Le montagne sono sempre generose. Mi regalano albe e tramonti irripetibili; il silenzio è rotto solo dai suoni della natura che lo rendono ancora più vivo – Tiziano Terzani
Se c’è un trekking che vi consigliamo di affrontare nella vostra prossima vacanza in Cadore, estate o inverno che sia, questo è il trekking dal Lago di Misurina al rifugio città di Carpi. Non troppo pendente, non eccessivo in termini di lunghezza, fattibile anche con bimbi al seguito (noi lo abbiamo percorso con Sebastiano in fascia), il trekking dal Lago di Misurina al rifugio città di Carpi è la quintessenza della camminata in montagna. Il paesaggio circostante è uno spettacolo, il punto di arrivo vi delizierà con i suoi piatti tipici, non ci sono pericoli di sorta se non in caso di nevicate eccezionali… insomma, ci sono tutte le condizioni per divertirsi. Che ne dite, partiamo?
Prima di cominciare localizziamo il trekking. Ci troviamo in una delle zone più belle del Cadore, ovvero il Lago di Misurina. Da qui parte una seggiovia (l’unica presente nell’area, non potete sbagliarvi) chiamata Col de Varda. Come si vede nella mappa qui sopra, la seggiovia porta al rifugio omonimo in pochi minuti, ed è aperta sia in estate che in inverno (per l’esattezza dal 20 giugno al 20 settembre e nei fine settimana invernali da Natale a Pasqua). Allo stesso rifugio, punto di partenza alternativo del trekking, si può arrivare anche a piedi, ma il sentiero che porta su è abbastanza ripido e rischia di tagliarvi le gambe prima ancora di iniziare. Se volete un suggerimento fate come noi: andata in seggiovia, ritorno a piedi, così non vi stancate troppo e risparmiate pure qualche euro.
IL SENTIERO N° 120 (ALTA VIA DOLOMITICA N° 4)
Come abbiamo visto, per arrivare al rifugio città di Carpi dal Lago di Misurina si parte o a piedi dal parcheggio gratuito accanto al lago oppure, sempre a piedi, dall’arrivo della seggiovia Col de Varda, presso il rifugio Col de Varda (2.115 metri). Nel primo caso sono circa 5 km, nel secondo poco meno di 4. Il sentiero in tutti i casi è ben indicato: si tratta del n° 120 CAI, lungo l’Alta Via Dolomitica n° 4. Esposto a sud per gran parte della sua lunghezza, questo trekking gode di uno splendido e abbondante sole, per cui è bene munirsi di crema protettiva in agosto come in gennaio e in tutti gli altri mesi. Noi siamo partiti la mattina intorno alle 10 e siamo arrivati verso mezzogiorno, più o meno dovreste impiegarci lo stesso lasso di tempo, considerate che avevamo Seba in fascia perché noi il passeggino in viaggio… mai!
Per quanto riguarda le condizioni meteo, in inverno troverete un bel manto di neve, ma non vi preoccupate: la pista è battuta quindi andate tranquilli con gli scarponi, a meno che non sia scesa una tonnellata di neve le ciaspole sono superflue. In ogni caso, se siete appassionati di questa attività e volete esplorare la natura e i dintorni, ricordate che siete nel Regno delle Ciaspole, progetto messo in piedi da vari rifugi, coordinato dal comune di Lozzo e sostenuto dalla Regione Veneto, soggetti che si sono occupati di allestire una rete di sentieri da percorrere con le ciaspole. Dal Rifugio città di Carpi parte appunto uno di questi sentieri, il n° 10 – 11 che porta fino a Val Manzon, al parcheggio di Auronzo di Cadore.
E passiamo a parlare del Rifugio città di Carpi, un gioiellino localizzato in una posizione meravigliosa, con alle spalle i celebri Cadini di Misurina e tutto intorno un silenzio che solo in montagna è possibile percepire. Arrivati qui dovreste essere piuttosto stanchi, anche perché nell’ultimo tratto è prevista una salita ripida, ad ogni modo rallegratevi: state per gustare gli squisiti manicaretti di questo bel rifugio. La cucina è davvero ottima e con prezzi nelle media. La sala interna è ben riscaldata e all’esterno c’è un piccolo terrazzo panoramico dove giocare con i vostri bimbi e rilassarvi. Se avete domande su questo fantastico trekking non esitate, non ci resta che augurarvi una buona camminata, da soli o in compagnia!