Procurati momenti di calma interiore e in questi momenti impara a distinguere l’essenziale dal non essenziale – Rudolf Steiner
Avete presente le aree di sosta immerse nel verde? Dove c’è tanto spazio fra un camper e l’altro? Quei posti circondati da un panorama che riempie il cuore e la mente di calma interiore? Ovviamente no, perché la stragrande maggioranza delle aree di sosta italiane si trova in posti tristissimi, come i bordi delle autostrade o delle ferrovie, come le periferie delle città, o come le zone industriali sommerse dal cemento. Non è così per l’area Un po’ di sosta ai piedi del Monviso, una delle migliori alternative in cui abbiamo soggiornato fino ad oggi non solo in Italia ma anche all’estero. Premesso che nessuno ci ha pagato nulla per ciò che stiamo scrivendo, le note positive alla base di questa recensione aggiornata al 2018 sono molteplici e tutte verificabili di persona.
Innanzitutto l’accoglienza. Walter ed Eleonora, padre e figlia che hanno creato da zero Un po’ di sosta ai piedi del Monviso, sanno bene come trattare gli ospiti. Disponibili al telefono e una volta raggiunta l’area, sono presenti a ogni ora del giorno per dare consigli e informazioni ai camperisti. Noi eravamo lì per il 3° raduno di van organizzato come ogni anno in una location a scelta, poi risultata essere Saluzzo: su consiglio dell’amica su Facebook Enrica di Visit Saluzzo abbiamo deciso di fare base per l’appunto da Walter ed Eleonora. Idea azzeccata: il sabato mattina, quando tutti i partecipanti erano arrivati, ci siamo guardati intorno e abbiamo capito di essere nel posto giusto. Montagne, boschi, alberi, verde e silenzio ci hanno dato il benvenuto, mentre Walter consegnava a ciascuno di noi un piccolo kit di omaggi fra cui tisane, un bicchiere di vetro colorato e cartine escursionistiche. Come inizio davvero niente male!
CONVENZIONI, SERVIZI EXTRA E INIZIATIVE DELL’AREA
Non so voi, ma noi siamo capitati su aree di sosta dove o non sembrava esserci nessuno o chi c’era pareva condannato ai servizi sociali. Ecco, nell’area Un po di sosta ai piedi del Monviso si respira tutta un’altra aria: i proprietari si sono dati da fare per stipulare convenzioni vantaggiose con le attività nei dintorni e offrire servizi extra utili in determinate circostanze. Qualche esempio? Mettiamo che vogliate fare una bella grigliata come è successo in occasione del raduno (sì, nell’area c’è anche una zona barbecue!), e mettiamo che dobbiate acquistare la carne invece che portarvela da casa. Bene, nella vicina macelleria di Paesana avrete lo sconto del 10% proprio in virtù della convenzione stipulata con l’area di sosta. Vi piace il gelato? Portate i bambini alla formaggeria Valform e avrete una coppa o un cono in regalo. Questo sì che si chiama andare in vacanza!
A questo si aggiungono servizi extra come l’accompagnamento di guide e speleologi alla scoperta delle attrattive che gravitano sul territorio (ce n’è per tutti i gusti, dagli altipiani dove andare in mountain bike alle grotte da esplorare armati di caschetto e torce), o come il transfer con van 9 posti al bellissimo villaggio Balma Boves, alle piste da sci e ad altre destinazioni tipiche della zona. Come se non bastasse, la stessa area di sosta è artefice di numerose iniziative durante tutto l’anno: il sabato sera, durante il raduno, abbiamo partecipato tanto per dire a una vera merenda Sinoira organizzata da Walter ed Eleonora in collaborazione con la vicina Ostu d’la Bela Mendia. E il giorno dopo c’era un bel mercatino / esposizione di prodotti tipici che purtroppo, complice la pioggia, non ha avuto il riscontro che meritava. Questa sì che si chiama economia a km 0!
POSIZIONE STRATEGICA E ALTRI PUNTI DI FORZA DELL’AREA
La posizione strategia è un altro importante fattore da considerare. Fermarsi a Un po di sosta ai piedi del Monviso vuole dire poter raggiungere molti posti anche a piedi o in bicicletta, senza quindi spostare il mezzo. In cima alla lista il centro di Paesana, dove si trovano negozi, banche, posta e altro. Se invece si ha voglia di spostare il camper, si potrà arrivare con facilità a Pian del Re (base di partenza per escursioni sul Monviso), alla grotta di Rio Martino, alla deliziosa Saluzzo e non da ultimo alle sorgenti del Po. Più che ragionevoli le tariffe, con prezzi che variano da 10 euro senza attacco alla 220 a 15 euro con attacco in alta stagione (chiedete comunque conferma prima di partire). Unica nota dolente, almeno al momento di scrivere questa recensione, è la mancanza di bagni: è presente solo un wc chimico “alla turca”, senza doccia, ma per fortuna entro l’autunno l’area sarà dotata di bagni.
Le oltre 70 recensioni su Google tutte o quasi positive dimostrano come quest’area sia un piccolo gioiello apprezzato da un pubblico di turisti trasversale che spazia dalla coppia giovane in van alla famiglia con bambini in camper. Se poi avete cani niente paura: c’è tanto di quel verde dove farli correre che nessuno vi dirà nulla! Il nostro giudizio dunque è positivo, e non ci resta che consigliare Un po di sosta ai piedi del Monviso a chi legge e ci segue nel blog. Spero abbiate anche voi la fortuna di passare da queste parti e andare a trovare Walter ed Eleonora. Il loro impegno e la passione sono la prova concreta di come questo paese possa ancora sperare su un plein air sostenibile, lungimirante e aperto a tutti, senza distinzioni ed etichette. Buon viaggio e buona permanenza “ai piedi del Monviso”!
GRAZIE A WALTER. ELEONORA ED ENRICA PER L’OTTIMA ACCOGLIENZA E GRAZIE ANCHE A MAPLEFARM.IT PER AVER ADDOLCITO IL RADUNO CON IL SUO MAGICO SCIROPPO D’ACERO CANADESE!