Dai a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita – Mark Twain
Sono trascorsi ormai 4 anni e 60.000 km da quando abbiamo cominciato a viaggiare in furgone a bordo del nostro van. Ermanno ci ha portati ovunque: a Napoli, in Cadore, in Maremma, in Slovenia, in Sardegna e anche se sembrava impossibile, persino in Canada! Oggi viaggiare in un piccolo furgone camperizzato continua ad essere per noi la normalità. Nonostante lo stop forzato dovuto alla nascita della piccola Matilda, i progetti di viaggio continuano, così come la ricerca di migliorie e soluzioni che possano rendere le prossime avventure ancora più avvincenti. Non sappiamo dove finiremo, ma di una cosa siamo certi: quando viaggi in furgone impari certe lezioni sulla vita che nessun altro mezzo e stile di viaggio potrebbe insegnarti. Auguro a tutte le persone che lo desiderano di avere la fortuna prima o poi di guidare il proprio bolide in giro per il mondo e sperimentare la libertà assoluta del furgonato. Per chi ancora non ci fosse riuscito, ecco ciò che, nel bene e nel male, lo aspetta…
Indice dei contenuti
1) VIAGGIARE IN FURGONE NON SIGNIFICA ANDARE IN VACANZA
Da quando la vanlife è diventata una moda globale, in rete circolano tonnellate di foto da cartolina e video spettacolari di coppie, single e famiglie in viaggio lungo l’oceano blu, o in sosta libera in mezzo a una foresta innevata. Intendiamoci: se siete molto esperti e molto ben organizzati potreste rasentare – per qualche giorno consecutivo – la dimensione della “vacanza” intesa nel senso comune del termine. Ma per gran parte delle persone comuni, viaggiare in furgone significa passare il tempo a cucinare, fare benzina, montare e smontare il tendalino, preparare la postazione, svuotare il porta potty, ricaricare il serbatoio dell’acqua… Insomma, non proprio stendersi sull’amaca a oziare. Va da sé che molto dipende dalla presenza (e dal numero) di figli, o di animali al seguito. Dall’anzianità del mezzo, dalla difficoltà tecnica del viaggio. Ma in linea di massima, anche con un furgone camperizzato moderno, non aspettatevi un viaggio di puro relax!
2) OGNI KM APRE LA STRADA A NUOVE AVVENTURE
Ecco un’altra grande lezione che si impara viaggiando in furgone: ogni km può serbare avventure e sorprese inaspettate. Vi faccio un esempio su tutti. L’anno scorso sono stato a Milano con Ermanno per la fiera BIT (Borsa Internazionale del Turismo). In quell’occasione ho conosciuto di persona Lorenzo Scaraggi, anche lui con il suo furgone camperizzato (il famoso Vostok 100k). Abbiamo chiacchierato del più e del meno e ci siamo ripromessi di vederci alla prima occasione. E quando questo è successo per davvero, Lorenzo mi ha proposto di girare un’intervista live sul nostro documentario, intervista che potete vedere su Youtube nel video In viaggio con Ermanno: una famiglia in giro per il Canada. Le avventure che intendo io sono anche queste: non solo finire impantanati nel fango, ma anche scambiare conoscenze e condividere una passione, quella per il furgone camperizzato, che per molti somiglia a una droga!
3) NON TUTTO IL MALE VIENE PER NUOCERE, ANZI!
