immagini spettacolari. Immediata è arrivata la risposta automatica:
Hi , We’re stoked that you’re interested in non-profit sponsorship from GoPro! We have an extremely high volume of requests, and unfortunately cannot respond to everyone. If we have further interest in working with you we’ll be sure to reach out. Thanks, and have a great day!
GoPro Sponsorship Team
A cui ha fatto seguito, in data 22 ottobre 2017 (5 mesi dopo!!!) quella personalizzata (o almeno credo):
Hi Zambon, Thanks for reaching out! Your opportunity sounds awesome, but unfortunately we are not able to add this to our sponsorship program at this time. We sincerely appreciate your interest in working with GoPro. Please submit your amazing work on out GoPro Awards Page as well: https://gopro.com/awards. Best of luck in your endeavors!
GoPro Sponsorship Team
Per chi non lo avesse mai sentito, il programma Awards è una sorta di sponsorizzazione di massa che ha sostituito la precedente possibilità di presentare una sponsorizzazione a GoPro (pagina rimossa), con ogni probabilità per via dell’alto numero di richieste recapitate all’azienda da tutto il mondo. La pagina Awards segnalata nella risposta precedente vi porterà ad aprire un account personale, attraverso il quale inviare contenuti di qualunque genere (viaggi, sport, escursioni, vita quotidiana, ecc) catturati ovviamente con la GoPro. Se questi piacciono, riceverete “social stoke, GoPro gear and cash rewards” (terza immagine nella copertina della pagina Awards). Va da sé che la competizione è piuttosto alta…
In alternativa, GoPro è partner dell’agenzia Hookit, punto di riferimento mondiale in ambito di sponsorizzazioni (altre aziende che si appoggiano a questa realtà sono Vans, Dunlop, Sony e Billabong, tanto per dirne alcune). Se volete proporvi come atleti, seguite dunque le istruzioni riportate in questa pagina, ma attenzione, la domanda è riservata (al momento di scrivere questo articolo) a chi ha queste caratteristiche:
- Open to: Ages -1 and up
- Male & Female
- Region(s): United States
IL MIO CONSIGLIO PER FARSI SPONSORIZZARE (IN GENERALE)
Come avrete capito se siete arrivati a leggere fin qui, né Red Bull né GoPro hanno il portafoglio facile. Tutt’altro. Da quello che ho appurato, gli unici ad avere una chance di sponsorizzazione concreta sono atleti già famosi o in procinto di esserlo. Il mio suggerimento, soprattutto se siete alla vostra prima avventura, è di lasciar perdere i “mostri sacri” per concentrarvi piuttosto su imprese medio-piccole, meglio se vicine alla vostra “area di influenza”. Provate a telefonare e chiedere di parlare con un responsabile, oppure passate per LinkedIn e inviate tonnellate di richieste a chiunque potrebbe essere allineato con il progetto. Non vi nascondo che è un lavoro, anzi, peggio, è un lavoro in nero, senza certezze, senza meritocrazia, senza senso apparente. Sta solo a voi e alla vostra determinazione arrivare fino in fondo. Del resto, come si dice in questi casi: avete voluto la bicicletta… adesso pedalate!