Durante un viaggio in furgone l’imprevisto è sempre dietro angolo: oggi è un contatto elettrico, domani un guasto al sistema di raffreddamento, e un giorno magari l’impianto GPL che si pianta (come successo a noi in Sardegna nell’ultimo road trip). Niente panico, è normale: parliamo di mezzi molto complessi, che oltre alla meccanica e componentistica normale montano una serie di accessori e dispositivi soggetti per forza di cose a malfunzionamenti. Con il passare degli anni imparerete a riconoscere i problemi e metterci mano, e quelle che apparivano come catastrofi si trasformeranno nel lungo periodo in dolci ricordi. Non solo, perché ogni volta che si presenta un problema, spesso compaiono persone disposte ad aiutarvi a risolverlo. E così, di imprevisto in imprevisto, conoscerete nuovi amici vicini e lontani…
4) PER VIAGGIARE IN FURGONE BASTANO 20 EURO AL GIORNO
Come imparerai presto se troverai il tuo furgone con cui viaggiare, questo genere di esperienza ha costi davvero irrisori, soprattutto se riuscirai ad allestire il tuo van in modo da non avere bisogno di fermarti in campeggio. Evitare il budget di spesa per le aree di sosta o i villaggi permette di viaggiare con poco, c’è chi dice addirittura 5 euro al giorno. Mi sembrano cifre esagerate, valide forse per chi ha GPL e non ha figli. Da quello che abbiamo imparato la spesa media può tuttavia essere contenuta, oscillando fra i 20 euro al giorno e i 50 a seconda delle vostre esigenze e del paese in cui vi trovate. Di gran lunga un budget esiguo rispetto a quanto si spende di solito per soggiornare in hotel, B&B o strutture alberghiere, complice anche la possibilità di prepararsi da mangiare in autonomia. Non sottovalutatelo perché in paesi e regioni molto care come l’Islanda o la Corsica questo vantaggio potrebbe risultare decisivo.
5) I TUOI FIGLI PICCOLI SI DIVERTIRANNO UN MONDO
Hai bambini piccoli o vorresti averne in futuro? Buon per te: viaggiare in furgone è un’ottima idea! I bambini vanno pazzi per il campeggio e le nottate sotto le stelle. Amano aiutare i genitori a preparare un pic nic o riempire le borracce d’acqua. E non hanno nessun problema a giocare con un ramo o con un sasso invece che con uno stupido tablet. Chiaro: se con il vostro furgone vi limiterete a trascorrere le due canoniche settimane in un villaggio turistico stipato di camperisti, la vostra vacanza somiglierà molto a quella di chi si rifugia in una camera di hotel con baby animazione e cose di questo genere. Ma se “osate” rinunciare al passeggino, alle pappette e magari (eretici!) anche ai pannolini, se accetterete che a vostro figlio basta il tronco di un albero caduto per navigare attraverso i 7 mari, se anche voi tornerete bambini e vi divertirete a rincorrere una farfalla, viaggerete felici e vi godrete ogni singolo attimo del road trip con i vostri bimbi.
6) TANTI PERICOLI E PAURE SONO DEL TUTTO INFONDATI
A guardare i telegiornali o a leggere i giornali sembra che il mondo sia pieno di assassini, ladri, stupratori, pazzi scatenati che girano con il mitra… Pensare che fino ad oggi in tutti i viaggi che ho fatto (inclusi Colombia e Messico) ho corso una sola volta il pericolo di essere rapinato da parte di un goffo ladruncolo da quattro soldi in un bar di Oaxaca. Stando alle statistiche io e tanti altri dovremmo essere già morti e sepolti da un pezzo. Per fortuna la realtà è ben diversa: il mondo è pieno di brava gente pronta ad aiutarti nel momento del bisogno con un’indicazione, un consiglio o un passaggio al benzinaio più vicino perché sei rimasto a secco (qualsiasi riferimento all’ultimo tour della Sardegna è puramente casuale). Lo so, viaggiare in furgone sembra ancora più rischioso perché chiunque potrebbe aprire lo sportello di notte e rovinarti il viaggio, come in tutto però, basta mettere in atto semplici accorgimenti (tra cui quello di passare inosservati) e il massimo pericolo che correrai sarà quello di trovarti faccia a faccia con un simpatico cane randagio venuto a farti visita!
7) LESS IS MORE: MENO COSE AVRAI, PIU’ COSE APPREZZERAI
Questa è una frase che mi è piaciuto dire anche nel documentario girato in Canada: less is more, meno cose hai, più apprezzi le esperienze che vivi. Il furgone o van che dir si voglia è un maestro incredibile in questo senso perché ti costringe a lasciare a casa il superfluo e portarti via lo stretto indispensabile. Dimenticate i ridicoli trolley grandi quanto voi o gli zainoni che esplodono di vestiti. In un furgone camperizzato dovrete ottimizzare ogni singolo centimetro quadrato, condividere l’aria che respirate e fare di necessità virtù. Imparerete così poco a poco la più grande lezione che esiste: per essere felici non servono scarpe all’ultima moda, GPS di nuova generazione o costosissime fotocamere smart… l’unica cosa che serve è la capacità di godere ogni singolo attimo e prendere la vita come viene, con i suoi inevitabili alti e bassi, in tutto il suo splendore.